Ok ok ok XD
è un viaggio mentale folle , ma spero di riuscire a
continuare la storia perchè mi sono divertita troppo!
Lasciate commenti ! Sono tutti super accettati ^^ un abbraccio
Era tanto che Chris non si concedeva il “lusso” di
prendersi qualche giorno per stare con la famiglia. Questa era la prima
estate che , con il gruppo del Glee , non doveva andare in
tournèe per i 50 stati e quindi aveva deciso di
prendersi un paio di giorni di relax prima di partire per una bella
vacanza con i suoi amici e colleghi...Come se non si vedessero
già abbastanza spesso!
I primi due giorni a casa Colfer passarono con lui che raccontava a sua
sorella tutto ciò che si era persa della sua vita negli ulti
mesi, tentando di farle notare che era lui il maggiore e che sapeva
cavarsela benissimo anche senza avere lei , tipo dobermann da guardia,
accanto per tutto il tempo ; i pranzi e le cene infinite della madre
che non vedeva l' ora di coccolarsi il suo “ometto”
con pressanti ed asfissianti premure eccessive...E con gli sguardi di
sofferenza sostenuti con suo padre che, in silenzio , gli faceva capire
di sapere ciò che provava con piccoli cenni del capo o
alzate di spalle < ...Vedrai che quelle due poi si calmano nel
giro di un altro paio di giorni, comunque sono contento tu sia di nuovo
a casa Christopher > gli disse prima di accogliere il figlio in
un abbraccio rapido < Grazie papà > sorrise e
si concesse quel momento di tregua lontano dalle due donne di famiglia.
Dopo aver sentito per telefono Rebel Wilson (preoccupata per il suo
viaggio in aereo, che amore che era quella ragazza!) e Darren , che gli
chiedeva il permesso (e la password) per usare il suo account di Vimeo
per scaricare qualche film e aver parlato del più e del meno
con entrambi ,una cosa detta dal suo amico gli fece scattare un
campanellino in testa :
< Si si, fai pure, tanto è la pass più
banale d' America!>
< 1 2 3 4 ? >
Chris rise < Si >
< Ma diamine ! Allora ci potevo arrivare da solo ! Ho chiamato
per niente ahahahahaha, comunque come stai? Il rientro com'è
stato ?>
la voce del moro era molto più profonda al telefono, un po'
distorta ma a Chris non dispiaceva.
Grugnì prima di rispondere < Tutto ok...Solo sono
tutti troppo preoccupati per me... > liquidò il
concetto rapidamente con leggero fastidio
<Ok ok, ho afferrato il concetto...Ti ha fatto una testa
così vero?>
<Chi?> chiese lui sorpreso , non aveva afferrato il senso
discorso
<Tua sorella...>
Si spostò dalla scrivania della sua vecchia stanza a quello
che era il suo letto e si distese, chiuse gli occhi e
cominciò a massaggiarsi la fronte con i polpastrelli della
mano sinistra
<Ah!...SI, decisamente...E' giovane , per carità , ma
ogni tanto mi chiedo cosa mi trattenesse da piccolo dal farle del male!
E' peggio di mia madre...> La stanchezza e l' ironia del suo
tono di fondevano con disinvoltura insieme. Darren dall' altra parte
della conversazione rise di gusto
<Non farmi prendere le parti di qualcuno, sai che io sono della
fazione “ fratelli minori rompiscatole”>
< A volte lo dimentico è vero> Chris sorrise e
inspirò profondamente con il naso. Aprì gli occhi.
<Oh! Ora ti sento sorridere!> Dare era uno dei pochi che
capiva quando Chris sorrideva al telefono...Era forse il suo migliore
amico in assoluto , gli faceva piacere notare quanto quella persona
fosse perfetta per rappresentare quel ruolo nella sua vita.
< Che farai questa sera?>
Chris si morse il labbro inferiore dubbioso
<Non avevo grandi idee confesso...Leggerò qualcosina
e forse guarderò uno special sulla rivoluzione francese su
history channel, ho visto la pubblicità questa
mattina...>
<Io credo uscirò per andare al cinema...Hei! Sai cosa
mi è venuto in mente prima di chiamarti?>
il tono di lui passò da quello pacato tipico delle
conversazioni basate su cazzate e aria fritta a uno di reticenza tinta
di un pizzico di entusiasmo.
<Dimmi> gli diede corda Chris richiudendo gli
occhi...Erano solo le nove di sera ma era già stanco tritato
< "Draco Dormiens Nunquam Titillandus"> Recitò
l' altro attraverso il cellulare con voce solenne e carica di
soddisfazione
<...Non svegliare il drago che dorme?> Ripetè
Chris in inglese . Rise <Come ti è venuto in mente il
motto di Hogwarts ?>
< Così > rispose l' altro con
sincerità < Ti associo spesso ai
libri...Così mi è venuto in mente prima di
chiamarti...> Non era un segreto che entrambi fossero dei
grandissimi fan di Harry Potter e che spesso si trovassero per gioco in
competizione per cercare di dimostrare all' altro chi “ ne
sapesse di più” sulla serie di libri e sui
film...Insomma da più di un anno l' argomento Potter
sfociava in una competizione , e in piccole e grandi dimostrazioni
musicali da parte di Darren che rispolverava le colonne sonore del suo
musical , il che faceva puntualmente sbottare Chris in un “
bella forza amico...A te piace vincere facile”.
E li era suonato il campanellino nel cervello del soprano, che non
nascose un ghignetto. Dopo una manciata di minuti si salutarono e lui
si rialzò dal suo letto. Attraversò la stanza con
un paio di passi e si diresse verso la libreria;
< Una spolveratina di memoria non è considerato
barare alla fine > Parlò da solo con aria soddisfatta
mentre , dal ripiano centrale del mobile estrasse una confezione di
cartone di extralusso , di quelle che i nerd si preoccupano di
aquistare quando la loro serie preferita giunge al termine e viene
venduta in un cofanetto rivestito . Era bello
pesante quello in particolare, perchè la Rowling aveva
partorito sette librini non esattamente leggeri da prendere
singolarmente...Immaginate da trasportare tutti insieme in una mezza
scatola aperta su un lato. Fortunatamente il letto si trovava sempre
allo stesso posto, non troppo distante dalla scaffalatura in quella
stanza così piccola. Goffamente si lanciò sul
letto e prese in grembo il contenitore. Quanti ricordi : la prima volta
che prese tra le mani il primo libro...Le notti passate a leggere...Le
giornate scolastiche passate a giocare con i compagni ad Harry Potter (
ma chissà come mai lui finiva sempre per fare Luna o Ginny
)... Le notti passate con i sacco a pelo fuori dalla libreria...Le
lacrime di gioia quando, sul grande schermo, vide Harry agguantare per
la prima volta il booccino d' oro...La giornata del suo undicesimo
compleanno passata a pattugliare la cassetta della posta e ad osservare
il cielo in cerca di uccelli di grosse dimensioni...Quei libri erano
stati con lui anche quando tutto il resto sembrava avergli voltato le
spalle...C'era davvero affezionato, anche se quella raccolta era
recente aveva sostituito i libri originali con quelli che aveva
comprato uno a uno, separatamente, man mano che uscivano, da piccolo.
< Chi leggo per primo ? >
Commentò mentre scrutava le coste dei vari capitoli della
saga...Il primo ed il secondo li aveva letti talmente tante volte da
saperli a memoria...Gli ultimi tre li ricordava ancora molto bene...Nel
quarto moriva quel figone di Cedric e non aveva voglia di ri-elaborare
il lutto...La scelta cadde quindi sul prigioniero di Azkaban . Era
parecchio in effetti che non lo leggeva, era il libro che , tra tutti
gli altri, forse aveva riletto meno volte...Beh, c'era sempre tempo per
sopperire alle proprie mancanze pensò il ragazzo. Spense la
luce centrale della stanza e accese quella del comodino. Si
raggomitolò sotto le coperte con ancora la confezione sulle
gambe e si immerse nella lettura. Lesse fino ad addormentarsi...Era
praticamente arrivato alla fine...Ma era troppo stanco per leggere
quelle ultime poche righe. Il libro gli cadde sulla faccia...Era
stanco...Tanto stanco.
<Harry? Harry? Harry ! Svegliati!>
Chris aprì gli occhi ...Quanto aveva dormito?
Seduta davanti a lui c'era la ragazza con i capelli castani meno curati
che lui avesse mai visto e lo stava scrutando con aria arcigna con il
collo teso nella sua direzione
< Hai ascoltato una sola parola di quello che stavo
dicendo?> Chiese quella con aria di chi sa già che la
risposta che riceverà sarà negativa.
Chris però non le ripose. Si limitò ad osservare
ciò che lo circondava : ok, era in un vagone ferroviario,
accanto a lui un ragazzo un po' trasandato con i capelli color carota
mostrava uno sguardo un po' preoccupato che teneva vigile sulla ragazza
seduta poco lontano, fuori dal finestrino un pittoresco paesaggio all'
inglese e ,addosso a tutti e tre, una divisa un po' troppo familiare.
Si . Non c' erano dubbi si trovava sull' Espresso per Hogwarts.
Degluttì rumorosamente ed in seguito si sentì
inghiottire dal sedile.
< Her....Her....Her...Hermione Granger? > chiese. La voce
già acuta di lui uscì stridula e strozzata da
quella gola seccata per il terrore
<Ma che gli prende?> Quella si rivolse al rosso
<Harry? Stai bene?...Oddio...Quanto sei pallido...> Chris
si girò in tempo per sentir parlare il ragazzo ,con tono
preoccupato, in sua direzione ;
<Harry!?!?> esclamò Colfer con terrore
alzandosi in piedi di scatto. Proruppe in una risatina acidula e carica
di tensione < Mi ...Mi dispiace ma, io non mi chiamo
così...> cominciò lui cercando di rimanere
razionale. Ok, se era un sogno era fottutamente divino essere stati
catapultati dal proprio subconscio nei panni del protagonista della
serie che aveva conquistato la sua infanzia...Tuttavia era tutto un po'
troppo vivido per i suoi gusti. Pensò di darsi un pizzicotto
, ma quello che non poteva essere altri che Ron lo
punzecchiò con la sua bacchetta (ancora avvolta nel nestro
adesivo) in un fianco, anticipando le sue mosse. Ok : non si stava
svegliando e si ,aveva sentito chiaramente la bacchetta
“piantarsi” nella sua pelle.
<Dissennatori?> chiese Ron senza nascondere un certo
dimore. Christopher alternava lo sguardo,tra i due grifondoro, molto
disorientato. Hermione dalla tasca estrasse un rimasuglio di gomma da
cancellare e lo tirò addosso a Ron , che protestò
<Ma chè...Sarebbe svenuto...>
Osservò lei tornado a fissare negli occhi Chris, senza
nascondere anche lei una certa apprensione.
< Cosa sta succedendo? > Fu l' unica cosa razionale che
gli venisse da chiedere
<...Hemm...Andiamo ad Hogwarts ?> rispose il ragazzo con
aria di chi si sta rivolgendo ad un matto prima di tornare ad osservare
Hermione con un alzatina di spalle .
<Oddio...> Commetò Chris con un gemito
straziato prima di farsi ricadere nella poltroncina del treno
<Sto sognando...Non ci credo...Non può essere che un
sogno> pigolò guardando fuori dal
finestrino quella , così poco rassicurante , campagna
inglese...Così diversa dal panorama abituale che osservava
dando un occhiata fuori dalla sua finestra.
<Senti, non so che ti succede...Ma , hei ! Sono sicura che in
sieme supereremo anche questa , ok?> Cercò di
rinquorarlo la ragazza dolcemente. In fondo era stato un anno davvero
impegnativo, non che i precedenti non lo fossero stati, non che non
avessero già rischiato la vita ripetutamente...Ma dopo la
Coppa del Mondo, gli incubi...E si, anche tutti i pensieri che lo
dovevano tormentare da prima dell' estate , dovevano averlo
portato ad una crisi d' isterismo.Solo una cosa sapeva, non lo aveva
mai visto così strano, ed è tutto dire!
Christopher respirò a fondo l' aria umida dello
scompartimento < Ok, sentite. Siete maghi giusto?> Solo
allora riportò lo sguardo sui due che , in tutta risposta si
fissarono per poi tornare su Chris < E quindi siete di
mentalità aperta ...Giusto?> Ron inarco il
sopracciglio destro < Oddio...Mi preoccupi sempre di
più, non costringermi a tirarti uno schiantesimo
Potter!> rispose in fretta < Ron taci!> lo
ammonì Hermione poi tornò a guardare il soprano
con occhi incoraggianti ed un accenno di sorriso.
<Io non sono chi pensate che sia.> E si lanciò
in un monologo chiaro ed efficace che i due sembrarono ascoltare
<Io mi chiamo Christopher Paul Colfer, ma tutti mi chiamano
Chris. Io sono americano. Sono un attore di 22 anni, scrivo storie ,
canto e non sono (e non sarò mai) un mago. Nel
posto da cui vengo io questo è un racconto, una favola ,
scritta in sette libri ok? Voi siete personaggi di fantasia e io sto
sicuramente sognando. Non so se questa sia una altra dimensione o solo
un sogno che mi sta terrorizzando per la sua nitidezza...Ma sono sicuro
che non sia la realtà , o almeno la MIA
realtà...Chiaro?> ansimava...Le parole erano uscite
con un timbro ancora più acuto del solito ed una
velocità disarmante...Effettivamente, non era stato chiaro
come aveva sperato di essere, anche se le premesse erano buone
“ STUPIDO COLFER!” si insultò
mentalmente.
Ron aveva gli occhi fuori dalle orbite mentre Hermione si era
schiacciata con la schiena contro la comoda seduta in pelle del treno.
Seguì un lungo silenzio.
<Dimmi che ti stai drogando...> riuscì a dire
il rosso. Chris si voltò con occhi imploranti verso quello
che doveva in teoria essere il suo migliore amico < Io..>
non si accorse della bacchetta che ora mirava alla sua testa
< Specialis Rivelio > il rumore del legno di vite che si
agitava debolmente sferzò l' aria. Chris fece in tempo solo
a girarsi verso la ragazza. Una piccola scintilla dorata e blu
schizzò fuori dalla bacchettà di Hermione e lo
colpì in mezzo agli occhi, dissolvendosi in maniera deltutto
indolore , non successe nulla. < Che hai cercato di fare?
> chiese allarmatissimo il soprano, rialzandosi dal sedile per
mettersi in posizione sopraelevata rispetto alla ragazzina, com' era
possibile che non sapesse un incantesimo ? Li sapeva a memoria <
...E' un dissolvi incantesimo...Ora , Harry , come ti senti?>
lei parlava lentamente, come se stesse cercando di farsi capire con
qualcuno che non parlasse molto bene inglese < Male,
perchè non sono Harry Potter! Io mi chiamo Chr-> il
ragazzo sbottò sull' orlo della collera ma quella non gli
fece terminare la frase, e lo investì rapidamente con un
secondo incantesimo. Ok , aveva sopravvalutato la ragazzina
più superdotata del libro, era un perfetto imbecille
< Legilimens! > fu costretto a sedersi e a chiudere gli
occhi. Ripensò a tutto , momenti felici ed infelici della
sua vita gli scorrevano davanti senza che riuscisse a fermarli o
impedire a lei di leggerli così avidamente, si
quell'incantesimo lo conosceva...E ne conosceva almeno una dozzina
di decenti per poterlo respingere: la casetta sull' albero ,
i bulli , sua sorella che piangeva , una torta di compleanno , lui che
leggeva , lui che fissava fuori dalla finestra , lui che piangeva , lui
che recitava al musical della scuola , lui che veniva usato
da bersaglio umano dai bulletti all' uscita , lui che leggeva , il suo
primo ragazzo , lui che diceva tutto ai suoi , lui che recitava , le
sue spade say , lui che cantava , lui che studiava , lui che scriveva ,
lui che leggevaa , i ragazzi del Glee , la trupe di “struck
by lightning” e , in fine , lui in camera sua con Harry
Potter sulle gambe … L' incantesimo terminò e lui
si afflosciò come svuotato, era durato pochi secondi ma
quella quattordicenne aveva appena assimilato interamente ventidue anni
della sua vita.Ora avrebbe poturo scrivere la migliore biografia al
mondo su di lui, il pensiero lo indusse a sorridere. Era ancora
più pallido di prima e la sua fronte era imperlata di
sudore, la testa gli stava eplodendo, martellava a più non
posso < Ron...> Hermione non sembrava stare tanto
diversamente, le sue parole arrivarono fioce <...Questo non
è Harry> concluse < Cosa!?>
esclamò lui palleggiando gli occhi da me alla ragazza
< E dov'è Harry? E lui chi diamine
è?!> esplose alzandosi in piedi, rovesciando una
discreta quantità di pacchetti di merendine che ,
probabilmente, teneva in gremvo <...Non lo so , ma questo (di
sicuro) non è il nostro Harry> ora quattro occhi
erano puntati su di lui e Chris cercò di riaprire bocca
< ...Ve l' ho già detto chi sono; chiamatemi
Chris> si ricompose rapidamente e tornò seduto
< Siediti Ron...> gli chiese gentilmente < Come
sai il mio nome ?!> esclamò quello spaventato.
Hermione e Christopher abbassarono a metà le palpebre, vero
, gli sarebbe voluto un altro libro abbondante per ottenere
più “ punti “ in “
cervello”. La sua attenzione tornò su Hermione
< Ok , ora se diventata ufficialmente il contenitore della mia
biografia...Quindi mi rivolgo a te> Ron era troppo stranito per
commentare e non si accorse di una velata allusione alla sua ridotta
elasticità mentale < come riporto tutto come prima?
> il tono era tornato calmo , sembrava aver guadagnato coraggio
, ma in realtà era muta rassegnazione nei confronti di
quella situazione assurda e assolutamente impossibile < In
teoria ...Dovresti svegliarti , no?> commentò lei,
anche se riuscì a suonare come un discorso interiore
ripetuto ad alta voce < Anche se non sarebbe mai così
semplice...> Chris sorpirò pesantemente < E'
un guaio>...Ron , che con i suoi tempi aveva elaborato le varie
informazioni fornite da quel viaggiatore dimensionale che ( ai suoi
occhi ) rimaneva il suo Harry di sempre, si illuminò e
chiese ingenuamente < Perchè scusate?>
Hermione scosse la testa e chiuse gli occhi...E pensare che se lo
sarebbe sposato! < Perchè io conosco il futoro
Ron...E ho alterato il vostro presente, e quindi cambierò
intenzionalmente o per il solo fatto di essere qui, tutta la
storia...> il silenzio che s' andò a creare
diventò pesante. Tutti in fondo al cuoricino desiderano
avere qualche certezza sul futuro, ma entrambi i grifondoro pensarono
fosse saggio non sfidare ulteriormente il continuum-spazio-temporale e
non esposero i loro dubbi e le loro curiosità
così simili.
< Senti...Hemm>
<Chris>
<Chris, giusto> concluse Hermione < Dovresti
andare da Silente, diritto nel suo ufficio , e raccontargli
tutto...Temo sia l' unica cosa che possiamo fare > L' idea era
geniale e tuttavia così semplice. Un sorriso speranzoso gli
fece incurvare dolcemente le labbra delicate verso l' alto . Era
davvero il personaggio più brillante del libro.
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