Crossroads
Titolo: Crossroads
{ Letters from Munich (to Amestris)
Autore: My
Pride
Fandom: FullMetal
Alchemist
Tipologia: Flash
Fiction
[
518 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Edward
Elric, Roy Mustang
Genere: Generale,
Malinconico, Sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: Movieverse,
Bromance, What if?
Prompt: 7°
Argomento: Astronomia
› Universo
Benvenuti al banco dei prompt:
Pacchetto introspettivo › 04. Cielo
FULLMETAL ALCHEMIST © 2002Hiromu Arakawa/SQUARE ENIX. All
Rights Reserved.
Il
profumo penetrante dell'erba e dei fiori gli giungeva alle narici come
una piacevole carezza, mentre, seduto su una roccia con un telescopio
ben sistemato ai suoi piedi, l'ex Alchimista d'Acciaio si perdeva
nell'osservare la moltitudine di stelle che popolavano il cielo di
Monaco.
Da quando si era ritrovato in quel
mondo, Edward aveva
sviluppato un certo interesse per l'astronomia, ed era ormai da
svariate settimane che si ritrovava ad arrampicarsi su per la collina
con il suo fedele telescopio - comprato usato per centocinquanta
marchi, per quanto avesse borbottato tra sé e sé
che si
trattava di un vero e proprio furto, essendo un oggetto di seconda mano
- e il suo libro sugli astri celesti per imparare quanto più
possibile sulle costellazioni. In mancanza di tomi sull'alchimia che
conosceva, si era detto, avrebbe potuto tenere in allenamento il
cervello studiando le particolari scienze di quell'universo, e fino a
quel momento non era mai stato deluso. Aveva impiegato un paio di
giorni per trovare l'esatta posizione dell'asterismo che lì
chiamavano Großer
Wagen, ed era persino riuscito a distinguere Mizar, una
delle stelle che lo componevano.
Era rimasto affascinato dallo splendore
di quegli astri e aveva
rimpiato il disinteresse che aveva rivolto loro quando ancora si
trovava ad Amestris, chiedendosi distrattamente se i libri che aveva
sfogliato fuggevolmente nel suo mondo contenessero le stesse
informazioni dei tomi che si era ritrovato a leggere lì a
Monaco. Si diceva che tutti nascevano e vivevano sotto lo stesso cielo,
ma valeva lo stesso anche per mondi diversi? Non lo sapeva,
però
fu a quei suoi stessi pensieri che distolse lo sguardo dal telescopio e
abbassò gli occhi, carezzando distrattamente la copertina in
pelle del libro che si era portato dietro. Dentro di esso aveva riposto
le lettere che, in quel momenti di solitudine, aveva scritto a tutti
coloro che aveva lasciato ad Amestris, e, forse per nostalgia, forse
per semplice capriccio, aprì il libro a pagina ventidue,
doveva
aveva premurosamente nascosto quelle che aveva scritto al Colonnello
Mustang.
Allungando una mano ne
afferrò una, scuotendo il capo con
una mezza risatina divertita quando si ritrovò a leggere
ciò che lui stesso aveva scritto. Era un vero e proprio
idiota,
forse più di quel Colonnello di merda. Confessargli nero su
bianco le sue ambizioni, le sue paure e i suoi dubbi riguardo quel
mondo in cui si trovava, pur sapendo che quella lettera non sarebbe mai
giunta a destinazione... bah, doveva essere decisamente impazzito. Non
gli aveva mai parlato di niente del genere in tutti quegli anni e aveva
cominciato a farlo proprio adesso che si trovavano così
lontani.
Scosse nuovamente il capo e
sbuffò, abbassando di poco le
palpebre. Quella sarebbe stata la prima cosa che avrebbe fatto non
appena trovato un modo per tornare, aveva deciso. Anzi,
rettificò immediatamente nella sua mente, lui sarebbe
riuscito di sicuro
a tornare. E a quei suoi stessi pensieri, Edward si ritrovò
a
sorridere, stringendo fra le mani quel pezzo di carta prima di
sollevare nuovamente lo sguardo verso il cielo. Lassù, da
qualche parte in quei mille universi e mondi, quello stupido
Colonnello lo aspettava ancora.
_Note inconcludenti dell'autrice
Della
serie: a volte ritornano. Non scrivevo una storia su questo fandom da
mesi, ma era da un paio di
giorni che la nostalgia mi attanagliava e non ho potuto proprio fare a
meno di scrivere questa flash fiction, anche se non era esattamente
ciò che avevo in mente. Insomma, volevo una Roy/Ed ed
è invece uscita una storia decisamente diversa da quella che
avevo progettato
Il tema probabilmente è molto abusato e la storia non spicca
esattamente di originalità, però, ecco, non era
all'originalità che miravo, ma semplicemente a mettere nero
su
bianco qualche parola su un fandom che per anni e anni mi ha
accompagnata durante la mia carriera
di fanwriter e che ha fatto battere il cuore a parecchie
di noi
Non ci tornavo da tanto e ci sono rimasta un pochino male nel vedere
che la Roy/Ed è ormai un ricordo - spunta una storia ogni
tanto
e la cosa mi dispiace -, ma spero che, prima o poi, questo pairing
tornerà a spopolare come un tempo. Mettiamo comunque da
parte queste mie note malinconiche, e spero che la
storia vi sia in qualche modo piaciuta nonostante la sua
assolutà semplicità
Commenti e
critiche sono ben accetti, ovviamente
Alla
prossima.
♥
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