Capitolo 2
Capitolo 2
Non si seppe come, ma
alla fine Rei si ritrovò alla cassa, intento a pagare la consumazione insieme a
Yuya.
“Non capisco come riesca
a fregarmi ogni volta...” disse contrariato all’amico al suo fianco.
“E’ il potere di Ran. Io
per lei farei questo e altro”.
“Ma non ti stanchi?”
Chiese Rei porgendo i soldi al cassiere e voltandosi verso l’amico con aria
scocciata.
“Smettila, non mi piace
vederti così”.
Il moro cercò di uscire
dal Mc per raggiungere gli altri, ma Yuya lo bloccò.
“Con questo cosa
vorresti dire?” Domandò in tono serio.
“Semplicemente che non
devi continuare a farti illusioni! Kotobuki sta con Kuroi, e tu non sei
previsto! Fine della storia!”
Dicendo questo, Rei uscì
dal locale sorpassando l’amico.
Yuya rimase immobile a
fissarlo mentre si allontanava e, prendendo il resto, lo seguì.
“Allora, adesso che si
fa?”
“Miyu aveva intenzione
di andare da Yamatuccio alla stazione di polizia...”
Esclamò Miyu entusiasta,
al che Ran scosse la testa.
“Bah... che ci troverai
in quello strampastupido!”
“Non parlare così di
Yamatuccio, Ran! E’ pur sempre tuo fratello!”
“Sì, sì, certo, come
no...” il tono della ragazza era alquanto indifferente.
“Va bene, lasciamo
perdere... Allora io vado!”
La ragazza si allontanò
dal resto del gruppo salutando con la mano.
In quel momento, Yuya si fece scappare una frase che, secondo il punto di vista
di Rei, avrebbe fatto meglio a non dire.
“Sono in super
love-mode... Beati loro...!”, al che, il suo sguardo si era soffermato su Ran,
poi su Tatsukichi e infine su Rei, che lo stava squadrando con occhi minacciosi.
“Che c’è? Che ho
detto?!” si irritò Numero 2, fissando con astio il bel moro.
Quest’ultimo non
rispose, ma si limitò a sbuffare e a voltarsi dall’altra parte.
“Devo andare a comprarmi
un cd” proferì con il solito tono.
“Ci vediamo”.
Prima che potesse
muoversi, però, Aya gli si parò davanti arrossendo.
“Un cd...? Ma che bella
idea, anche io stavo pensando di comprarne uno! Posso ven...”
Rei interruppe quel
chiacchiericcio che lo infastidiva non poco: “Scusa, ma vorrei andare da solo,
Hoshino”.
Aya sgranò gli occhi:
perché l’aveva chiamata per cognome? Fino ad allora l’aveva sempre chiamata
“Aya”!
...Ma ora?
“F... Figurati, non c’è
problema... Ma c’è qualcosa... qualcosa che non va?”
“...Chissà...” rispose
il giovane con aria assente, allontanandosi.
Aya aveva i lucciconi
agli occhi: possibile che lui non riuscisse a capire quanto lei gli volesse
bene?
Delle lacrime le caddero
dagli occhi, scendendo sulle guance. Ran si allarmò all’istante.
“AH! STAI PIANGENDO!!”
urlò puntandole il dito contro.
“E’ che...” singhiozzò
Aya “io gli voglio bene... Sono innamorata di lui... e lui neanche mi
considera...”.
Tatsukichi, agitato, le
porse un fazzoletto per asciugarsi gli occhi.
“Ayappe, non piangere!
Sai com’è fatto Otohata, no?” cercò di consolarla chiedendo manforte a Ran con
lo sguardo.
“Tatsukichi ha ragione!”
intervenne lei.
“Otohata è scontroso con
tutti, quindi non farci caso! Guarda me, quando mi parla fa l’antipatico, ma non
me ne frega un fico secco!”.
“Non te ne importa solo
perché non sei innamorata di lui!” la riprese Aya con voce strozzata,
asciugandosi le lacrime.
Ran fece una piccola
pausa.
“......Anche questo è
vero...” mormorò portandosi una mano dietro la testa.
“Senti, piccola Aya...”
Yuya, che fino a quel
momento era rimasto in disparte a sentire la conversazione, le si avvicinò.
“Non hai niente da
temere. Oggi Rei aveva solamente la luna storta... Tu non c’entri niente” le
disse in tono deciso. La moretta annuì vigorosamente, ringraziandolo e
regalandogli un bel sorriso.
Nonostante avesse
pronunciato quelle parole, però, Yuya era inquieto: per quanto cinico e
indisponente potesse essere Rei, non si era mai comportato così.
Che gli stava succedendo?
“Che cosaaaaaaaa?! Non
puoi uscire?! E perché?!”
Ran stava urlando contro
il telefono... o meglio, contro Miyu.
“Perdonami, Ran, ma ho
avuto alcuni problemi...” si scusò la biondina con tono dispiaciuto.
“....No, scusa tu se ho
urlato... Ma quali problemi? E’ tutto a posto?”
“Sì, non preoccuparti,
posso sbrigarmela da sola... Senti, potresti scusarti da parte mia anche con
Aya?”
“Non ce ne sarà bisogno.
Mi ha chiamata una mezz’oretta fa per avvertirmi che non sarebbe potuta uscire”
“Cosa? Anche lei?!
...Adesso capisco il perché della tua reazione...!” esclamò Miyu.
“Sì, infatti... Ha detto
che doveva studiare e che i suoi genitori non la facevano uscire”
“...Sai cosa penso, Ran?
Secondo me è ancora depressa per la faccenda di Otohata...”
“Beh, può essere... del
resto è una settimana che non si vedono... Che idiota, Otohata! Se mi capita a
tiro lo spaccagonfio!”
“Tieni a freno le mani,
Ran! Non puoi picchiare Otohata!” La rimproverò la ragazza dall’altro capo del
telefono.
“Lo so, lo so... Era un
modo di dire...”
“D’accordo... allora
vado... Scusa ancora...”.
“Ma cos’è, svendono gli
scusa? Dai, non preoccuparti... e se ti servisse una mano con quei problemi...
fai un fischio”
“Grazie, Ran...”
Ran premette il tasto
per spegnere il cellulare e lo posò sul comodino.
Le avevano dato buca.
Prima Aya, poi Miyu. E quel giorno Tatsukichi doveva lavorare nel ristorante di
ramen di suo padre. Satsuki e Rie erano partite per le vacanze estive.
“E va bene, vorrà dire
che uscirò da sola”
Si alzò di scatto dal
letto e corse fuori di casa.
Il sole splendeva alto
nel cielo, e rimanere chiusi in casa con un simile bel tempo non era una cosa
molto ragionevole.
Si ritrovò così a
camminare per Shibuya, indecisa sul da farsi.
“Potrei andare a
mangiare un KFC... Ma non ho soldi (Tanto per cambiare... =.= Sai, ci somigliamo
sotto molti punti di vista, cara. NdRanpyon) (Non so se la cosa dovrebbe farmi
piacere o incutermi terrore... NdRan) (Ingrata! E io che ti ho pure dedicato una
Fanfiction! NdRanpyon) (E chi te l’ha chiesto, scusa?! NdRan) (........ O__O
.... Sì, è vero, siamo proprio simili ^__^’’ NdRanpyon)”.
Continuò a camminare,
fermandosi di tanto in tanto ad ammirare qualche accessorio o vestito in qualche
vetrina.
Quando si fermò a
guardare l’ennesimo paio di stivali, vide una persona che si rifletteva nella
vetrina di fronte a lei. Si voltò di scatto.
“Otohata!”
“E’ strano vederti in
giro da sola” disse lui con tono piatto.
“Oggi erano tutti
impegnati e non avevo voglia di restare chiusa in casa” rispose la ragazza
voltandosi di nuovo a guardare gli stivali.
“Oh, a proposito...” Si
rigirò e fisso Rei negli occhi.
“Devo parlarti di una
cosa”.
Gli si avvicinò di un
paio di passi, quando si sentì afferrare e gettare a terra.
“Ehi, bianchetta!!!!
Stai lontana dal grande Rei!!”
“Ti è vietato parlare
con il grande Rei! Sappiamo che vuoi solo adescarlo!”
“Eh, che palle, sempre
voi tre...” ansimò Ran rialzandosi e pulendosi i vestiti.
Rika. Mika. Yuka.
Le tre Ganguro più
insopportabili di Shibuya. Erano sempre appiccicate a Rei, cercando in
continuazione di conquistare anche solo un suo sguardo.
Ovviamente, lui le
snobbava, cosa che faceva molto arrabbiare le tre Gals perché pensavano che
anche Rei fosse innamorato di Ran.
“Smammate, tintarelle
fuori stagione!” esclamò la bionda trattenendosi dal picchiarle.
“Lascia in pace Rei!”
esclamò Mika mantenendo una certa distanza tra lei e Ran.
“Ma che volete!? Mi date
fastidio, andate via!!” Si arrabbiò ancora di più e Otohata intervenne, cercando
di calmarla.
“Kotobuki, stai calma. E
voi tre...” si voltò verso le Ganguro.
“Sparite, se non volete
avere guai”. Il tono con cui lo disse spaventò molto le tre ragazze, che non si
erano mai sentite rivolgere una frase del genere da Rei. Di solito si limitava
ad ignorarle, ma adesso...
Senza dire niente, se ne
andarono, sconsolate.
“Ahhhh... Io proprio non
le sopporto quelle tre! Quando capiranno che non sono innamorata di te? E poi io
sto già con Tatsukichi...” mormorò Ran calmandosi un po’.
“Piuttosto...” si voltò
verso il ragazzo.
“Riprendiamo il discorso
di prima. Forza, offrimi qualcosa, così ne parliamo”
“Parlare di cosa?”
Chiese Rei ingenuamente. In fondo, sapeva benissimo che Ran voleva parlargli di
come aveva trattato Aya la settimana precedente.
Si recarono in un
piccolo bar in cui facevano una torta deliziosa, che Ran non perse occasione di
mangiare.
Tra un boccone e
l’altro, cominciò a spiegare la situazione.
“Vedi, l’altro giorno,
quando sei andato via per comprare un cd... Sei stato molto scortese con Aya.
Lei ti aveva chiesto gentilmente se poteva accompagnarti, e tu...”
“Non capisco...”
La interruppe Rei
poggiando i gomiti sul tavolino e fissandola.
“Non capisci cosa?”
chiese Ran posando la forchetta nel piattino e imitando la sua posizione.
“Perché dovrei essere
gentile con lei?”
“Come perché...? Che
domanda è?!” Ran si zittì un attimo.
“E’ una domanda come
tante altre. Ed esige una risposta”
“Perché... Perché...
Otohata, ma tu lo sai che sei il suo primo amore?”
“Addirittura?” Fece Rei
imitando la faccia seria di Ran. Peccato che il suo tono di voce fosse stato
sarcastico.
“Ma cos’hai al posto del
cuore, un pezzo di ghiaccio? Ti sto semplicemente chiedendo di essere gentile
con una ragazza che è innamorata persa di te!”
“Pfui... Una delle
tante...” mormorò Rei alzandosi senza degnare di uno sguardo la ragazza.
Si allontanò per andare
a pagare mentre lei lo fissava arrabbiata.
Otohata uscì dal locale
e si fermò. Forse la stava aspettando.
E Ran non si fece certo
aspettare.
Corse fuori come una
furia e afferrò il moro per il colletto, nonostante fosse più alto di lei.
“Ehi, tu, di’ un po’, mi
stai prendendo in giro?”
Rei non rispose, ma
rimase a fissarla.
“Avanti, rispondi!”
“Ti piace, vero?” Le
chiese lui, al che Ran mollò un attimo la presa.
“Sentirti superiore agli
altri e comportarti da eroina... Così gli altri ti sono riconoscenti...”
“Ma che vai
cianciasparando!” Urlò Ran lasciandolo andare del tutto e allontanandosi.
“Non credevo fossi così
stupido, Otohata” Proferì assumendo un tono serissimo.
“Io mi preoccupo per Aya
perché è una delle mie migliori amiche. E non voglio che perda tempo a soffrire
dietro ad uno come te, che non capisce affatto il cuore delle donne! Sei solo
bravo a sparare le frasi giuste al momento giusto, senza però renderti conto
delle conseguenze! Mi dispiace che pensi questo di me, e di certo non ho
intenzione di farti cambiare opinione”.
Si voltò per andarsene,
ma si bloccò e parlò un’ultima volta.
“Sono io che ho cambiato
opinione su di te”.
Si mise a correre
velocemente, e in pochi secondi scomparve alla vista.
“...Ma com’è veloce...”
sussurrò Rei prima di voltarsi.
Che avesse esagerato?
“Bah, che importa... Non
sono cose che mi riguardano”
Fine capitolo!! Litigio
finale per Ran e Otohata...! Eh, ma che ci volete fare, mi piace farli
discutere!! Credo che lui sia l’unico in grado di far zittire Ran
sorprendendola... LO ADOROOOOO!!! Ma mi piacciono moltissimo anche Tatsukichi e
Yuya... Yamato no... non so, non è il mio tipo...
Allora, cosa ne pensate?
Lo so, non è il massimo, ma non dovete preoccuparvi, la storia si farà più
intrigante!!
Volevo, a questo
proposito, chiedere un parere a voi lettori.
Secondo voi, quali
coppie verranno a formarsi e quali si scioglieranno? Sono curiosa di sapere le
vostre opinioni! E mi piacerebbe vedere se riuscirete a capire cosa sta
progettando questa mia mente malata!!!
Allora, aspetto i vostri commenti, eh!
SALUTONI E KISSONI!!!!!
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