Ci sono un italiano, un inglese e un tedesco... di dalialio (/viewuser.php?uid=139398)
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Ci sono un italiano, un inglese e un tedesco...
Questa storia fa parte della serie She came into our lives and changed everything, ma non serve che abbiate letto le altre storie della serie per comprenderla. Vi basti sapere che Amy Steel, la protagonista, è la pronipote adolescente di Gibbs. Tuttavia, se volete leggere la long, la potete trovare qui. Non è molto lunga e se la leggeste mi fareste un immenso piacere!
Vi lascio alla lettura della flash!
Ci sono un italiano, un inglese e un tedesco...
Seduta
sul pavimento del laboratorio di Abby, strinsi le ginocchia al petto e
mi preparai a parlare. “Allora, ci sono un italiano, un inglese e
un tedesco...”.
“Ehi!”, esclamò DiNozzo. “Perché proprio un italiano?”.
“Non ti preoccupare,
Tony”, lo tranquillizzai, accompagnando le parole con un gesto
della mano, “in queste barzellette gli italiani fanno sempre la
figura degli intelligentoni”.
“Lo spero per te”,
mi minacciò, fissandomi di sottecchi. “Altrimenti ti
faccio causa per plagio!”.
“Esagerato!”,
esclamò Ziva, assestandogli una pacca sul braccio. Poi
tornò a guardarmi. “Dai, Amy. Prosegui”.
“Dunque, ci sono un italiano, un inglese e un tedesco...”.
“Spero che
all’inglese capiti la peggio”, interruppe McGee.
“Sarà per le mie origini scozzesi, ma gli inglesi non li
sopporto proprio!”.
“Infatti!”, continuò Tony, annuendo con vigore. “Hanno un accento così... strano!”.
Abby s’intromise.
“Perché, gli italiani no?”, esclamò,
sollevando le spalle e lanciando un’occhiata a Tony.
“Posso continuare?”, interruppi lo scambio, con tono divertito ma allo stesso tempo irritato.
Ricevetti l’approvazione del gruppo.
“Ci sono un italiano, un inglese e un tedesco...”.
“Certo che nemmeno i tedeschi
mi stanno proprio simpatici”, mormorò Tony. “La loro
lingua è così dura, non è piacevole sentirli
parlare”.
Gli tirai un pizzicotto sul braccio.
“Ahi!”, si lamentò, voltandosi verso di me. “Che ho fatto?!”.
“Smettila di parlare e
ascoltami!”, lo sgridai. Tony si allontanò da me,
serrò le labbra e mi lanciò un’occhiataccia.
Così va meglio.
Iniziai per l’ennesima volta: “Ci sono un italiano, un inglese e un tedesco...”.
“E nessun americano?”, domandò Ziva.
“Oh mio Dio!”, esclamai, spazientita.
“Scusa Amy, ma mi sembra
strano”, si giustificò, corrugando la fronte. “Ho
ottenuto da poco la cittadinanza, ma mi sono sempre sentita americana.
Perché non inserirne uno nella barzelletta?”.
“Okay”, accettai
in tono arrendevole. “Viva la patria!”, esclamai senza
entusiasmo. Poi continuai, al limite della sopportazione: “Ci
sono un americano, un inglese e un tedesco...”.
“E l’italiano
è sparito?”, enfatizzò Tony. “Mi avevi
promesso che avrebbe fatto la figura del cervellone!”.
Mi alzai dal pavimento,
spazientita. “Sentite, fatevela da soli la barzelletta!”,
gridai. “Potete metterci dentro americani, italiani, canadesi ed
eschimesi, se volete! Io torno su da Jethro”. Uscii dalla stanza e chiusi la porta del laboratorio di Abby alle mie spalle, infuriata.
Mentre aspettavo che arrivasse
l’ascensore, la voce di Tony dall’interno della stanza
attirò la mia attenzione. “Gliel’abbiamo
fatta!”, esclamò euforico. “Bravi ragazzi!”.
Spalancai gli occhi. Che cosa?!?
Feci dietrofront, ignorando le
porte dell’ascensore che si aprirono alle mie spalle e tornando
nel laboratorio. “TONY!”, urlai, appena aprii la porta.
Poi mi scaraventai contro di lui, decisa a picchiarlo più forte che potevo.
*Nota dell'autrice*
Quasi me ne vergogno. Non so da
dove sia saltata fuori questa shot, so solo che Amy mi mancava e,
mentre cerco di scrivere il sequel di Interceding is often hard,
mi è venuta voglia di pubblicare qualcosa su di lei. Il
risultato sfiora il demenziale (devo aggiungere il genere demenziale
alla presentazione della storia?), ma questo è saltato fuori
dalla mia mente bacata e devo tenermelo.
La flash dovrebbe essere un missing moment della long, ma non so nemmeno io dove piazzarlo. Forse nel capitolo 4 :)
Quasi dimenticavo: sappiamo
tutti delle origini italiane di Tony, ma McGee? Il suo cognome è
palesemente scozzese... certo Tim non ha mai ostentato le sue origini
indossando un kilt o cose simili, in effetti non ne ha mai parlato.
Deduco comunque che abbia sangue scozzese nelle vene. Il suo odio verso
gli inglesi deriva da quello.
Vi prego, fatemi sapere cosa pensate della mia flash!
Un bacione a tutti! :)
Chiara
Anthony DiNozzo, Ziva David, Abby Sciuto, Tim McGee © Donald P. Bellisario
Amy Steel © me
La storia non è stata scritta con alcuno scopo di lucro.
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