L'inconsapevolezza di avere
davanti Astoria Greengrass...
(spin-off
"Acchiappa Rose Weasley")
Rose
iniziava seriamente a chiedersi se si fosse abbonata alle figuracce.
Erano
appena iniziate le vacanze di Pasqua, e per "appena" Rose intendeva il
momento in cui era salita sul treno che l'avrebbe riportata alla
stazione di King's Kross.
Albus,
suo fedele compagno di viaggio, aveva preferito fare compagnia alla
cugina, piuttosto che stare nello scompartimento di Scorpius, con il
quale la ragazza non aveva più rapporto, almeno
all'apparenza.
Dopo
il ballo di primavera, Rose aveva tolto il saluto a Scorpius di
proposito: non voleva essere insultata nuovamente senza che lei si
fosse meritata un simile trattamento.
Scesero
dal treno che si era fermato lentamente e Albus si avvicinò
a Jason e Leonard per augurare loro buone vacanze.
"Ci
si vede tra due settimane!!" li salutò Leonard appena scorti
i suoi genitori nella densa nebbia di fumo.
Jason
si mise a chiacchierare con loro, dicendo che i suoi genitori erano in
ritardo.
"Non
ti preoccupare, aspettiamo con te..." rispose Rose con un sorriso
"Tanto anche mio padre non è molto puntuale e Al deve venire
con me alla Tana.."
"Grazie
Rose, sei molto gentile!"
Jason
Goyle era una persona molto gentile, si ritrovò a pensare la
ragazza.
Una
persona mite e se era finito nella Casa di Serpeverde doveva essere
solo perchè aveva una grande ambizione nel diventare
Medimago.
Con
tutto l'alcool che mandavo giù i suoi amici, Rose non si
stupiva che fosse così bravo: sicuramente aveva avuto modo
di fare molta pratica.
Ad
un certo punto, una signora mora, dall'aria tranquilla si
avvicinò loro, con un gran sorriso stampato in volto.
"Jason
caro... "salutò il ragazzo affettuosamente, facendo pensare
a Rose che fosse sua madre.
Quella
donna aveva un che di familiare, ma Rose non sapeva spiegare bene
perchè.
"Salve..."
rispose Jason con un sorriso.
No,
evidentemente non doveva essere sua madre se l'aveva salutata con un
tono così formale.
Anche
Albus sorrise e la donna le scompigliò affettuosamente i
capelli già spettinati di suo cugino.
"Allora
ragazzi... i vostri genitori non sono ancora arrivati?"
Jason
scosse la testa.
"Albus
e Rose si sono offerti di aspettare con me, tanto anche i loro genitori
sono in ritardo."
La
bella donna sorrise.
Aveva
un sorriso perfetto e disarmante che fece un po' invidia alla
Grifondoro.
"Potevamo
darti un passaggio noi, Jason, sai che non è un problema...
hai detto Rose? Rose Weasley? Mi chiedevo quando ti avrei
conosciuta..." disse poi rivolgendosi direttamente a lei.
Rose
non sapeva bene cosa dire, quindi si limito a sorridere.
"Spero
che in mezzo a tutti questi ragazzi tu li sappia tenere a bada!"
continuò con un ghigno familiare.
Ma
dove cavolo l'aveva già vista?
"Non
ti preoccupare Astoria! Per il diciassettesimo di Al li ha rigirati
tutti!" sentenziò Jason facendo arrossire Rose.
"Specifica
-rigirare-..." rispose la ragazza, tenendoci a non passare per una poco
di buono davanti a quella sconosciuta.
Eppure
"Astoria"... perchè le era così familiare??
Diamine l'aveva sicuramente già sentito come nome anche se
era molto singolare...
"Nel
senso che ha tirato ceffoni a tutti!" si corresse Jason mentre Astoria
guardava sempre più interessata la ragazza.
"Se
allungano le mani..." si dise Rose.
Albus
tossicchiò.
"Rose...
sai chi è questa donna davanti a noi?"
Rose
ebbe un brutto presentimento, guardando Al scuotendo la testa.
"E'
la madre di Scorpius..."
A
quelle inaspettate parole, Rose iniziò a diventare di tutti
i colori, non riuscendo a darsi un contegno.
"Perchè?
Mio figlio è uno di quelli che ha allungato le mani?" chiese
Astoria con un sorrisetto divertito.
Rose
invece non si devirtiva per niente.
Che
cavolo le avrebbe detto?
Avrebbe
ucciso sia Jason che Albus appena la signora se ne fosse andata via.
"N-no,
cio-cioè sì, ma non fa nulla, io..."
Sì,
stava sicuramente facendo una figuraccia degna di passare alla storia.
Albus
si ficcò un pugno in bocca per non scoppiare a ridere...
maledetto!
"Vabbè
gli ha toccato il sedere, niente di che..." cercò di
salvarla Jason, capendo di essere stato lui a iniziare il discorso e ad
avere la responsabilità di quella conversazione.
"Sì,
quello, decisamente!" disse Rose prendendo quella frase come l'appiglio
di salvezza.
"Hai
fatto proprio bene a tirargli un ceffone... sai da me se li aspetta,
mentre da te no!" disse lei prima di ghignare, forse immaginandosi la
scena.
"Il
fatto è che io ci metto proprio del sentimento quando li
tiro!" confidò Rose, un po' più rilassata.
"Astoria!!
Vieni, dobbiamo andare!!"
La
donna si guardò le spalle, poi sorrise a tutti loro.
"Mio
marito mi sta chiamando... devo andare! Ciao ragazzi..." li
salutò con la mano mentre stava andando via.
Appena
sparì, Rose si voltò verso Albus e Jason con
un'espressione indefinibile.
"CHE
FIGURACCIA!!!!" si lasciò andare in un urlo liberatorio,
prima di nascondersi la faccia con le mani.
Albus
rise apertamente.
"Ma
come hai fatto a non accorgerti che fosse la madre?? Pensavo che
sapessi come si chiamava!"
"Aveva
un che di familiare, ma in quel momento non mi sono andata a immaginare
che fosse Astoria Greengrass, madre di Scorpius Malfoy!"
"Dai,
non ci pensare... se fossimo a Hogsmeade ti offrirei una burrobirra, ma
tra poco arrivano i miei..."
Durante
le vacanze di Pasqua, Rose ripensò alla figuraccia fatta e
non sapeva se riderne o meno.
Ad
Albus quella storia gli faceva ridere, senz'altro!
Quando
finalmente, alla fine della scuola, le cose tra lei e Scorpius si
sitemarono e si misero insieme, Rose raccontò della storia a
Scorpius, che fece un ghigno identico a quello di sua madre.
Degno
di un Serpeverde.
"Sì
me l'aveva raccontata questa storia... durante le vacanze di Pasqua."
Rose
spalancò la bocca.
"Ma
scherzi???"
"No..."
disse ridendo dell'espressione della ragazza.
"Che
ti ha detto?"
"Che
aveva conosciuto un'amica di Jason che conosceva anche me. Allora io le
ho chiesto se si ricordava il nome e mi ha detto -Rose, la cugina di
Albus... quella che picchia tutti!-"
"Oddio!!"
esclamò Rose nascondendo il viso rosso come un peperone "Non
mi dire che l'ha detto davvero... mi ricorderà
così per sempre!"
"Può
darsi!" confermò lui ghignando.
"Scusa,
ma quel ghigno è una cosa di famiglia? Anche tua madre lo fa
uguale..."
"Credo
sia mio padre ad averci contagiati tutti... se vuoi te lo presento!"
scherzò lui.
"Quando
avrò digerito questa storia di tua madre..." rispose
abbracciando Scorpius nascondendo il viso arrossato affondandolo nella
spalla del ragazzo.
"Che
te ne frega dai... ci pensi troppo!" rispose prima di darle un bacio a
fior di labbra.
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