Brotherhood.

di _Nekochan_94
(/viewuser.php?uid=82582)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Brotherhood




Che belle le stelle riflesse nei tuoi occhi.
Le ho guardate così tante volte, sai? 
Sì, ogni volta che avevamo l'occasione di scappare sul terrazzo della YG, stravaccarci sul cemento spesso troppo caldo, io le osservavo in quei due pozzi caldi e profondi che, il più delle volte, finivano per essere celati dalle palpebre pesanti per gli allenamenti.
E mentre tu dormivi, io accarezzavo piano la linea perfetta del tuo viso, tracciavo quei lineamenti che, allora, non credevo di amare.
O meglio, non avevo ancora capito quanto mi catturassero ogni volta che li osservavo.
E rimanevo così, steso al tuo fianco, sorridendo inebetito quando, nel sonno, le nostre mani si cercavano, mandandomi centinaia di piccoli brividi lungo la schiena.
Come sono stato stupido in tutti questi anni, come ho fatto a non accorgermi che ciò che ci legava andave ben oltre la semplice amicizia o il rapporto tra fratelli. 
Eri ciò che mi spingeva ad lottare, a non arrendermi quando i muscoli dolevano per le ore interminabili passate in palestra o in sala prove, quando l'ispirazione sembrava abbandonarmi e non riuscivo a buttare giù più di due parole in croce.
Tu eri lì, mi appoggiavi una delle tue grandi mani sulla spalla ed ecco che il dolore, le paure, la stanchezza..tutto spariva. 
E ora guardami, guardami Youngbae.
Sono qui, a pochi millimetri dalle tue labbra, con l'alcool che mi annebbia la vista e la mente e non so cosa fare. Ci sei tu con gli occhi spalancati e spaventati mentre continuo a stringere la presa sui tuoi fianchi.
Quanto sei bello, amore mio, in questo attimo.
-Perdonami..-  è l'unica cosa che riesco a sussurrare prima di posare le mie labbra sulle tue, un tocco che non credevo sarebbe mai stato possibile da sobrio. Sì, l'ammetto. Ho bevuto solo per trovare il coraggio di farlo, di aprirmi a te.
Eppure..
Eppure tu mi respingi, mi allontani con uno spintone e io cado a terra, tirandomi assieme la tovaglia poggiata sul tavolo della cucina.
Va tutto in frantumi.
I bicchieri ancora ricolmi d'acqua e birra.
Quei piatti in cui, fino a qualche minuto prima, stavamo mangiando.
Il mio cuore.
Cosa pensavo? Non mi ami..avrei dovuto saperlo.
Mi alzo, il viso basso, voltandoti poi le spalle per poter raccogliere tutti quei cocci sparsi sul pavimento. Quelli del mio cuore credo li lascerò lì, non ho voglia di provare a riassemblarli da solo.
-S-scusa..- pigolo con una vocina che stento a riconoscere, buttando in fretta ciò che avevo tra le mani nella spazzatura. 
Tu non parli, forse non respiri nemmeno. Eppure lo sento il tuo sguardo sulla mia schiena appena scossa dai singhiozzi che a stento trattengo. E mi sento morire. 
E' tutto finito, Youngbae?
Non mi fermi mentre vado via, non mi raggiungi quando mi chiudo in camera, il viso nascosto dal cuscino e le lacrime copiose che mi rigano il viso. Non ti trovo lì con me il giorno dopo, nessun odore di caffè che ti ostinavi a preparare nonostante fossi davvero una schiappa.
Nulla.
Solo io.
E il mio mondo ormai senza stelle.



Angolino della scrittrice:
Non so da dove sia uscita questa oneshot, ne perché sia così triste *piange*. Solo ho provato a immaginare cosa succederebbe in una situazione simile e puff, questo è il risultato. Spero di sapere cosa ne pensate! Un bacione a tutti!
Nekoparche.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1150984