Always
and forever –
Second part
I.
«Io
non sono normale. Quello che provo per te non è normale. E, ad
essere sinceri Haley, non mi interessa essere normale. Non con te».
Nel
buio della notte, gli occhi di Nathan sembrano illuminati da un
flebile bagliore: non vuol essere una frase fatta ma una semplice
costatazione. Haley si distrae per un momento, non è facile
agire con razionalità quando gli occhi di Nathan la scrutano
nel profondo.
Haley
pensa che si tratti di uno scherzo ma, quando lo sguardo di Nathan si
fa insistente, inizia a pensare che stiano affrontando una
discussione.
Haley
James pensa al matrimonio, chi lo avrebbe mai detto.
Sa
bene che è una pazzia, sa bene che ci saranno dei
momenti in cui si odieranno a vicenda, sa bene che non ci si
sposa al liceo. Pur tuttavia, sa bene quanto lo ami.
Haley
James Scott, in fondo, non suona
così male.
II.
«Hai
fatto una cosa meravigliosa per lei».
«No,
ha fatto tutto da sola».
Haley
non avrebbe mai pensato che, sposando Nathan, avrebbe trovato quel
coraggio che le mancava per fare ciò che amava di più:
suonare il piano, cantare una serie di melodie, sentirsi tutt'uno con
la musica.
Le
parole vibrano nell'aria, le note fanno quasi eco, i sospiri che
precedono gli applausi sono quasi palpabili.
Nathan
Scott vede tutto ciò, quell'atmosfera si percepisce nell'aria:
è sua moglie, in tutta la sua grazia, è così
meravigliosamente se stessa in
quel momento. È come sentirla cantare in cucina, di primo
mattino, solo per lui.
Haley
gli rivolge lo sguardo di tanto in tanto e Nathan ha l'impressione
che lei stia ancora cantando... solo per lui.
III.
«Siamo
Nathan e Haley e non siamo in casa in questo momento perché
stiamo...».
«...
facendo sesso?».
Potrebbe
sembrare una cosa stupida e sdolcinata, eppure Haley e Nathan si
prestano volentieri a quel ruolo: sono degli sposini felici e
innamorati, in quel momento il resto non conta.
Né
i genitori di Nathan, i quali sperano ancora che quel matrimonio sia
tutta una farsa, né i loro compagni di scuola, i quali credono
che Haley sia incinta ma non lo voglia dire.
In
un momento d'intimità come quello, sdolcinato o meno, non
riescono a fare a meno di pensare quanto siano felici insieme.
Sicuramente affronteranno delle difficoltà, ne sono coscienti,
allo stesso modo sono certi che le supereranno sostenendosi l'un
l'altro.
Quindi,
quando Haley esordisce con quella battuta assai piccante, Nathan
dibatte con aria accondiscendente e pensa che sua moglie sappia
trovare modi parecchio loschi per averlo tutto per sé.
IV.
«Haley,
ascoltami: se vuoi andare, vai. Ma se lo fai... è finita».
Haley
fissa con indecisione il braccialetto di plastica, titubante sul da
farsi. Nathan non può aver detto veramente quelle parole, per
poi aver sbattuto la porta; eppure, è andata proprio così:
Haley vi indugia con lo sguardo, forse pregando tacitamente di
vederlo tornare sui suoi passi, eppure sa che non lo farà. Non
tanto presto, almeno.
Si
dirige nella camera da letto, i pensieri che attraversano la sua
mente sono molteplici: eppure, quasi automaticamente, Haley inizia a
raccogliere le sue cose, a preparare la valigia. Non se ne rende
neppure conto, succede tutto in pochi minuti: la sua mente inizia a
fotografare una serie di immagini, a partire dal matrimonio sino ad
arrivare agli attimi di vita quotidiana.
Esalando
un ultimo sospiro, Haley lascia scivolare il braccialetto e ha come
l'impressione di essersi lasciata indietro un frammento di vita,
chiudendo la porta alle sue spalle.
V.
«Volevo
vederti. Ne avevo bisogno».
«Sono
felice che tu sia venuto, mi manchi».
Haley
gli getta letteralmente le braccia al collo, ha l'impressione che
Nathan sia già cambiato da quando se n'è andata. O,
forse, quella convinzione si è fatta strada nel suo cuore,
probabilmente si sente in colpa. Nathan la stringe tra le sue
braccia, anche a lui dev'essere mancata molto.
Quando
si lasciano andare, lo sguardo di Nathan non si dirige ai suoi occhi
ma alla sua mano. E, in quel momento, si sente veramente
ferito: ha come la sensazione che guidare per ore e ore non sia
servito a molto, specie se Haley ha già voltato pagina.
O,
forse, quel viaggio è servito proprio a fargli accettare una
realtà che, ormai, entrambi immaginavano da tempo.
Addio,
Haley James – pensa fra sé
e sé Nathan, sparendo dietro aberranti luci al neon.
VI.
«Torno
a casa da mio marito».
«E
se stessi facendo un errore?».
«Il
mio errore più grande è stato lasciarlo».
Haley
lo sa, ha commesso un errore grossolano: non riesce più a
stendere i testi delle sue canzoni, non riesce neppure a suonare.
Senza Nathan, la sua musica è priva di consistenza.
Era
lui ad ispirarla, era lui a dar vita ai suoi testi. Quindi, senza
alcun timore, sale sull'autobus che la ricondurrà a Tree Hill.
Haley
non sa cosa accadrà, probabilmente Nathan sarà furioso
con lei: è il suo stesso matrimonio a vacillare, ne è
cosciente, teme che suo marito le imputerà tutte le colpe.
Forse
ha ragione, forse sono troppo giovani, forse sarebbe il caso di
ammettere i propri errori e andare avanti. Eppure, nel profondo,
Haley sa di aver ragionato solamente di cuore e di aver deciso con
consapevolezza di sposarsi, così come di partire.
Nathan,
cosa ne sarà di noi? – si
chiede Haley, lasciando scivolare l'anello sull'anulare sinistro.
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Le
scene descritte sono state le seguenti: 02x01
– 02x07
– 02x15
– 02x17
(1)
– 02x17
(2)
– 02x21. Per
quanto riguarda il terzo momento: lo so, in realtà avviene
dopo per restare fedele alle puntate tuttavia ho voluto inserirlo
prima perché in quel momento Haley e Nathan sono ancora
insieme.
A
breve la terza parte: vi avviso che ci sarà qualche accenno
Brucas, essendo il mio secondo OTP in questa serie. E poi
perché la terza stagione è anche la mia preferita per
questo motivo: è tutta Naley e Brucas. v-v°
Grazie
per aver letto,
Kì.
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