UNA PERSONA SPECIALE

di Piccola L
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UNA PERSONA SPECIALE 



 


 

“‘Quando torni?’ non è forse una delle domande più belle del mondo?”




 

Di te ricorderò tante cose.

Anche se solo per un piccolo periodo, hai cambiato la mia vita, ma soprattutto mi hai resa felice.

Mi hai trasmesso la tua voglia di vivere, mi ha donato, più di una volta, un sorriso, quando credevo che non avesse importanza,
mi hai aiutata a crescere e a capire dov’è che sbagliavo con gli altri.

In concreto non siamo mai stati insieme, ma teoricamente solo io e te, credo, sappiamo ciò che abbiamo vissuto e come lo abbiamo vissuto.

Mi hai guardata, sin dal primo istante, con occhi desiderosi, assetati di speranza e di tutto quello che ancora dovevi scoprire.
Mi hai fatto innamorare con lo sguardo, sei entrato dentro di me come un uragano, e il vuoto che porto con me adesso è difficile da colmare.

Non ho mai osato chiedere di più, non ho mai voluto affrettare i tempi, ti ho rispettato perché pensavo tu stessi rispettando me.

Avevi ragione a pretendere tempo, avevi ragione ad aver paura, anche io ne avevo e molta, ma mi fidavo di te, mi cullavo nei tuoi gesti, mi rispecchiavo nei tuoi sguardi e mi piaceva, mi bastava…

Forse avresti dovuto prevedere che mi sarei potuta innamorare.
Forse, un bacio in meno avrebbe alleviato un pochino di più il dolore dopo, ma non è stato così,
travolto anche tu dalla passione hai continuato come me ad ingannare te stesso che tutto stesse andando per il meglio, legati da una promessa.

Non so se hai mai perso la testa per me, tuttavia credo mi volessi bene e ancora oggi questo basta.

Ero spaventata come te, ma allo stesso tempo pronta ad iniziare qualcosa di bello insieme, il tuo mondo cominciava a far parte del mio e tutto ciò che ti riguardava mi dava sicurezza,
non avevo pretese, non mi aspettavo grandi cose, non ho fatto castelli in aria, ho solo avuto voglia di provare…

Se solo avessi avuto meno paura, a quest’ora forse ti avrei chiamato amore, ma non importa.

Grazie per quello che mi hai dato e per avermi permesso, almeno per un po’, di sentirmi tua. 
 

 



 





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