Ad
un'anno da Terra Promessa
1
. 1 Notte di Natale
JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
Arashi mo fubuki mo kiete
yuku
JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
La la la la la la la la
JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
Arashi mo fubuki mo kiete
yuku
JINGLE BELL JINGLE BELL
JINGLE ALL THE WAY
La la la la la la la la
Hongaraka ni
Fubuki no tsuki
Okao koete
Sori wa yuku yo
Kokoro wa odoru
Moeru jishion
Wakai tsubasa
Sore kakeru kibou ga
Akogare sa
(Jingle Bell - Tenchi Muyo!
Ryo-Ohki Christmas Album)
-
La sonda a lunga distanza Hydrus sta inviando dei dati - gracchiò
la voce di uno dei tecnici addetti a mantenere il contatto con le
sonde che la gigantesca astronave inviava a distanze variabili
intorno ad essa. Non era un'evento inatteso e quindi quasi nessuno ci
fece caso continuando a lavorare come sempre. Quasi ogni ora,
infatti, una delle sonde inviava i suoi dati che, il più delle
volte riportavano solo il vuoto cosmico e più raramente
qualche asteroide. Erano trascorsi decenni dall'ultima volta che una
sonda aveva segnalato la presenza di una flotta aliena o di un
pianeta che potesse offrire ospitalità al milione di persone a
bordo della Mosè.
- Ho appena ricevuto il segnale
di calibrazione, tra dieci minuti riceveremo il suo rapporto -
continuò la voce gracchiante del tecnico. A causa della bassa
potenza dei segnali delle sonde più distanzi gli alloggiamenti
dei ricevitori erano stati sistemati in cupole poste sullo scafo e i
cubicoli dei tecnici che se ne occupavano erano proprio al di sotto
di queste cupole, isolati dal resto della nave e collegati solo per
mezzo di un sottile cavo di rame pesantemente isolato per non creare
interferenze con il segnale della sonda.
Per questo motivo la loro voce
giungeva sul ponte di comando cosi distorta da far pensare al
gracchiare di una rana, nomignolo che, tra l'altro, era stato
affibbiato loro.
Era la notte della vigilia di
Natale e mancavano ormai pochi minuti alla mezzanotte e, come in
tutta la nave, anche sul ponte di comando il lavoro era stato ridotto
al minimo indispensabile e, con il permesso del Capitano, anche li si
stava per brindare. Sotto un piccolo albero di natale addobbato con
decine di piccole lucine colorate svariati pacchi aspettavano di
essere aperti.
Come tradizione, anche
quell'anno il Capitano aveva portato una bottiglia di spumante a
bassa gradazione per brindare con i suoi ufficiali del ponte e, poi,
come sua personale tradizione avrebbe augurato a tutti un buon lavoro
e si sarebbe ritirato nella sua stanza per un brindisi particolare di
fronte alla foto di sua moglie scomparsa in un'incidente quindici
anni prima.
- Il segnale di calibrazione è
terminato - ruppe il silenzio che si era creato sul ponte mentre un
vecchio orologio a lancette stava per scattare sulla mezzanotte ed il
pollice del Capitano era pronto per far saltare il tappo della
bottiglia. Con uno sguardo di intesa con un suo collega, uno degli
ufficiali addetti alla radio si sporse per abbassare al minimo il
volume della rana. Anche se si fosse trattato di una
segnalazione importante poteva attendere qualche secondo.
Tuttavia, per qualche strana
ragione, all'ultimo secondo, prima di confermare l'abbassamento del
volume decise di soprassedere e diede invece il comando di
cancellazione dell'ordine. Anche se nessuno ne parlava apertamente,
per scaramanzia probabilmente, tutti avevano lo stesso pensiero.
L'anno che stava per entrare poteva essere l'Anno del Contatto e
qualcuno di loro probabilmente sarebbe stato su quel ponte quando
Terra Promessa sarebbe entrata nei loro schermi.
- Sto iniziando a ricevere i
dati della sonda Hydrus - intervenne nuovamente la voce della rana.
Quasi nessuno voleva quell'incarico che, spesso veniva infatti
affidato come punizione. Cinque ore dentro un cubicolo con solo due
centimetri di metallo a separarti dal vuoto cosmico, con poco spazio
per muoversi e senza la possibilità di avere contatti con il
resto della nave se non attraverso una radio che comunicava solo con
il ponte di comando. C'era di che impazzire.
Ma d'altronde anche quello era
un lavoro che serviva. Le cronache di quel viaggio narravano di
quando la nave era stata colpita da dei meteoriti che non erano stati
avvistati in tempo in quanto, le sonde a lunga distanza ancora non
esistevano, e nessuno voleva ripetere un'esperienza del genere.
- Signori - esordì
improvvisamente il Capitano alzandosi in piedi e sollevando verso
l'alto la sua coppa di plastica - brindiamo al Natale - e, dopo aver
ricevuto gli auguri corali dagli ufficiali del ponte si portò
il calice alle labbra e bevve alcune gocce di spumante. Era risaputo
che fosse quasi del tutto astemio e, anche nelle occasioni speciali
come quella non beveva che qualche goccia. Il giorno che avrebbe
messo piede su Terra Promessa si sarebbe preso una sbronza di quelle
memorabili, amava dire spesso questa frase, ma prima di allora,
niente.
- Ed ora, signori, ai vostri
posti per favore - continuò tornando a sedersi sulla sua
poltrona - abbiamo una nave da condurre a casa, e le persone che sono
affidate a noi non credo gradirebbero una collisione con qualche
pianeta -
Aveva detto la sua solita
battuta e adesso tutti si aspettavano che li salutasse e se ne
andasse dando il comando al suo secondo che, come tradizione avrebbe
ordinato di mettere i sistemi non indispensabili in stand by
concedendo alla maggior parte del personale di andarsene.
Ed infatti, alcuni istanti dopo
si alzò e si diresse verso la porta fermandosi poco prima di
varcarla per dare il comando al suo secondo.
- Ponte di comando, ponte di
comando, mi sentite? - esplose improvvisamente la voce della rana
- Ponte di comando, mi sentite? -
- Forte e chiaro - rise il
secondo guardando divertito il Capitano - ti sentiamo, e se non
abbassi la voce ti sentiranno anche su Terra Promessa - poi,
continuando a ridere si diresse verso la consolle dell'operatore
radio e diminuì il volume - parla pure, ti ascoltiamo! -
- Deve essere il solito
novellino - bisbigliò uno degli ufficiali ridendo - la sonda
avrà riferito di qualche meteorite e si è fatto
prendere dal panico -
- Natale rovinato per quelli di
guardia Target And Clean - rise un'altro ufficiale dando una scorsa
ai turni di guardia per quella notte - guarda chi c'è questa
notte - puntò il dito su di un nome sul monitor.
- A quanto pare suo padre non è
riuscito ad evitargliela - rise a sua volta - essere il figlio di uno
dell'élite non sempre paga a quanto pare! -
- I dati dalla sonda Hydrus - la
voce della rana giunse cosi bassa da costringere il secondo ad
alzare nuovamente il volume - non ci possono essere errori, i codici
di verifica sono giusti, li ho verificati tre volte, ed anche i
controcodici di controllo mi danno risposta confermativa -
- Non dirmi che c'è
un'alieno che sta facendo il bagno nudo, per favore - mormorò
il secondo cercando di trattenersi mentre il Capitano tornava
indietro e si sedeva di nuovo sulla sua poltrona.
- Non ci sono errori - continuò
la rana dopo una pausa in cui si era sentito chiaramente il
rumore di un grosso bolo di saliva che veniva ingoiato a fatica - ad
un'anno luce da noi, in direzione della sonda Hydrus, c'è
Terra Promessa! -
Il silenzio, come una cappa,
calò improvvisamente su tutto il ponte. I due ufficiali che
stavano ridendo rimasero quasi inebetiti e con lo sguardo perso su di
un monitor. Un'altro ufficiale che in quel momento stava versandosi
un'altra coppa di spumante non si accorse di aver riempito il
bicchiere e se ne versò una buona parte sulla mano e sulle
scarpe. Altri due erano rimasti invece con i loro pacchi aperti a
metà in mano.
Qualche secondo dopo il grande
schermo principale del ponte si accese e, dopo qualche onda di
statica ed un paio di schermate di calibrazione dei colori l'immagine
di un pianeta simile alla Terra, con un satellite completamente blu
che le orbitava intorno, comparve nitida e precisa.
- I dati spettrometrici della
sonda Hydrus indicano una possibilità pari al novantanove per
cento che questo pianeta sia Terra Promessa - mormorò il
secondo guardando alcuni grafici sul suo terminale - e anche se non
lo fosse, signori, questo pianeta ha tutte le caratteristiche per
ospitarci - poi, rivolgendosi verso il Capitano che, intanto si era
alzato in piedi - signore, ci ha portato a casa! -
- Una volta tanto, una rana
ci ha dato un bella notizia - sorrise voltandosi verso un'assistente
- che qualcuno gli porti una bottiglia, credo che abbia tutto il
diritto di brindare anche lui - poi guardando l'albero di Natale dove
qualcuno aveva già sistemato una foto dell'immagine inviata
dalla sonda - penso proprio che quest'anno Babbo Natale ci abbia
davvero fatto il più grosso regalo della storia, ma adesso ci
sono una marea di cose da fare, dobbiamo avvisare l'élite,
iniziare le verifiche, dirlo alla popolazione, allertare tutti quelli
che devono essere allertati e prepararci alla colonizzazione -
- Ma prima di tutto - si alzò
in piedi bloccando con la voce tutto il personale del ponte che stava
iniziando a riprendersi da quella notizia, e che stava iniziando a
seguire un protocollo per il quale si erano addestrati sin da quando
erano entrati a far parte della cerchia degli ufficiali del ponte -
che ne dite di riempire i bicchieri e di fare un'altro brindisi con
me? -
Copyright © 2003 - 2007 Suinogiallo
Quattro Chiacchiere Con L'Autore
Questo racconto, che ho iniziato nel lontano 2003, quando ancora Bobby
Dog doveva venir creato vedeva al suo posto, come protagonista, il
solito Robert Autore.
Quando ho ripreso in mano questa storia per prepararla alla
pubblicazione, ho deciso di cambiare il protagonista per un semplice
motivo. Era molto più simile a Bobby che a Robert (per quanto i
due si somiglino, cosa anche abbastanza normale visto che sono la
stessa persona - ah, il bello delle saghe che si esplicita quando puoi
contare su personaggi immortali e che hanno la possibilità di
nascere più volte -).
La revisione di cui comunque questa storia sta godendo non riguarda
solo il nome del protagonista. Infatti, quando l'ho scritta ancora non
avevo ben chiara tutta la saga dei Vagabondi della Nebbia e quindi non
avevo un calendario ben preciso in mente, per cui alcune delle cose che
avevo scritto all'epoca non si sarebbero ben raccordate con quanto ho
scritto in seguito o con quanto scriverò nel prosieguo della
saga principale di Bobby Dog.
Citazioni ed omaggi. Intanto la canzone di apertura. Fa parte della
colonna sonora di Tenchi Muyo ed è cantata dai protagonisti
dell'anime, poi il nome della sonda, solito omaggio a Uchuu no Stellvia
(la stella che esplode causando la First Wave e la Second Wave si
chiama Hydrus Beta).
E per questo primo capitolo è tutto, a rileggerci al prossimo
con l'augurio, come sempre, che vi siate divertiti a leggermi almeno
quanto io mi sono divertito a scrivere.
Hasta Luego
|