Una
cosetta fluff che è sfociata anche un pò nel lime
perché mi è sfuggita dal controllo uu
è colpa loro, io avrei voluto fare solo una cosa coccolosa.
Anyway, Cole lo
potete immaginare come vi pare, invece Jar, in questo caso specifico, è
pensato così oppure non l'avrei scritta ^^
Buona lettura
Grazie a todos
Bacioni
Leia
Hands
'Scusa
Claude ti chiamo dopo, ok?'
'Possibile
che tu abbia sempre qualcosa da fare quando..'
'See
ciao..' la interruppi, non lasciandola finire e spegnendo il telefono
subito dopo, l'attenzione già concentrata totalmente su
altro dopo
aver sentito la porta dell'ingresso chiudersi.
Feci
un verso sornione e sommesso tra me e me con un sorrisino mentre
uscii dalla cucina.
'Alla
buon'ora eh Leto? Non dovevi essere qui due ore fa?' chiesi con
sarcasmo anche se non ero arrabbiato, ormai c'ero abituato.
Quando
era impegnato con del lavoro per la band ogni cosa attorno a lui
scompariva, soprattutto il tempo e lo sapevo troppo bene ma non sarei
mai riuscito a rinfacciarglielo.
'Jared?'
lo richiamai non sentendo risposta mentre, nello stesso momento,
entrai in sala e mi fermai di botto quando lo vidi steso sul divano,
quasi sul pavimento dopo essersi buttato su di esso a caso e a peso
morto.
Ora
stava pericolosamente pendendo su un lato. Me lo vidi quasi rovinare
a terra due secondi dopo ma, fortunatamente, non successe.
Un
braccio penzolava all'esterno, l'altro a sostenergli la testa sotto
di essa, era ancora vestito da capo a piedi compreso di giacca,
cuffia, sciarpa e scarpe e anche la gamba più esterna stava
rischiando di uscire del tutto dal divano.
Gli
occhi chiusi e il respiro pesante come se stesse dormendo da ore.
La
mia prima reazione fu di sorpresa poi non seppi se ridere o buttarmi
sul di esso con lui per stringerlo e coccolarlo.
Le
scelsi entrambe ma in maniera un pó più
'tranquilla'.
Mi
avvicinai facendo una lieve risata sommessa per il divertimento che
stavo provando lo stesso, chinandomi in ginocchio appena gli fui di
fronte, prima togliendogli scarpe e cuffia facilmente, poi la sciarpa
con qualche ostacolo, ma lui non si accorse di niente comunque.
Stava
respirando davvero pesantemente e mi era già fin troppo
chiaro che
non doveva aver dormito da parecchie ore.
Gli
spostai indietro i capelli che, per la cuffia, gli si erano
appiccicati alla fronte e ora, ancora così vestito ma in un
ambiente
non più sottozero, le guance gli si erano anche arrossate
per il
caldo.
A
quella visione usai tutto l'autocontrollo possibile per non saltargli
addosso seduta stante ma, per una volta, decisi per un'altra
soluzione.
Non
persi il sorrisino addolcito nel vederlo così,
accarezzandogli per
qualche secondo ancora la fronte e la guancia con il pollice, poi
tornai in piedi uscendo dalla sala.
Aprii
gli occhi a fatica. Sentivo le palpebre estremamente pesanti e non
registrai subito dove fossi appena fui in grado di sollevarle del
tutto.
Il
mio primo istinto fu di spostarmi, ero sicuro di essere a letto,
invece fu una pessima idea perché mi ritrovai con il culo
per terra
steso di schiena e sbattei un fianco nel tavolino che mi trovai
vicino.
Feci
seguire un verso che fu un misto di imprecazione, dolore e sorpresa
ma che, inevitabilmente mi fece svegliare e aprire gli occhi del
tutto, rendendomi chiaro anche dove mi trovassi.
Sospirai,
lasciando ricadere le braccia sul petto con un espressione stupita
rivolta a me stesso, mentre riconobbi il rumore dell'acqua che
scorreva dal bagno e subito dopo dei passi sul pavimento.
'Mi
era sembrato strano che saresti riuscito a rimanere stabile in quella
posizione'
Spostai
la testa all'indietro senza muovere il resto e gli feci uno sguardo
sarcastico, vedendolo al contrario, e come risposta all'ironia del
suo tono.
'E
non potevi spingermi un pó di più verso lo
schienale vero?'
Colin
rise, scuotendo la testa mentre mi aveva già raggiunto e
allungato
un braccio per aiutarmi a tornare in piedi.
'No,
dovevo preparare una cosa' affermò con uno sguardo sornione
con cui
mi fece capire che avrei dovuto cominciare a 'preoccuparmi'
conoscendolo, ma non ribattei solo facendogli un sorrisino
compiaciuto e appoggiandomi al suo petto a peso morto con tutto il
corpo appena fui di nuovo stabile sulle mie gambe.
'Ohu
si può sapere che hai fatto da non reggerti in piedi?'
scherzò
facendo forza su di me per sostenermi ma passandomi entrambe le
braccia attorno alla schiena, io avevo già lasciato anche la
testa
sulla sua spalla.
'Sono
trentadue ore esatte che non dormo...vedo davanti a me solo note,
spartiti, computer e chitarre, non sto capendo più un cazzo'
risposi
biascicando una cantilena continua, in cui ci ficcai anche uno
sbadiglio e, a conti fatti, non fui sicuro che capì una sola
parola.
Per
la risata sommessa che fece, invece, qualcosa dovette decifrarlo ma
io mi limitai a schiacciarmi ancora di più al suo petto per
via
della sua mano tra i capelli che si stava muovendo in circolo.
'Ho
io quello che ti farà sentire meglio'
Liberai
un sorrisino tra me e me.
'Stupiscimi'
'Spogliati'
Aggrottai
le sopracciglia, riprendendo peso sulle gambe, spingendomi dal suo
petto con le mani.
'Che
inventiva eh? Pensavo a qualcosa di diverso..' lamentai, finalmente
vedendolo direttamente, anche se gli lanciai uno sguardo deluso.
Non
che il sesso non mi andasse bene ma un po' di fantasia di tanto in
tanto non mi faceva schifo.
Lui
sorrise di nuovo con una mezza risata annuendo.
'Fidati..dai
spogliati'
Sbuffai
guardandolo scettico.
'Cole
non potremmo aspettare domattina? Sono a pezzi e..' ma lui aveva
già
cominciato a scuotere la testa, sospirando e aprendomi la lampo della
giacca.
'Quanto
la fai lunga, ti ho detto di fidarti!' ribatté
interrompendomi e, a
quel punto, annuii lasciandolo fare e mettendomi completamente a sua
disposizione...come sempre.
Tanto
che mi svestì lui, prima togliendomi la parte superiore con
felpa e
maglia sotto che mi sfilò senza che dicessimo altro, infine
mi aprì
la cerniera dei jeans per poi chinarsi scorrendoli verso il basso e,
nonostante la stanchezza che sentivo addosso, averlo in quelle
posizioni non mi lasciava mai per niente indifferente.
Continuai
a non dire nulla comunque fino a che non tornò alla mia
altezza e
gli feci uno sguardo interrogativo dopo essere rimasto solo in boxer
mentre lui, invece, aveva ancora tutto addosso e non mi andava molto
a genio quel particolare.
'Qui
o di là?' chiesi beccandomi un altro sospiro mentre scosse
la testa
e mi afferrò il polso intimandomi a seguirlo.
'La
vuoi smettere di pensare sempre a quello?'
Alzai
le sopracciglia guardandogli la schiena, non sapendo dove volesse
dirigersi.
'Senti
chi parla'
Rise
'Non voglio fare sesso Jar...non adesso almeno'
Ah
ecco. Mi era sembrato strano.
Ma
ora la faccenda mi appariva ancora più oscura.
'Quindi
dove...' mi interruppi da solo quando arrivammo in bagno e davanti mi
trovai la vasca completamente ricolma di schiuma, una luce bassa
soffusa che veniva solo dalle due lampadine sopra allo specchio e un
profumo che non seppi distinguere subito ma che mi piacque da morire.
Rimasi
a bocca aperta.
'A-ha
visto? Ti ho stupito, sei tu che non vuoi fidarti' mi
rinfacciò,
facendomi tornare al presente e lo guardai con un misto di sorpresa,
soddisfazione e voglia repressa che mi fece svegliare del tutto.
'Cole....'
'Non
dire niente, voglio solo che ti rilassi..dai entra o si raffredda
tutto'
Mi
morsi il labbro inferiore tornando contro di lui e prendendogli le
labbra per poi cercare la sua lingua subito dopo.
Mi
passò un braccio attorno alla schiena, spostandoci e
chiudendo la
porta nascondendoci del tutto in quell'atmosfera calda, bassa e
profumata.
Stavo
già impazzendo, adoravo quando aveva quelle idee e mi veniva
ancora
più voglia di stargli attaccato più di quanta ne
avessi sempre.
Gongolai
sul suo viso quando ci separammo, sorridendo ricambiato poi mi fece
un cenno con la testa indicando la vasca.
'Non
entri con me?' chiesi interrogativo e diventando improvvisamente
deluso quando scosse la testa.
'Sei
tu che devi rilassarti...e non fare obiezioni'
Aggrottai
le sopracciglia 'Ma mi rilasserei ancora di più se ci fossi
anche
tu'
'Ti
ho detto non fare obiezioni'
Sbuffai
del tutto e annuii di nuovo, lasciando perdere e capendo che doveva
avere anche altro in mente oppure non avrebbe fatto tutte quelle
storie.
Smisi
di lamentarmi, liberandomi dei boxer poi infilandomi lentamente
nell'acqua, calda ma al punto giusto e, appena potei stendermi del
tutto feci un sospiro di sollievo inconscio che venne dal mio intero
corpo come ringraziamento.
I
muscoli si rilassarono e distesero, appoggiai la testa sul bordo
sentendo la schiena lasciarsi andare del tutto alla parete della
vasca e il calore dell'acqua funse velocemente da calmante,
liberandomi dallo stress di quei giorni.
'Te
l'ho sempre detto che lavori troppo' sussurrò facendomi lo
stesso
tornare di nuovo conscio di cosa avessi attorno e sorrisi voltando la
testa di sbieco essendomi reso conto, solo in quel momento, che si
era chinato in ginocchio, sul bordo, dietro di me.
'Lascia
perdere...adesso voglio solo godermela' confessai, il tono che gli
dimostrò che stavo tornando nello stato cantilenato e poco
sveglio.
Non
vidi il sorriso soddisfatto e compiaciuto che fece per via delle mie
parole e, nemmeno, che si tolse la felpa per rimanere in maglietta a
maniche corte, in modo da non bagnarla, per poi riempirsi una mano di
shampoo.
La
immerse nell'acqua poi me la passò tra i capelli,
spostandoli
indietro dalla fronte, facendomi fare un basso verso di sorpresa.
'Mhhh
ehi...trattamento completo anche? Che ti è preso?' mugugnai
sistemandomi più in alto in modo da potergli dare maggiore
spazio e
reclinando la testa all'indietro.
Sorrise
'Non posso viziarti qualche volta?'
'Tu
mi vizi sempre' affermai ironico con una finta smorfia.
'Infatti
ti sei abituato troppo bene' chiarì sornione cosa che non
negai,
anzi, annuendo e facendo un verso compiaciuto quando aggiunse anche
la seconda mano.
'Mhh
continua..'
Chiusi
gli occhi godendomi quel massaggio sublime che si stava diffondendo
su tutta la cute, poi la nuca e le spalle.
Aveva
delle mani divine, ogni volta che mi toccava, in qualsiasi modo
possibile, mi trasformava in poltiglia senza nessuna fatica e appena
cominciò a grattare lentamente con i polpastrelli dovetti
utilizzare
un enorme autocontrollo o avrei fatto le fusa.
Come
avevo sempre odiato chiunque provasse a toccarmi i capelli o a
metterci le mani in mezzo a lui non riuscivo a negare nemmeno quello,
al contrario adoravo quando lo faceva, soprattutto quando me li
stringeva o accarezzava come ora.
Il
problema era che le attenzioni che mi dedicava, costantemente,
aumentavano solo il mio bisogno di lui e non c'era da meravigliarsi
se quando passava molto tempo senza vederlo andavo in depressione.
Diede
un ultimo massaggio, scorrendoli verso il basso poi si lavò
le mani
dalla schiuma per versarmi dell'altra acqua calda facendomi alzare la
testa in modo da sciacquarli.
Ero
ancora senza parole, in ogni caso.
Non
era mai arrivato a fare una cosa del genere e il piacere che stavo
sentendo non aveva nulla da togliere al sesso, anzi ora c'era anche
un fattore in più che si trattava del rilassamento totale e
completo
a tutte le mie parti del corpo.
Liberai
un basso verso di piacere quando ebbe tolto tutta la schiuma e mi
lasciò i capelli su una spalla dandomi un bacio sulla nuca
poi
massaggiandomi anche la schiena dopo averci passato l'acqua sopra.
Dio,
stavo morendo, il mio corpo stava reagendo in maniera spaventosa e
non sarei riuscito a trattenermi ancora a lungo.
Lo
lasciai finire perché quel massaggio stava rasentando la
perfezione
di tutto quel momento ma, appena mi fece riappoggiare con la schiena,
gli fermai la nuca con una mano tirandolo verso di me e baciandolo di
nuovo, con molta più foga e fame della precedente.
'Mhh..Jar...'
sussultò preso alla sprovvista ma io non riuscii
più a fermarmi.
'Vieni
dentro' dissi secco guardandolo un istante, con la voglia
perfettamente visibile nei miei occhi.
'Ma
avevi detto che...'
'Lascia
stare' lo interruppi con troppa enfasi prendendolo per le spalle e
costringendolo a spostarsi lungo la vasca, tirandogli la maglia verso
l'alto, cercando di togliergliela.
Rise
'Jar ok...aspetta...piano..'
'Piano
un cazzo, muoviti' ribattei sedendomi e afferrandogli anche il bordo
dei pantaloni della tuta, abbassandoglieli insieme ai boxer, anche se
dopo dovetti lasciar perdere perché si alzò per
fare da solo oppure
non sarei riuscito a togliergli niente da quella posizione.
'Smettila
di fare quel sorrisino' ribattei divertito e per niente serio nel
notare la sua espressione compiaciuta e lasciandogli spazio quando
scavalcò la vasca e me per mettersi in mezzo alle mie gambe.
'Poi
ero io quello che vuole sempre e solo fare sesso eh?'
cantilenò ma
lo scacciai con una smorfia e un'espressione desiderosa che lo
soddisfò del tutto.
'Non
mi lasci mai finire niente quando ti preparo qualcosa'
accusò ma
senza essere serio, con già le sue labbra sotto alla gola e
sul
petto che stavano esplorando la pelle.
'Non
è colpa mia..'
Mi
guardò scettico e sorrisi sornione, tirandomelo contro e
riprendendo
a baciarlo, tanto che per il gesto sbattemmo troppo violentemente
contro il bordo facendo uscire metà dell'acqua presente.
'Oops'
strizzai i denti guardandolo innocente mentre lui scosse la testa,
sospirando con finto rimprovero.
'Sei
il solito casinista, mi ero impegnato a sistemare tutto'
Sorrisi
ridendo 'Impegnati anche adesso'
'Lo
sai cosa succede se mi provochi'
Risposi
solo con un altro sorriso malizioso perché mi
occupò la bocca con
la sua, sapendo esattamente cosa succedeva e che fosse quello che
volevo.
Era
un dannato provocatore e lo adoravo soprattutto per questo.
Non
mi trattenevo mai alla fine, non ci riuscivo e il bisogno di vedergli
quella dannata espressione addosso con cui mi chiedeva di andare
avanti, volerne ancora e non fermarmi era già un motivo
estremamente
sufficiente per il mio costante desiderio di averlo tra le mani.
Anche
senza parole lo esprimeva alla perfezione e solo per quella avrei
potuto andare avanti per ore.
I
suoi gemiti stavano riempiendo la stanza intimandomi solo a
continuare con ancora più intensità e ormai
l'unica acqua che era
rimasta all'interno della vasca ci bagnava a malapena le gambe.
'Ah
oddio...' trattenne il fiato un istante poi sospirò quando
raggiunse
l'orgasmo rilasciando la testa sul bordo e continuando a gemere per i
miei colpi secchi che non arrestai, stringendo la presa sulle mie
braccia.
Gli
baciai il petto e il collo così esposto, leccandolo sotto
alla gola
e incitato a continuare solo dai suoi respiri causati dalla mia
presenza dentro di lui.
Chiuse
gli occhi, approfondendo la stretta delle gambe attorno alla mia
vita, stringendo le ginocchia. Respirai sentendo l'orgasmo
estremamente vicino, il corpo scosso dai tremiti di piacere e la
vista che stava godendo del suo corpo contratto, ora bagnato non solo
dall'acqua e il viso di nuovo arrossato.
'Dio
Cole...' ansimò a causa di una spinta più secca
che diedi di reni e
che tolse il fiato anche a me per ciò che sentii nella testa.
Gli
appoggiai la fronte sul petto, mi sentii stringere i capelli dalle
sue mani che vi si infilarono in mezzo e, dopo un'altra serie di
spinte, mi svuotai dentro di lui con un ringhio trattenuto in gola.
Aprì
la bocca, respirando a occhi chiusi e facendo scendere le mani sulle
mie spalle, accarezzandole fino alla schiena.
Appena
il momento di perdita totale si concluse rilassò le gambe,
togliendole dai miei fianchi e io mi lasciai andare su di lui
appoggiandomi sul suo petto, nonostante lo spazio fosse quasi
inesistente e la posizione non una delle più comode.
'Ora
le ho spese tutte' sussurrò con poca forza e risi
sommessamente,
riprendendo peso sulle ginocchia per aprire l'acqua in modo da
riempirla e darci una sistemata.
'La
colpa è
tua, io volevo solo rilassarti' ribattei sornione lavandolo in mezzo
alle gambe e sullo stomaco mentre lui non aveva ancora risollevato la
testa dal bordo e le braccia ora erano all'esterno di esso a peso
morto.
Fece
un sorrisino su un lato delle labbra 'Mi sono rilassato...'
affermò
ovvio con tono perso.
Sorrisi
chinandomi di nuovo su di lui per baciargli il petto fino a che non
raggiunsi il viso che risollevò per rispondere al bacio.
'A
letto ora, mh' sussurrai sottovoce.
Strofinò
il naso sul mio, cercandolo e glielo baciai poi tornando sulle labbra
sentendo il suo corpo sotto di me distendersi completamente.
'Grazie
Cole...sei meraviglioso'
Mi
incantai nei suoi occhi, deglutendo poi scuotendo la testa oppure non
sarei più uscito da quello stato irrimediabilmente
rincoglionito.
'Dai
forza...non vorrai anche che ti asciuga e ti rivesta eh' scherzai
sollevandomi e uscendo dalla vasca per recuperare due asciugamani,
uno che mi passai attorno ai fianchi e l'altro che tenni aperto per
lui.
'Mhhh
quasi quasi..' miagolò facendomi fare un verso sarcastico.
'Dio
ti ho veramente viziato in tutto' ironizzai mentre lui rise
mostrandomi la lingua per poi uscire a sua volta ed entrare
nell'asciugamano che gli fermai in vita.
'E
il problema è che....non me ne pento per niente' confessai
non
staccando lo sguardo dai suoi occhi, sempre troppo belli, troppo
espressivi in ogni momento per non esserne attratto.
Poi,
in quel modo, i capelli ancora bagnati tirati indietro, la leggera
barba che aveva attorno alle guance, il petto lucido cosparso di
qualche goccia ancora non asciutta, mi stava facendo un effetto
esorbitante ed era l'effetto con cui, da anni, mi teneva
tranquillamente in pugno.
Mi
passò le braccia attorno al collo dandomi un bacio sulla
spalla
mentre afferrai un altro asciugamano più piccolo per
asciugarlo sul
busto.
Potevo
provare a scherzarci sopra o a fare il sostenuto ma per me quei gesti
o quelle 'sorprese' erano davvero niente. Avrei fatto qualsiasi cosa
per lui e quelli erano solo una parte dei milioni di espedienti a cui
sarei sceso per farlo sentire o stare bene.
'Ne
avevo bisogno' lo sentii dire dopo aver riabbandonato la testa sulla
mia spalla e frasi del genere bastavano per far valere un mese intero
di sua assenza.
Infilai
una mano tra i capelli, accarezzandogli la nuca poi lo convinsi a
muoversi per finire di asciugarsi oppure avevo l'impressione che mi
si sarebbe addormentato in braccio.
Infatti
non mi sbagliai di molto, il tempo di sistemare in bagno e tornare in
camera, dove l'avevo spedito subito dopo aver terminato di
asciugargli i capelli, che lo trovai addormentato di nuovo.
Non
riuscii a trattenere un sorrisino addolcito nel vederlo e mi misi
sotto alle coperte, sollevandolo da sotto un braccio per tirarmelo
contro e stringerlo.
Si
avvicinò e strinse di conseguenza, lasciando la testa sotto
al mio
collo e un braccio attorno al mio stomaco.
'Jar?'
provai ma, come sospettato, mi aveva lasciato del tutto e, a quel
punto, decisi che era ora di farlo riposare sul serio.
Per
ogni altra parola avrei potuto aspettare la mattina, senza problemi.
|