Figlio del futuro

di La Mutaforma
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Mi sembra così strano pensarci. Eppure non mi vedrai. Sarò ovunque il tuo cuore ti porterà, e non mi sentirai neanche al tuo fianco.

Mi specchierò nell’aria che respiri eppure non ci sarò.

 

Ti guardo, e i tuoi azzurri sono così giovani, così belli, così simili ai miei.

Tu ricambi il mio sguardo smarrito con tenera ed educata curiosità, riavvolgendoti nei petali della tua timidezza.

Ti chiamerei, ma all’unica parola che potrei dire, non ti volteresti mai.

 

Mamma, ti dirò un giorno, giungendo a te con pochi passetti incerti e barcollanti, e crollerò inerme alle tue ginocchia. Sorriderò, conoscendo solo quella gioia.

 

Ti vedo. Ma tu non mi vedi allo stesso modo, nello specchio deformante del tempo.

 

 





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