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La mattina seguente, =
la prima
a svegliarsi fu Maria. Si trovò con la testa appoggiata sul petto di
Michael. Com’era bello. I suoi lineamenti erano distesi, e si poteva
scorgere quasi un sorriso su quel volto leggermente rivolto a sinistra, dove
giaceva lei. Schioccò un piccolo bacio su quel petto senza un pelo e=
si
alzò, recandosi in cucina, per tornare dopo mezz’ora, con un
vassoio in mano.
“Buongiorno.” Michael aprì un occhio e mugolò
qualcosa di incomprensibile. “Dai, pigrone, che ti ho portato la cola=
zione
a letto!” Il ragazzo aprì anche l’altro e si
stiracchiò.
“A cosa dobbiamo questa gentilezza?”
“Non lo so, ma non ti ci abituare!”
“A me non dispiacerebbe!”
“Ehi Guerin, potrei prenderla come una pr=
oposta
di matrimonio. Stai attento!” continuò la ragazza ridendo, usc=
endo
dalla camera.
Michael rise, mangiò il toast con la marmellata e bevve il succo
d’arancia che gli aveva preparato, poi si vestì e portò=
il
vassoio in cucina, dove Maria stava preparando una tazza di the per s&eacut=
e;.
“Grazie per la colazione.” Le disse
baciandole una guancia.
“Prego. Siediti, io intanto preparo qualcosa per me.”
Michael obbedì e si sedette mentre lei
preparava la piccola tovaglia in plastica del giorno prima, una tazza in cui
aveva versato l’acqua calda e il filtro del the, e qualche biscotto da
inzuppare. Mangiarono e poi decisero cosa fare; c’era ancora molto tempo prima del passo all’ospedale, quindi
decisero di andare un po’ a giro per la città per poi andare a
pranzare al Crashdown, dove i proprietari ricon=
obbero
in Michael il loro vecchio cuoco. Ben presto furono sulla strada per
l’ospedale. Durante il tragitto, Maria porse timorosa una domanda al
ragazzo: “Michael, ti va di conoscere mia madre? Senza impegno.”=
;
“Certo, ne sarei felice.”
Arrivati a destinazione, Michael fece la conoscenza di Amy
DeLuca e il suo primo pensiero fu che, se la fi=
glia
assomigliava alla madre, le si prospettava una g=
rande
vecchiaia, la signora DeLuca era veramente anco=
ra
bella!
I giorni passarono e Amy rimase ancora in
osservazione. Michael non lasciò mai il fianco di Maria, fino alla d=
ata
di dimissioni di sua madre, che coincideva con quella del loro rientro a La=
s Cruces. I due ragazzi andarono a prenderla, la portar=
ono a
casa e, qualche ora dopo, tornarono all’università insieme; Liz avrebbe provveduto all’auto di Maria.
Quando giunsero a destinazione erano già rientrati quasi tutt=
i. I
due si divertirono moltissimo nel vedere le espressioni dei compagni che li
avevano notati arrivare sulla stessa macchina. Il momento migliore, tuttavi=
a, arrivò quando lui scaricò i bagagli di l=
ei e
glieli portò, da vero cavaliere, in camera. I mormorii non si placar=
ono
per molti giorni, ma loro sembravano non preoccuparsene e anzi, decisero che
avrebbero trovato il modo di far conoscere anche Max e Liz.