In that smile there was a sense of everything I was looking.

di Emerson
(/viewuser.php?uid=179325)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


                                                                             #Chapter  One.




Per l’ennesima volta ero sola, come il terzo incomodo, tra la mia migliore amica e il suo ragazzo.
Chiedendomi ancora per l’ennesima volta cosa avessi tanto io di strano da non aver avuto mai un ragazzo. O almeno qualcuno a cui piacevo davvero, tralasciando la sfiga, lei mi sta sempre accanto,le piaccio da impazzire, eppure non sono così tanto attraente.
Cos’ho io di attraente? Non ho occhi da far invidia al cielo, non ho una chioma platino stile barbie, ne le forme da far sbavare i ragazzi come tanti cani.
Jessica è una di queste, la mia migliore amica. Non so davvero, se la dovrei chiamare così, ‘’ migliore amica’’ o tantomeno se lo fosse.
Girano voci su di lei, che sia una di quelle facili, una troia, ma non mi piace chiamarla così, perché in fondo sono sua amica, lei è una mia, anche se non sono sicura che una vera amica  ti chiamerebbe solo quando ha bisogno di una copertura per scopare con il suo ragazzo e lasciarti un paio di metri più in là senza cagarti un po’.
Ma lei lo ama, mi dice, il fatto è che ne ama 5 alla settimana, non che non la voglia credere eh!
Strani suoni mi vengono all’orecchio dalla direzione di Jessica, e il frappè mi sta per salire in gola, magari le vomito in faccia!
Basta Martina! Lei è tua amica cazzo, non la sputtanare!  Mi sbraita contro la coscienza, rimproverandomi.
E io sbraito contro Jessica, che ancora una volta mi sta facendo fare tardi per la cena.
-Jè, faccio tardi, muoviti, mia mamma si incazza!
Grido, ma non mi risponde. Mi viene in mente la scorsa volta quando mi ha chiesto di aspettare un altro po’ e io  le ho dato del tempo, le ho dato ragione. Infatti sono arrivata tardi di mezz’ora e mia mamma, furiosa, mi ha rinchiuso in casa per un mese. Jessica si è scusata, e poi si è preoccupata subito di come rimediare alla copertura.  Mi ripeto che sarà solo un brutto periodo per lei, e la smetterà di preoccuparsi solo di se stessa, il problema è che questo periodo è incominciato da quando ci siamo incominciate a ‘frequentare’ e non so quando si decida a finire. Se ripenso al suo comportamento da ‘vera amica’ finisce che la prendo a sprangate, ma non è nel mio comportamento, ed evito.
I nervi mi salgono a mille, non la sopporto più.
-Je!? Rispondimi!
-Dai Marty, non la fare la rompipalle! Aspetta un altro po’! 
Rompipalle?!  Le vorrei davvero vomitare in faccia, magari se ne va quella boccetta di fondotinta che si mette ogni due ore.
-Rompipalle un cazzo! Trovati un’altra copertura per fare la troia di turno, e a proposito di coprire, per una volta, copri quelle gambe!
-No  dai, aspetta!
-Vaffanculo, Jessica!
 
Così prendo le chiavi della mia vespa e metto in moto, non avevo la minima voglia di tornare a casa, o almeno, non subito.




Sciiiiao bele! (?)
Seriamente, questa è la mia prima FF  e spero non faccia tanto pena °-°
Ringrazio in anticipo chi la leggerà -siamo positivi!- e spero la recensisca. :3








Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1140103