Voglio vivere con lui serenamente

di occhidolci31
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Mi trovavo distesa sul mio letto a guardare il soffitto e a pensare a come ancora una volta nella mia vita avevo permesso agli altri di decidere per me. Nella mia infanzia erano sempre stati i miei genitori a fare le scelte  al posto mio: la scuola in cui dovevo  andare e anche le persone che dovevo frequentare che secondo loro dovevano far parte  della nostra classe sociale ed io ho sempre cercato di rispettare le loro decisioni perché sapevo che  erano felici ed era questo che contava, non importava che dentro di me stessi male e per non fare insospettire mia madre, l’unica tra i miei genitori che pensava veramente un po’  a me, facevo finta di essere felice. Fino a quando un giorno, all’età di 16 anni, tornando a casa da scuola trovai un uomo molto giovane seduto nel mio salotto, che stava  parlando di qualcosa animatamente con mio padre, mi preoccupai un po’ ma sapendo che mio padre era uno dei migliori uomini d’affari  del nostro paese e un uomo che si faceva rispettare da tutti, decisi allora di andare in cucina da mia madre, le chiesi cosa ci facesse quell’uomo a casa nostra e lei mi rispose che non erano affari miei e di andare immediatamente in camera mia a mettermi il migliore vestito che avessi. Ero abituata al fatto che lei si comportasse così con me e ormai non ci facevo più caso. Risalii le scale fino ad arrivare in camera mia, una volta chiusa la porta, aprii l’armadio e tirai fuori il vestito che pensavo fosse più adatto a qualsiasi situazione visto che non sapevo neanche perché dovessi farmi bella, se a quel tempo lo avessi saputo sarei scapata una volta per tutte di casa, ma non potevo sapere quello che sarebbe successo da quel momento in poi. Quando finii di prepararmi riscesi le scale e ritornai in cucina, insieme a mia madre andai in salotto da mio padre per conoscere l’uomo che si trovava con lui. Andando verso di loro, avevo anche pensato che non era per niente un brutto uomo anzi mi affascinava un po’, sembrava avere il doppio degli anni che in realtà aveva cioè 24 anni, aveva un viso perfetto, la carnagione bianca della pelle intonava con il colore dei suoi occhi piccoli e di un giallo intenso, il suo naso era alla francese, le sue labbra erano un po’ carnose ma non molto e il suo fisico dava l’impressione di un ragazzo che amava fare sport. Le sue spalle stavano a pennello con la giacca che portava, era alto e con dei capelli biondi e lunghi che gli scivolavano sulle spalle . Mio padre mi portò vicino a se e mi presentò al ragazzo, che prese la mia mano e con irruenza la strinse e si presentò  
ciao io sono




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