Ryan Adams - Wonderwall
My
wonderwall
«I
Silente abitavano a
Godric's Hollow?»
«Sì,
Barry, l'ho appena detto», rispose zia Muriel, stizzita.
Harry
si sentì prosciugato, vuoto.
Mai
una volta in sei anni Silente gli aveva detto che entrambi erano
vissuti e avevano perduto i loro cari a Godric's Hollow.
Perché? Lily e
James erano sepolti vicino alla madre e alla sorella di Silente? Il
Preside
aveva fatto visita alle loro tombe, forse passando davanti a quella di
Lily e
James? E non gliel'aveva mai detto... non si era mai preoccupato
di dirlo...
[Harry Potter e i Doni della Morte -
Capitolo 8: Il Matrimonio]
Today is gonna be the
day
That they're gonna throw it back to you
By now you should've somehow
Realized what you gotta do
Era una bella mattinata di
sole; Minerva si era svegliata presto, come di
consueto, per adempiere alle faccende quotidiane.
Stranamente, quel mattino,
Albus si era alzato prima
di lei. La donna si guardò allo specchio, lisciandosi le
vesti, prima di uscire
dalla loro stanza per cercarlo. Lo trovò di fronte alla
finestra del suo
ufficio, mentre fissava con intensità i cortili della scuola.
Lo abbracciò e
poggiò il capo sulla sua schiena.
«Buongiorno», sussurrò.
La sua risposta fu a malapena
udibile.
«Qualcosa non
va?», domandò lei, confusa.
Subito dopo
realizzò; la realtà la colpì al petto
con
la forza di un grosso macigno. Strinse istintivamente la presa sul
corpo di
Albus, per fargli intendere che aveva realizzato, che aveva capito, che
ricordava.
Quel giorno era l'anniversario
della morte di Ariana,
l'anniversario di qualcosa che aveva segnato la sua vita in modo
irrimediabile.
In quell'abbraccio stava tutto
il suo amore verso di
lui, tutti i tentativi di alleviare
il
suo dolore.
Albus si girò,
guardandola negli occhi. Le sue dita le
accarezzarono la guancia con tenerezza e le sue labbra sillabarono un
"grazie".
«Se c'è
qualcosa, qualsiasi cosa io possa fare perché
tu ti senta meglio...».
Una lacrima solitaria
rigò il volto di Albus. Le
sorrise debolmente, «Oggi vorrei visitare la sua tomba a
Godric's Hollow. Ti
andrebbe di accompagnarmi?», mormorò.
Minerva annuì,
senza riuscire a parlare.
*
Backbeat
the word was on the street
That the fire in your heart is out
I'm sure you've heard it all before
But you never really had a doubt
Le
strade di
Godric's Hollow erano deserte, nonostante la giornata di sole.
Entrarono nel cimitero
silenziosamente, mano nella
mano. La luce solare era calda, quasi scottante; i
pochi alberi piantati intorno alle tombe
potevano fare poco per proteggere dal caldo coloro che si trovavano
lì per
visitare i loro cari.
Ariana giaceva poco distante
dall'entrata, in una
tomba di marmo duro, freddo.
L'epigrafe era semplice,
composta da un nome e due
date; ecco il segno del passaggio della ragazza sulla terra. Tuttavia
Minerva
era sicura che, nel cuore dell'uomo accanto a lei, non era
così.
Albus ricordava costantemente
la sorella, giorno per
giorno, mese per mese, anno per anno. Essendo una persona riservata,
era stato
incredibilmente difficile per lui raccontarle che cosa fosse successo
quel
terribile giorno di tanti anni prima. Eppure era stato completamente
sincero;
aveva detto che Minerva meritava di sapere tutta la verità
riguardo all'uomo
che amava.
Non era un santo, la sua
reputazione non era stimabile
e immacolata come tutti credevano.
Era un assassino,
così si era definito.
Ricordando le dure parole che
il proprio compagno
aveva pronunciato l'anno prima, Minerva gli strinse istintivamente la
mano.
Non doveva pensare, nemmeno
per un momento, di essere
un assassino, gli aveva risposto.
Non lo riteneva di certo
perfetto. Nessuno è perfetto.
Albus era un grande mago, ma
un semplice uomo e, come
tale, aveva commesso degli errori.
Grandi o piccoli che fossero,
a Minerva non importava.
Lo amava per quello che era.
I
don't believe that anybody feels
The way I do about you now
Silente si chinò
per posare sulla tomba della sorella una singola rosa
bianca e accarezzò il marmo con delicatezza, come se Ariana
riposasse lì
dentro, intrisa nella pietra.
Minerva si chinò di
fianco a lui, posando una mano sulla sua schiena.
Albus le rivolse
un'espressione calma e pacata, nonostante la tristezza
nascondesse ancora lo scintillio abituale dei suoi occhi.
«Andiamo?»,
chiese.
La donna sfiorò la
tomba con le dita. Si girò verso di
lui e sussurrò: «Va bene».
And
all the roads we have to walk along are winding
And all the lights that lead us there are
blinding
There
are many things that I would
Like to say to you
I don't know how
Albus
aprì bocca, come
per dire qualcosa, ma la richiuse subito dopo. Prese
Minerva
sottobraccio e, insieme, s'incamminarono verso l'uscita. Arrivati al
cancello,
l'uomo scoccò un'ultima occhiata alla piccola tomba di
marmo, per poi
Smaterializzarsi insieme alla compagna.
*
Because
maybe
You're gonna be the one who saves me?
And after all
You're my wonderwall
Il fuoco era
tiepido e invitante; le serate a Hogwarts erano ancora abbastanza
fredde,
nonostante l'incombere della bella stagione.
Minerva era
sdraiata sul divano accanto ad Albus, la testa poggiata sul suo petto e
la mano
destra intrecciata alla sua.
Il silenzio
nella stanza era interrotto solo dai loro respiri regolari e dal
crepitio del
fuoco; la donna aveva da poco chiuso gli occhi e si stava completamente
rilassando.
All'improvviso,
Albus parlò: «Posso farti una domanda, mia
cara?».
Minerva si
girò per incontrare il suo sguardo.
«Certo».
«Apprezzo
molto che tu abbia deciso di accompagnarmi da Ariana oggi. Se non sono
indiscreto, posso chiederti perché hai deciso di
farlo?».
Fu presa
alla sprovvista dalla sua domanda. «L'ho fatto
perché me l'hai chiesto; perché
so quanto Ariana sia importante per te».
Lui non
rispose, si limitò a fissare le fiamme dorate che giocavano
con la legna, nel
caminetto.
Minerva si
mise a sedere, alcune ciocche scure erano sfuggite alla crocchia e
ricadevano
lungo il suo volto pallido, ma non se ne curò.
«Ascoltami»,
disse, in quel tono autoritario che usava in classe. «Ho
deciso di
accompagnarti perché volevo starti accanto, anche in un
momento triste come
l'anniversario della morte di tua sorella. Volevo condividere il tuo
dolore,
alleviare, anche se di poco, la tua sofferenza. L'ho fatto
perché ti amo,
Albus. Perché ti voglio bene, ti voglio un bene infinito, un
bene che supera
l’amore, che mi ritrovo con un sorriso stampato in faccia
senza tanti perché».
Gli occhi
azzurri del suo amato si velarono di lacrime. Albus avvicinò
il viso al suo,
baciando teneramente le sue labbra umide e accarezzando i suoi capelli
corvini.
«Più di una
volta mi sono domandato perché sono ancora qui, su questa
terra. Più di una
volta mi sono domandato perché non sono morto nel tentativo
di sconfiggere
Gellert, o in tante altre battaglie combattute. Ora ho finalmente
trovato la
risposta: sono ancora qui perché, nonostante tutte le grandi
imprese da me
compiute, ho dimenticato da lungo tempo la più importante.
Sono ancora qui
perché ho dimenticato che tutti noi siamo venuti al mondo
non per essere
ricchi, né per essere famosi, o per screditare gli altri.
Siamo venuti al mondo
solo e semplicemente per amare».
Anche gli
occhi di Minerva si inumidirono e la strega fece per asciugarsi le
lacrime col
dorso della mano. Albus la fermò, asciugandole lui stesso,
un dolce sorriso sul
volto.
«Grazie.
Grazie perché sei la mia salvezza. Grazie perché,
mia dolce Minerva, mi hai
ricordato qual è il compito più importante della
mia vita: amare».
And
after all
You're my wonderwall
Buonsalve!
Volevo lasciarvi una fic prima di partire per le vacanze. L'ho scritta
per il contest "Choose the pairing, the quote and the prompts" di five
carrots.
Ho
beccato il pacchetto con la coppia Het Albus e Minerva, come non
sfruttarla? Eheheh!
La
citazione era: Gli voglio bene, gli voglio un bene infinito, un bene
che supera l’amore, che ti ritrovi con un sorriso stampato in
faccia senza tanti perché.
I
prompt invece: Capelli, Dita, Abbraccio, Lacrima da inserire
liberamente.
Ho
scritto questa storia sulla canzone Wonderwall, cover di Ryan Adams
sull'originale degli Oasis.
Spero
vi sia piaciuta, è stato molto importante per me scriverla,
non solo perché dovevo trattare con massima cautela la
coppia, ma anche per il momento del ricordo della morte di Ariana,
visitando la sua tomba.
Se
non fosse chiaro, nel periodo della visita al cimitero Albus e Minerva
stavano insieme da poco più di un anno.
Grazie
a tutti anche solo per aver letto fin qui. Ovviamente le recensioni
sono apprezzate ;D
Jo
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