Beyond the distance

di Rain Princess
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Ed ecco il secondo capitolo. Devo dire la verità, è molto breve ma mi piaceva lasciarlo da solo, senza attaccarlo al prossimo, è nato così. Forse lo troverete un po' strano, non lo so. 
Vi auguro buona lettura!



Power – In potenza


Hitomi – Luna dell’Illusione
 

Oh, com’è tutto leggero una volta che ci si lascia andare! Quanto peso in meno ci si porta addosso, quali voli si possono spiccare!
Sono ad occhi chiusi ma so che non c’è nessuna luce abbagliante attorno a me, di qua non è come pensavo o come molti immaginano. Mi sento.. piccola, piccola e avvolta. Avvolta in una morbida ombra incolore, ma soprattutto mi sento serena, non ho paura.
Non so da cosa derivi questa sensazione, ma mi sento protetta.. amata! Non c’è dolore, non c’è perdita. Solo una completezza umanamente incomprensibile, perché i miei vecchi sensi non avrebbero mai potuto apprezzare così a fondo la portata delle emozioni che sto vivendo.
È tutto semplicemente.. giusto.
Probabilmente questo è il Paradiso.
Mi rendo conto di essere rannicchiata su me stessa, come un feto, e sento un tonfo leggero, come ovattato. Sembra un cuore che batte, ma non è il mio.
Non mi interessa, sto così bene qui!
Mi stendo nell’ombra vellutata e capisco: sono un essere “in potenza”, l’amore che sento tutto intorno a me è la possibilità di scegliere, posso essere finalmente ciò che voglio, quando voglio, dove voglio.
Ed è una sensazione incredibile, perché potrei essere una stella o una goccia d’acqua, un raggio di sole o una costellazione, o qualcosa che l’uomo non conosce, un essere di luce e potere. Potrei perfino scegliere di essere malvagia.
È indescrivibile la forza che da la possibilità di scegliere.
Il tonfo in sottofondo è continuo, anzi, accelera gradualmente.
Non mi appartiene, il mio cuore è in pace, non può battere, non mi interessa.
Sento il potere della scelta pervadermi, e più mi penetra dentro e più mi da forza.
Pensavo di avere un tempo infinito per scegliere, ma mi sbagliavo. Oppure il tempo è stato infinito e infinitesimale insieme, come un’immensa spirale avvolta su sé stessa.
Il cuore batte più veloce.
Mi rannicchio di nuovo su me stessa per allontanare un po’ questo rumore che mi vuole strappare alla mia pace, ma non serve a nulla.
Flash. Un viso.
Chi è?Non me lo ricordo.
Flash. Una voce.
“Hitomi!”
Il rumore incalza, la mia pace mi sta abbandonando, fluendo via come acqua.
Flash. Buio.
Aiutatemi!
Flash. Di nuovo quel viso, più vicino.
Il cuore batte al ritmo di una danza sfrenata, caotica.
Flash.
“Hitomi!”
Mi manca l’aria, non respiro!
Quel volto, mi è familiare.
 
All’improvviso mi piego di più su me stessa, percepisco per la prima volta la materialità del mio corpo.
Il cuore ormai va a un ritmo insostenibile, primordiale. E fa male e bene insieme.
Nello stesso istante so esattamente cosa voglio farne del mio essere in potenza, cosa voglio essere, senza realmente rifletterci su. So quando voglio esistere, e dove.
E quel volto e quella voce diventano concreti, assumono un nome.
Spalanco gli occhi alla potenza e grido “Van!”




Non avevo programmato di pubblicare così presto ma ormai la storia è scritta, l’estate è in corso e a breve partirò, quindi mi sono detta “perché no?”
Spero che non sia troppo male, ad ogni modo si accettano critiche costruttive!
A presto!




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