La couverture arrière
Titolo della storia: La couverture arrière
Tipologia: triple-drabble, 300 parole
Binomio scelto: 3° gradino - La torre e… il mostro
Genere: fantascienza, introspettivo, slice of life
Avvertimenti: -
Rating: per tutti
Credits: -
Note dell'Autore: l’ambientazione
è steampunk. Questa storia prende le mosse da "Les Mains de la
Gilda", ma può essere letta indipendentemente da questa.
Introduzione. Il lavoro di
antiquario di Hendrick Van Der Elst lo porta ad incontrare molti
appassionati d’arte. Ma anche emeriti incompetenti in cerca di
facili guadagni.
Fissava
la torre di volumi senza vederla realmente: non c’era nulla
d’interessante nelle copertine in marocchino screpolato, prive di
decori e punzonature. Per non parlare delle pagine slabbrate e
macchiate dall’incuria, delle rilegature strappate. O del modo
disordinato con cui erano stati impilati.
Non li avrebbe esposti nemmeno se gli avessero strappato anche l’altro braccio.
«Allora? Quanto valgono?» gracidò impaziente una voce.
Spostò
lo sguardo, includendo la sagoma dell’interlocutore nel campo
visivo. Un uomo scialbo, sudaticcio, con una pomposa tuba pigiata sulla
testa calva e smisuratamente piccola, che ricordava una tsantsas1 brasiliana.
«È un periodo piuttosto caotico, monsieur. Dovrò mettervi in lista» e sfogliò l’agenda.
Trovò
curioso ripetere nel suo negozio d’antiquariato le stesse parole
che Lavinia, qualche ora prima, aveva usato nella propria gioielleria,
per dare la precedenza alle sue protesi da sicario.
«Dovete valutarli subito!» protestò l’altro avvampando.
«Monsieur, cercate di capire. Sono automa solo in parte» ironizzò agitando la mano destra.
Il ticchettio
degli ingranaggi fece inorridire il cliente, che un secondo dopo
tornò all’attacco, battendo i pugni sul tavolo. Il
pinnacolo cartaceo rovinò miseramente, spargendosi sul pavimento.
L’antiquario scattò in piedi a tale velocità da far squittire l’arrogante avventore.
«Devo
partire per affari e non so quando tornerò. Sarà mia
premura farvi avere notizie al più presto, monsieur»
sibilò, indicandogli con eleganza la porta.
Chino sugli
incolpevoli tomi, Hendrick non lo guardò calpestare i fogli
caduti mentre usciva. Sapeva d’aver commesso un errore
permettendo all’altro Van Der Elst di palesarsi, ma non poteva
tollerare simili atteggiamenti. L’arte andava sempre rispettata,
anche se scadente.
«Mostro» mormorò, sfiorando delicatamente il medaglione di un ex-libris.
E non seppe dire se si stesse rivolgendo a quell’uomo o chi l’aveva lasciato andare.
1 Tsantsas:
teste rimpicciolite con funzione di trofeo, oggetto rituale o
commerciale, realizzate dalle popolazioni del Pacifico e del Sud
America.
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