Nero su bianco

di Ila_Chia_Echelon
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Nero su bianco

Desideravo
solo una pagina bianca, perché tutto ció che la mia anima bramava era vederla riempirsi di neri solchi.

Volevo sentire
l'inchiostro fluire direttamente dai polpastrelli, giù lungo una penna affilata, una goccia nelle venature della carta.

Soffiare
sull'onda di parole che riempivano la mente, trovare i vocaboli che rispecchiavano un'emozione, una voce, un volto.

Accarezzare
il fragile foglio con il palmo di una mano: sussurrava dolci ninne nanne a chi aveva il dono di percepirle; le labbra si cospargevano di un sapore nuovo e straripante, non era dolce, nè amaro, ma era pieno, era vivo, era me.

Poi con un bacio
le idee prendevano forma nel cartaceo mare agitato, finalmente vedevo le cupe striature intaccare la bianchezza; un trionfo di sensazioni, la morte di un'emozione che lasciava spazio ad un'altra, a volte una lacrima ad incrinare la triste perfezione, rendendola così veramente perfetta.

E infine
una piega frettolosa, un lembo che si richiude, un altro sopra di esso. La realtà torna ad offuscare i pensieri, la creatività sopisce in un angolo distante ma sempre accessibile, desiderosa di una scintilla da cui esplodere in fiamme poderose; il peso di un pezzetto d'anima che riposa in una tasca. E quella sbavatura, quella macchiolina preziosa, per sempre racchiusa in un bianco e rassicurante abbraccio.


Ora so: non andrà perduta.


 





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