La sua
voce mi rimbombava nella mente, come una dolce melodia mi inebriava.
'Cavolo'
mi ripetevo 'E' solo un nome. Solo un fottutissimo nome.'
Lo
conoscevo da anni, ma ieri era tutto così dannatamente diverso.
Il
suo sguardo penetrante, le sue labbra da baciare. Dio, non è
possibile. Lui è solo un amico, solo un conoscente, uno
qualsiasi.
Oh,
andiamo. Chi voglio prendere per il culo! Ho bisogno di sentire il suo
profumo, è
come una droga.
Se
solo ripenso al bacio che mi ha stampato sulla guancia, mi sento
morire. Era tutto così perfetto e surreale. Lui che mi
bloccava le spalle, mi attraeva a sè.. e tutto quel profumo
da cui ero sommersa.
Se
solo chiudo gli occhi mi sembra di riuscire a sentirlo.
Ero
distesa sul letto e continuavo a pensare a lui. Magari un giorno il
destino ci avrebbe fatti rincontrare.
Sorrido davanti a quel
pensiero. In fondo, tra me e me, spero che accada.
Merda.
Il cellulare vibra.
L'ultima
cosa di cui ho voglia è parlare con qualche pseudo-amica che
mi cerca solo per lamentarsi dei molteplici rapporti non protetti che
ha avuto ieri con degli sconosciuti nei bagni di una qualche discoteca.
Così,
con la voglia che mi saluta da lontano, do un' occhiata al cellulare e
con mia grande sorpresa mi rendo conto che il numero del mittente non
è salvato nella rubrica.
Con
le mani sudate, mi sporgo all'altro capo del letto per prendere il
cellulare. Leggo con attenzione.
'Ehi.
Cucciola, ieri è stato fantastico. Mi chiedevo se ti
andrebbe di nuovo domani.. Stasera sono impegnato. Poi magari ti
chiamo,eh?! xx
-Step.'
Lo
stomaco si stringe, e sento che il respiro è forzato.
Come
Step? Il mio Stefano, per caso? Non può essere, non deve
essere.
Ci
sarà una spiegazione logica. Guardo l'orario. Solo le 08.47.
Anche
se forse l'orario non è opportuno ho bisogno di bere.
Una
bella birra ghiacciata mi aiuterebbe a riflettere.
Mi
alzo dal letto, e corro verso il bagno.
Mentre
sto per darmi una rinfrescata al viso, alzo lo sguardo verso lo
specchio e mi guardo con un' espressione di disgusto. Non so
precisamente il perché. Forse per la storia di Stefano.
Torno
in camera a prendere gli occhiali, sono alquanto cieca senza loro.
Mi
siedo al tavolo della cucina e sorseggio con gusto la mia birra.
Non
c'è niente di meglio. E' un po' come svegliarsi
la mattina e rendersi conto che è finalmente sabato.
No,
la birra non mi basta. Con un po' di fatica alzo il mio didietro
pesante dalla sedia e vado alla ricerca di un pacchetto di sigarette.
In
seguito a un paio di minuti di girovagare per casa lo trovo. Come
sopravviverei senza?
Esco
sul balcone e do un primo tiro alla sigaretta, mentre tante idee mi
inondano la mente.
'Dovrei
chiamarlo. No,sembrerei troppo interessata. E poi lo metterei in
imbarazzo. Mhh. Metterlo in imbarazzo sarebbe piuttosto opportuno. In
fondo io non faccio nulla di male.
Anzi
gli faccio solo un piacere dicendogli che ha sbagliato destinatario.
Però è proprio una merda.
'Stasera
sono impegnato'. Sì, chissà con quale altra
battona. Ora lo chiamo.'
Dopo
tutto quel pensare la sigaretta era ormai finita.
Entro
in casa, mi fiondo in camera per prendere il cellulare e con tutto il
coraggio che in vita mia non ho mai avuto, lo chiamo.
Dannazione.
Quei maledetti squilli mi mettono in ansia e mi invogliano a chiudere
la chiamata. No,non ci riesco è più forte di me.
Io
devo assolutamen..
'Pronto?'
Ecco, adesso era decisamente troppo tardi.
'Emh..Ciao
Step. Sono.. Sono Francesca!' Okay, figura di merda in più,
figura di merda in meno ormai non cambia.
'Oh,
Frà! Ciao! Dimmi tutto.'
'Sì,beh..
Io..Io volevo dirti che mi è arrivato.. un tuo messaggio!
E.. probabilmente hai sbagliato numero. Tutto qui.'
'Oh..
scusa non volevo! Cioè, era per un'amica..' Certo, un'amica.
Stefano, non sono così stupida!
'Sì,
un'amica.. Comunque non ti preoccupare. Te l'ho detto solo a titolo
informativo!'
'Beh,
per farmi perdonare ti andrebbe di uscire con me?'
Ho l'impressione che il cuore non batta più e con un filo di
voce gli dico
'Sì,sì.
Cioè, se vuoi.. '
'Certo
che voglio, sai ieri mi sono divertito molto. Sarebbe un piacere
passare un'altra serata del genere con te!'
'Okay..
Beh,ora io devo andare! Magari poi mi chiami e mi dici quando sei
disponibile! Ciao.' E attacco.
Ha
una voce magica.
Non è possibile. LUI mi ha chiesto di uscire? Da soli?
Starò dormendo. O forse, semplicemente, non ha capito chi
sono. Do uno sguardo rapido all'orologio. Sono le 09.24. Ho bisogno di
riposarmi. Troppe cose nel giro di troppo poco. Una cosa è
certa, non credo ancora a quello che è successo.
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