Malinconie nere

di happy_hippy
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Sentivo il calore del suo corpo:
“Dio, fa in modo che questo attimo non finisca mai”.
Passai le mie dita fragili sul suo petto scuro e sudato con un’espressione neutra dipinta in faccia:
-È tardi.
-Puoi rimanere!
-Quanto?
-Tutto il tempo che vuoi.
Mi sorrise.
Si alzò e guardò dalla finestra la sera che scendeva e il sole che calava piano, quasi parallelo all’accendersi delle luci nelle case.
Capii.
Mi alzai di scatto e mi vestii:
-È stato bellissimo, la volta più bella di tutte- dissi.
Mi sorrise dopo essersi girato.
Andai a preparare un thè nella cucina buia; lo sorseggiai con calma.
-Era la prima volta con un estraneo?- chiese lui dalla camera.
-Sì…era la prima volta anche con un irlandese.
Apparì vestito e un po’ scomposto, ma felice:
-Bene, allora mi ricorderai anche per questo.
Mi diede un bacio sulla guancia, in modo affettuoso e si avvicinò alla porta.
-Ora vado. Domani parto per Belfast e torno a casa. Prima di partire, però, ti lascerò un regalo sotto casa.
Aprì la porta.
-Buonanotte, piccola.
Chiuse.
Lavai la tazza con cui avevo bevuto il thè al limone, poi andai a letto pensierosa ed emozionata da tutto ciò che avevo fatto.
La mattina mi svegliai tardi. Presi con calma un caffè e, mentre lo sorseggiavo, ricordai del regalo di cui mi aveva parlato Chris.
Mi precipitai alla porta e l'aprii, scendendo poi le scale velocemente, emozionata come una bambina quando vuole scartare i regali di Natale.
Trovai ciò che cercavo: una scatola coperta di carta verde smeraldo con un fiocco nell’angolo alto a destra color oro.
Risalì le scale di corsa e, dopo aver chiuso la porta, mi sedetti sul divano con il pacchetto sopra le gambe.
Lo scartai e mi accorsi che la scatola era dell’Adidas; una scatola da scarpe.
L’aprii.
 
Ci trovai dentro una rosa nera di stoffa e un biglietto piegato in due.
 

Rimasi sorpresa e confusa e lessi il biglietto spegnendo ogni sogno in una lettura veloce e fredda:

 
Benvenuta nel mondo dell’AIDS, piccola

 




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