So lonely.

di Notalone
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So lonely.

Il più grande mago di tutti i tempi. Lo chiamavano così, lo elevavano al di sopra del naturale, come se lui non potesse, non dovesse sbagliare,
come se lui fosse perfetto, come se non fosse come tutti gli altri.
Ma lo era. Lo era.
Ed era solo.
Si era dedicato anima e corpo, per tutta la vita, a combattere il male, ma non aveva avuto niente in cambio, o meglio, nessuno.
Nessuno che potesse capirlo, amarlo, portare con lui tutti i suoi fardelli.
E, dopo una certa età, ce n'erano stati tanti, di fardelli, da portare.
Lui era come tutti gli altri. Anche lui voleva essere amato, anche lui si sentiva triste, anche lui dubitava di sé stesso.
Lui, come tutti gli altri, eppure come nessun altro. Già, perchè agli altri era permesso sbagliare, cadere, amare ed essere amati, ma a lui no.
Lui era il più grande mago di tutti i tempi, e forse era questo il più grande fardello che avrebbe voluto condividere con qualcuno.
Qualcuno che non c'era.






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