UNA VITA DA SAYAN
Cap 1 Una stramba famiglia
- Trunks vuoi darti una mossa?! Non voglio arrivare in
ritardo anche questa mattina per colpa tua!-
La bruna urlava a squarciagola, sperando di farsi udire
dall’amico.
- Bra, vai a chiamare tuo fratello, o…- ma voltandosi vide
che la ragazza dai capelli azzurri non era più accanto a lei.
- E adesso dove è andata a finire?!-
La sayan stava per avere una crisi isterica ( in una
famiglia come quella è impossibile non averla! :-P ndA), così decise di
dirigersi verso il garage per mettere in moto la sua auto.
- Giuro che se anche stamattina arriviamo in ritardo quei
due me la pagano!-
Ringraziò il cielo che almeno suo nipote fosse già pronto e
li aspettava davanti alla porta.
- Ehi, zia, calmati, o ti verrà una crisi di nervi!- le
disse Goten preoccupato.
- Mi spiace, Goten! Sei arrivato tardi!- gli rispose
facendogli capire che le era già venuta.
E da 19 anni ormai, pensò la ragazza.
Giunta davanti al garage aprì le porte scorrevoli e accese
la luce quando vide che … la sua auto era sparita!
- DOV’E LA MIA AUTO!- urlò.
Improvvisamente si ricordò che il giorno prima l’aveva
portata dal meccanico per un guasto al motore.
Si batté il palmo della mano sulla fronte, maledicendo la
sua sbadataggine.
- Dannazione! Proprio oggi dovevo essere senza macchina?!-
Uscì di corsa dalla porta per dirigersi verso l’edificio che
ormai da anni chiamava casa.
- Ehi, che succede?!- le chiese il nipote vedendola passare.
- Ho la macchina dal meccanico!- rispose senza neanche
guardarlo.
Salì le scale 3 gradini alla volta: per fortuna era allenata
e un piccolo sforzo come quello non l’affaticava di certo.
Entrò come una furia dalla porta facendo sobbalzare Bulma
che stava riordinando la tavola della colazione.
- VEGGY!!- chiamò la bruna.
Erano ormai 7 anni che Ayako viveva insieme a tutta la sua
famiglia alla Capsule Corporation.
Quando era bambina viveva insieme al fratello, alle cognata
e ai nipoti in una piccola casa di
campagna, ma quando Gohan, uno dei figli di suo fratello, si
era sposato e aveva avuto una
bambina, la piccola Pan, l’abitazione era diventata troppo
stretta per loro, così Bulma aveva proposto di andare a vivere con lei e la sua
famiglia dal momento che la casa era abbastanza grande per tutti.
La proposta fu accettata con grande entusiasmo di tutti, in
modo particolare quello di Ayako e Goten, che avrebbero vissuto con il loro
migliore amico, Trunks, figlio di Vegeta e Bulma.
La ragazza adorava stare in loro compagnia, come un’unica
grande famiglia, anche se più di una volta l’aveva soprannominata “la famiglia
pazza”.
In effetti non era una famiglia come tutte le altre, tenendo
soprattutto conto del fatto che più della metà era di sangue o di origine
Sayan.
Ma nonostante la facessero spesso imbestialire, come quella
mattina, adorava la sua famiglia.
- VEGGY!!!- chiamò ancora Ayako non avendo ricevuto nessuna
risposa.
- Si può sapere che hai da urlare?!-
Finalmente il principe dei sayan uscì dalla sua camera,
guardando la ragazza con il solito sguardo infastidito.
- C’è un’emergenza! Ho la macchina dal meccanico! Devi
accompagnarci a scuola!- gli spiegò la bruna afferrandolo per un braccio e
trascinandolo verso l’uscita.
- Che cosa?!?!?! Non se ne parla! Chiedilo a Kaaroth!-
- Non posso! È già uscito con Pan! Muovetevi voi due!- urlò
ai due fratelli passando accanto alla loro camera.
- Kahmara, vuoi lasciarmi andare! So camminare da solo!- la
rimproverò Vegeta liberando il braccio dalla sua presa, non ammettendo che in
realtà lo stava stringendo troppo forte.
Era l’unico in tutta la famiglia che la chiamava con il suo
nome Sayan, anche se pian piano anche lui stava imparando a chiamarla con il
nome terrestre.
- Ops, scusa! Il fatto è che i tuoi figli mi stanno facendo
diventare matta!-
Come al solito Vegeta non seppe dirle di no: era l’unica
della famiglia di Goku a cui non sapeva tener testa.
Così uscirono dall’edificio seguiti da Bra e Trunks.
- Alla buon ora! Pensavo di dovervici portare con la forza a
scuola!- li rimproverò.
- Scusa, Aya, ma avevo dimenticato una cosa importante! – si
scusò il ragazzo.
- Anche io! Avevo dimenticato il mio lucidalabbra!- spiegò
la sorella.
Ayako alzò gli occhi al cielo esasperata, ma non fece
commenti.
Finalmente tutti si trovarono sull’auto del sayan e
partirono sgommando nella direzione della scuola.
Nonostante tutto riuscirono ad arrivare con ben 15 minuti
d’anticipo.
- Grazie Veg! Ci vediamo oggi!- e così dicendo scese
dall’auto seguita dagli altri.
- Tanto casino e poi siamo anche in anticipo!- si lamentò
Trunks.
Ayako lo guardò con sguardo di rimprovero: lei odiava
arrivare in ritardo e questo l’amico lo sapeva benissimo.
- Ok, ok! Come non detto!-
Si diressero verso l’entrata, quando un ragazzo con una
faccia da schiaffi e due suoi scagnozzi si pararono innanzi a loro.
La bruna alzò il viso, intuendo chi si sarebbe trovata di
fronte.
- Ehi, ciao dolcezza! Che ne dici di saltare le lezioni e
venire a fare un giro con noi?!- le chiese con il ghigno stampato in faccia.
- Aspetta… fammi pensare…… NO!!- gli rispose indifferente,
superandolo.
Il ragazzo si voltò di scatto e le afferrò la vita,
avvicinando le sue labbra all’orecchio della ragazza.
- Tesoro… lo sai benissimo che non accetto un rifiuto,
soprattutto da te!-
- Ehi lasciala stare!- intervenne Goten, cercando di aiutare
la zia.
- Stanne fuori tu, moccioso!- gli disse l’energumero,
spintonandolo.
- Tranquillo Goten!- gli disse Ayako, così il nipote si
fermò.
- Sai una cosa Hyosuke…- disse poi rivolta al ragazzo con
tono malizioso.
- Cosa?!- rispose lui, credendo di aver vinto.
Ma per tutta risposta la ragazza gli diede una gomitata
nello stomaco, liberandosi dalla sua stretta.
- Non ho mai sopportato i ragazza insistenti!- disse,
guardandolo piegarsi in due dal dolore.
Hyosuke la guardò con odio.
- Brutta sgualdrinella da quattro soldi…- urlò tentando di
darle un pugno, ma Ayako fu molto più veloce: gli afferrò il braccio e glielo
storzò dietro la schiena.
- Non te l’hanno mai detto che è meglio non mettersi contro
di me?!- chiese stringendo la presa, mentre il ragazzo gemeva di dolore.
- Goten, vuoi favorire?!- chiese la bruna al nipote.
Il ragazzo si avvicinò dando un altro pugno nello stomaco
del malcapitato.
- Così impari a chiamarmi moccioso!-
Ayako lo lasciò andare e si diresse verso la scuola insieme
agli amici, lasciando il ragazzo dolorante in mezzo al cortile, sotto gli occhi
divertiti di tutti gli studenti.
Appena varcarono la porta, tutti e quattro scoppiarono a
ridere.
- Bella quella frase ad effetto! Ci sarebbe stato bene anche
un bel “ mai mettersi contro un sayan”!- commentò Trunks tra le risate.
- Già! Ma era già messo così male, che non volevo peggiorare
la situazione!- rispose la sayan.
Così tra una risata e l’altra si diressero verso le
rispettive aule: un’altra giornata di suola era iniziata.
Ehi, ciao a tutti!!!
Finalmente mi è venuta un’idea per scrivere una storia di
Dragon Ball!! Era tanto che volevo farla!! È la prima… ma forse l’avevate già
capito?!?! ^_^ quindi siate buoni mi raccomando….
Ma come al solito ho iniziato, ma il continuo è duro da
partorire…. Forse non è molto bella come metafora! :-P… comunque come avrete
capito, Ayako è la sorellina di Goku… HAHAHAH ve lo immaginate con una bambina
piccola in braccio?!?!? Anche perché ovviamente era un piccola peste!! Comunque
si accettano suggerimenti per il continuo… a presto! BACIOTTO!! E
recensite!!!!!!