Il Ballo Della Morte.

di NinaS24
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La luna rossa si estendeva sopra la valle, immensa e maestosa come era abituata a brillare. Regnava sovrana in quella terra priva di vita umana dalle immense pianure secche per la mancanza di pioggia. Piccoli animali giacevano morti intorno ai sassi caldi degli ultimi raggi del sole e un inquietante silenzio si allungava piano tra le ombre.
Una donna dai lunghi capelli neri cammina su un sentiero ormai consumato dal tempo. Indossa un lungo abito nero, degli stivali anch’essi neri e un cappello a punta. Sorride. Porta con se solo una borsa di media grandezza, che tintinna ad ogni passo. 
Il villaggio non è molto lontano, la donna lo raggiungerà presto. Lentamente, un passo dopo l’altro l’ inquietante figura avanza nella terra chiara, portando dietro di sé una scia di distruzione.

Intanto che la donna cammina, nel villaggio sono in corso i preparativi per la grande festa di Halloween. I bambini intagliano le zucche, le mamme preparano le candele e le nonne gli amuleti contro gli spiriti maligni. 
Nella grande piazza è stato allestito un potente falò, intorno a cui i ragazzi balleranno il “Ballo Della Morte”, per scongiurare le sciagure imminenti. 
Il ballo inizierà alla mezzanotte precisa, quando gli spiriti staranno girovagando per le case alla ricerca di vendetta per la loro ingiusta morte.
Tutto è pronto per la magica notte di Halloween.

Ad ogni passo della donna colonne di fumo nero si alzano da terra, diffondendo un odore di bruciato tutto intorno. Ormai è vicina al villaggio, vicino al suo destino.. 
Picchia il suo bastone sul suolo nudo e guarda la luna canticchiando una lenta litania che le mette i brividi addosso. Sorride di nuovo. 
È arrivata alle porte del villaggio, ad accoglierla solo candele e canti agli spiriti.

Il grande orologio segna cinque minuti a mezzanotte. La gente si raduna intorno al falò, impaziente di sentire il vociare dei ragazzi. 
Una donna dai lunghi capelli corvini si avvicina sorridente.
Meno quattro minuti; i ragazzi si mettono in cerchio, cercando gli accordi di come partire. 
La donna fa un passo.
Meno tre minuti; tutto è pronto, al primo suono della campana inizieranno a ballare.
La donna fa un altro passo.
Meno due minuti; la pazienza sta per finire, i ragazzi si guardano sicuri di ciò che stanno per fare.
Nessuno vede una figura nera che striscia in mezzo a loro.
Meno un minuto; iniziano gli esercizi di riscaldamento.
La donna è ormai sparita.
Mezzanotte; le campane iniziano a suonare, dando il via al ballo. I ragazzi danzano in cerchio, ma all’improvviso una figura nera si staglia dal fuoco, oscurando la luna rossa. L’ombra urla, interrompendo i ragazzi, poi sorride: -mi avete chiamato?-

Cinque minuti dopo è tutto finito, scie di sangue bagnano il villaggio mentre una donna dai lunghi capelli neri si allontana canticchiando una lenta litania.




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