Erba estiva

di mamie
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 ERBA ESTIVA
 
erba estiva
per molti guerrieri
la fine di un sogno
Matsuo Basho
 
- Vale la pena di aspettare così tanto?
La principessa Tomoyo gli aveva raccontato tutta la storia di Orihime e Hikoboshi e ora Fay se ne stava disteso a naso in su a guardare la volta stellata sopra la sua testa. Sentiva l’erba umida che piano piano gli impregnava la stoffa leggera dello yukata, ma non se ne curava. Era bello stare lì, al buio, a fantasticare sul Fiume Celeste.
Kurogane, disteso accanto a lui, rimaneva invece con gli occhi chiusi a masticare un filo d’erba. Non rispose. Non rispondeva mai alle domande stupide del suo stupido mago.
E poi Fay sapeva benissimo di aver fatto una domanda stupida, la sua era solo una provocazione, una di quelle cose che buttava là per divertirsi a vedere il suo ninja che perdeva le staffe.
Kurogane però questa volta non si mosse, non sguainò la katana, non si mise ad inseguirlo, non aprì neanche gli occhi. Si limitò a dire: - Su questo prato un tempo ci fu una grande battaglia.
Fay si mise a sedere lasciando che la sua mano vagasse a toccare intorno l’erba alta e profumata. Un’erba che si era nutrita di sangue, che avrebbe continuato a crescere, ostinata, quando anche l’eco della gloria dei grandi guerrieri fosse scomparsa.
Vale la pena aspettare così tanto per una notte d’amore?
Fay si distese di nuovo, sorridendo, a guardare le palpebre fermamente serrate del guerriero che non voleva guardare le stelle.
Le stelle sono più eterne persino dell’erba.
Vale sempre la pena.




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