Ég elska þig

di Black Air
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                  Ég elska þig












Avrebbe potuto ripeterle per sempre.
 
Quelle parole che gli sorgevano spontanee ogni volta che lo incrociava, con quei capelli sparati in testa come uno dei personaggi dei fumetti di Giappone e quel sorriso ebete costantemente stampato in volto, quasi un marchio di fabbrica.
 
Quelle parole che gli graffiavano la gola fino a farlo tossire, che gli infiammavano le guance e inumidivano gli occhi per la voglia che avevano di uscire fuori.
 
Quelle parole che sarebbero uscite fuori già da tempo, non fosse stato per lui....                                                 
Lui che era stato il suo eroe e che ora come un muro divisorio lo frapponeva all’oggetto dei suoi desideri.
 
Ma dei tempi del "Fratellone caro" rimanevano ancora abbastanza strascichi da incollargli la lingua al palato e spegnergli la voce.
 
L'idea della sofferenza che avrebbe causato a chi lo considerava un fratello era un buon deterrente, e quelle parole, quelle due benedettissime parole, rimanevano impigliate in un frammento della sua anima.
 
 
Quelle due parole che andavano comunque dette.
 
 





-Ti è piaciuto?-

 
Gli occhi verdi di Jan* lo scrutavano in cerca di una risposta, per quanto accennata, mentre le sue mani lo stringevano furtivamente a sé, come se avesse paura che scappasse da quel letto, troppo stretto per due persone.
 
L'Islanda fissò quegli occhi, finché non gli parvero d'un blu intenso come il cielo estivo sopra Copenaghen, così pulito da risultare quasi accecante nella sua innocenza.
 
Osservò la bocca, atteggiata in una linea neutra, fino a che non gli sembrò aperta in un sorriso spontaneamente infantile.
 
Carezzò i corti capelli castani, facendo del suo meglio per convincersi che fossero biondi e a prova di gravità.
 
E allora, solo allora, chiudendo gli occhi per preservare quell'illusione dalla realtà impietosa, si sporse a baciare quelle labbra dal vago sentore di fumo dolciastro (immaginando che sapessero di Wienerbrød**- e non di fumo) e disse quelle parole, dedicandole con tutto il suo cuore a un uomo, a una Nazione che non era lì con lui.
              

"Ti amo"
 
 













Note di fine storia:
Prima di tutto:.. Ma questa da dove mi è uscita?
E lo dico da grande fan dell’OlandaxIslanda amorevole che sono…
Scherzi a parte, sono molto in vena di Angst ultimamente, si vede?
 
*Jan è il nome umano che uso per Olanda, ispiratomi dalla FF di happy light “Neighborhood”.
(Approfitto per farle pubblicità, è stata quella storia a farmi appassionare veramente ai Nordici!)
**I Wienerbrød sono le tipiche brioche danesi.
 





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