Stavolta un
pericolo del tutto nuovo minaccia gli
Umanoidi … e non solo.
Stavolta lo
scontro si estende in uno spazio più
grande, l’intero universo.
Stavolta la
consueta battaglia d’amore non sarà
sempre vinta.
A volte
ritornano.
E stavolta
esiste un’unica travolgente storia.
Sequel di
Kampf
der Liebe
(Ich
bin Humanoid)
Primo
capitolo
Una
nuova avventura
Le
finestre non lasciavano penetrare molta luce. Solo alcuni spiragli
entravano
nella stanza, senza alterare quella quiete nella penombra.
Erano
le prime ore del mattino, ma Romy era già sveglia. Restava
però silenziosa,
avvolta nuda nel lenzuolo, con gli occhi fissi su Bill ormai da tanto.
Uno dei
suoi molteplici pensieri, mentre guardava affascinata il viso del
ragazzo
addormentato, andò alla notte appena trascorsa, rivelatasi
tutt’altro che
tranquilla come il mattino che ne era seguito. Sembrava essere stata
una notte
infinita, fatta soltanto di piacere.
Romy
ci sorrise su, poi tornò alla sua contemplazione. Come
sempre, Bill era
bellissimo ai suoi occhi in qualsiasi momento, più che mai
nell’innocenza e
nella spontaneità dell’essere addormentato. I
capelli neri e lunghi erano
sparsi sul cuscino; gli occhi delicatamente chiusi e rilassati facevano
del suo
viso il ritratto della serenità; le labbra morbide un
po’ dischiuse stimolavano
la fantasia; il collo, le spalle e parte del petto nudo rappresentavano
un
dettaglio ottimo per rendere il ragazzo così perfetto da
farlo sembrare quasi
sacro. Pareva un giovane dio destinato a vivere per sempre da solo con
la sua
bellezza, libero.
Invece
no. Più Romy guardava Bill dormire e respirare ritmicamente,
più si convinceva
che lui era suo, tutto suo e di nessun’altra. Gli
appoggiò piano la mano sul
petto, poi si avvicinò ed iniziò a baciarlo sulla
guancia, sullo zigomo, sull’orecchio
e giù fino al collo, con dei tocchi leggerissimi. Pochi baci
dopo, Bill
cominciò a muoversi.
-
Romy … - biascicò, strizzando gli occhi ed
allungando le braccia verso il muro
alle sue spalle.
Lei
non disse nulla e aspettò che si svegliasse, intanto rimise
la testa sul
cuscino felicemente. Dopo uno sbadiglio, Bill si voltò verso
di lei e sorrise.
-
Buongiorno.- fece allora Romy a voce bassa. - Dormito bene?-
L’altro
annuì e rimase incantato ad osservarla. Si persero negli
occhi dell’altro e
dell’altra, finché Ro non ruppe il silenzio.
-
Sembravi un alieno … - sussurrò.
-
Davvero?- disse Bill compiaciuto. - Spero dunque di aver già
preso possesso del
tuo mondo … -
Romy
spostò un po’ la testa e sistemò il
naso nell’incavo del collo di Bill, poi mormorò:
-
L’hai fatto, mio amore!-
Entrambi
chiusero gli occhi e lasciarono che i consueti brividi alla schiena e
le
piacevoli fitte allo stomaco li sorprendessero, trascinandoli nel
più completo
relax.
Stavano
per addormentarsi di nuovo, quando la porta si aprì
bruscamente e i due furono
costretti ad alzare la testa dallo stupore.
-
Bill, è tardissimo! Oh … scusate … -
Romy
e Bill si scambiarono delle occhiate perplesse, come per chiedersi se
prendersela con Tom per l’improvvisa irruzione in camera o
meno.
-
Mi dispiace, ma non sentivo nessun rumore e pensavo che aveste
… ecco, già
finito.-
Bill
fissò il fratello con esasperazione, mentre la ragazza
preferì alleggerire
l’atmosfera.
-
Buongiorno Tom. Che cosa succede?-
Con
aria rassegnata, il chitarrista annunciò, rivolgendosi
prevalentemente al
gemello:
-
Il tizio dell’intervista ci vuole in studio tra
mezz’ora. Inutile opporsi!-
Bill
tentò di replicare, ma restò muto a bocca aperta
perché Tom l’aveva fulminato
con gli occhi. Gettata pesantemente la testa sul cuscino, il cantante
emise un
lamento sordo.
-
Apriti cielo … - sentenziò Romy, accarezzando i
capelli al suo ragazzo.
Nulla
era cambiato da quando Romy e i Tokio Hotel avevano salvato il destino
di
un’intera dimensione parallela, quella degli Umanoidi. Quei
giovani non avevano
mai smesso di sorprendersi davanti a tutte le meraviglie che quel
popolo loro
mostrava. Niente pareva mutato, solo il tempo aveva continuato a
scorrere.
Tuttavia,
la band viveva ancora una seconda avventura, quella del successo. La
loro fama
cresceva in fretta, di conseguenza anche tutto il giro di impegni e di
affari
che ne circolava dietro. Romy lo sapeva e pazientava, proprio come quel
giorno
fece nello studio dei TH, aspettando che uscissero dalla stanza dopo
l’intervista. Aveva una sorpresa in mente.
L’intervista
terminò e la ragazza vide il reporter uscire soddisfatto.
Anche lei si sentì
così.
-
Un altro è andato!- esclamò Georg,
stiracchiandosi.
Romy
entrò nello studio e notò che tutti avevano
un’aria stanca, non per lo stress fisico,
ma per quello mentale.
-
Ragazzi, credo che abbiate bisogno di staccare un po’.- disse
lei, pregustando
in anticipo le reazioni degli amici quando avrebbe fatto la sua
proposta.
-
A chi lo dici!- fece Gustav. - Una pausa sarebbe l’ideale!-
-
E se vi proponessi una giornata fuori all’insegna dello
shopping??-
I
musicisti la squadrarono senza dire nulla. Lei insistette:
-
Avanti, scommetto che non girate spensierati per i grandi magazzini da
un bel
pezzo. Si sono rinnovati e c’è tantissimo da
vedere! E poi ne avete bisogno … -
Romy
non avrebbe potuto essere più convincente, ma i ragazzi
titubavano più del
necessario. Alla fine lei mise le mani sui fianchi con
l’atteggiamento di una
madre severa e per invogliarli chiese:
-
E se vi offrissi da bere nel pomeriggio?-
A
quel punto i Tokio Hotel si scambiarono sorrisi e commenti di
approvazione,
alzandosi per seguire l’amica fuori dallo studio. Romy scosse
il capo e rise,
ormai profondamente affezionata al loro modo di fare a volte infantile.
Romy
aveva ragione. I grandi magazzini fremevano e brulicavano di gente,
novità e
divertimento. Opportunamente travestiti da ragazzi normali, i cinque
amici
balzavano da un negozio all’altro senza sosta, tra una risata
e l’altra. Quel
pomeriggio stava avendo davvero degli effetti benefici su tutti loro.
In
mezzo a quel tran tran, Romy si fermò di fronte ad una
vetrina. Trasalì quando
vide un bellissimo paio di stivali e chiamò gli altri.
-
Ehi ragazzi, guardate qua! Sono fantastici!! Secondo voi come mi
starebbero?-
Divertiti
dalla sua quasi esagerata euforia, Tom, Gustav e Georg le risposero che
ai suoi
piedi sarebbero stati ancora più chic. Bill, invece, che era
arrivato dopo
davanti al negozio e non aveva sentito, appoggiò le mani sul
vetro ed esclamò:
-
Quegli stivali devono essere miei! Dio, quanto sono belli!!-
Romy
ci rimase male. Quegli stivali costavano molto e solo lui poteva
permetterseli,
ricco com’era. Li voleva a tutti i costi e decise di metterlo
alla prova.
-
Hai ragione, sono molto belli. Li comprerei anch’io, sai?-
fece, poi finse una
smorfia di spavento e continuò: - Caspita, ma costano un
capitale! Non potrei
mai comprarli, almeno non da sola … -
La
ragazza sperava così di far capire a Bill che se
l’amava veramente ed era
generoso, li avrebbe acquistati lui e poi regalati alla fidanzata.
Entrarono
tutti e Bill si fiondò verso il reparto calzature, mentre
Romy e gli altri lo
aspettarono vicino alle casse.
-
Secondo te l’ha capito?- domandò lei a Tom.
Quest’ultimo
si dimostrò incerto:
-
Non saprei. Continua pure a sperare che l’amore
l’abbia reso più intelligente,
ma non esserne convinta.-
Con
disappunto, Ro vide il cantante dirigersi alle casse con allegria,
stringendo
tra le braccia il suo amato paio di stivali. Li pagò e
anziché fermarsi di
fronte a lei per regalarglieli, oltrepassò gli amici con un
semplice: -
Andiamo, ragazzi?-
Romy
era inorridita. Possibile che il suo ragazzo non avesse capito un
accidente?
-
Bill?- disse, girandosi a guardarlo.
Quando
anche lui fece lo stesso con aria interrogativa, lei lo
fulminò con lo sguardo.
-
Quegli stivali sono miei!-
-
Eh? Oh, questi … Ehm, per caso li volevi tu?- rispose Bill
confuso.
Spalancando
le orbite, Romy ribatté:
-
Te l’avevo praticamente chiesto! Non l’avevi
capito?? Ma allora sei un
cretino!-
L’altro
reagì dicendo:
-
Non mi hai mai chiesto espressamente di prenderteli! Avevi soltanto da
parlare
chiaro! Mi dispiace, ma ora questi gioielli della moda appartengono a
me.-
-
Un ragazzo capisce sempre le esigenze della sua donna, Bill!-
sbottò lei. - E
tu che mi parlavi di queste cose come un esperto … Invece
non capisci niente,
sei solo una checca isterica, isterica ed egoista!!-
Con
queste parole Romy uscì e si mise a guardare le vetrate
esterne, offesa. Gli
altri lanciarono occhiate di rimprovero al cantante, che
esordì:
-
Che c’è? Che cosa ho detto??-
Scuotendo
la testa e alzando gli occhi al cielo, seguirono l’amica
fuori dal negozio.
Bill rimase in piedi sull’ingresso, da solo. “Devo
aver esagerato,” pensò.
Intanto,
fuori, i ragazzi commentavano:
-
Certo che Bill è proprio broccolo!-
-
Non ho mai visto Romy così arrabbiata. Sarà dura
per lui farsi perdonare!-
-
Staremo a vedere!-
Poco
dopo, Bill uscì dal negozio con una busta diversa. Si
avvicinò a Romy e faticò
prima di attirare la sua attenzione schiarendosi la voce. Lei si
voltò, sempre
nella sua rigida posizione, e restò colpita nel vedere nelle
mani del ragazzo
una busta regalo contenente una grande scatola da scarpe, accompagnata
da un
megabiglietto con su scritto “ti amo, mi dispiace”.
Romy
la afferrò in fretta, ignorando gli occhioni da cerbiatto
che Bill faceva, poi
si girò nuovamente verso le vetrate.
-
Dai, Ro … - sbuffò lui. - Sono stato un idiota,
ma non pensi che entrambi
abbiamo esagerato?-
Lei
non disse nulla, sempre mostrandogli la schiena. Bill, allora,
preferì passare
direttamente ai fatti. Le avvolse le spalle con un braccio e
tentò di guardarla
negli occhi.
-
Ehi … Non starai facendo l’orgogliosa!?-
Colpita
e affondata.
-
Non sto facendo l’or … gogliosa … -
Romy
si scontrò nello sguardo triste e speranzoso di Bill, che la
addolcì un po’, ma
non volle cedere all’improvviso. Guardò gli amici
e vide che erano esasperati,
perciò sospirò:
-
Lo faccio per voi!-
Lentamente,
come se fosse davvero una scocciatura, agguantò la nuca di
Bill e cominciò a
baciarlo con sentimento. Poche volte lo baciava così.
Alla
fine si sorrisero, poi lei lo avvertì:
-
La prossima volta mi paghi tutto con gli interessi!-
Con
una risata tutto si risolse e il giro ripartì.
Ma
ben presto, senza preavviso, Romy si bloccò e
restò immobile tra i passanti.
Attirò l’attenzione degli altri, che le chiesero
se stesse bene.
-
Non avete caldo?-
I
ragazzi si concentrarono e confermarono.
-
Sì, in effetti sto iniziando a sudare … - fece
Georg stranito, mentre Tom
aggiunse:
-
Eppure dovrebbe esserci l’aria condizionata al massimo!-
Si
accorsero subito che non era una sensazione normale e appena posarono
lo
sguardo su Romy impallidirono. La ragazza capì e prese
immediatamente tra le
mani il ciondolo con il simbolo dei TH che portava sempre al collo.
-
E’ bollente.- sussurrò.
Un
pensiero balenò le menti di tutti loro, spingendoli ad
esclamare in coro:
-
HOLLY!-
Sì,
la loro piccola e fedele amica era sicuramente nei paraggi.
Cominciarono a
guardarsi intorno per cercarla, ma non vedevano altro che gente e
ancora gente.
Ad un tratto l’insegna rotonda e lampeggiante di un negozio
lì vicino smise di
muoversi e per un attimo il simbolo raffiguratovi si
trasformò in quello della
band.
Romy
esclamò:
-
E’ lì dentro!-
Entrarono
e la cercarono dappertutto, finché non notarono del vapore
nella zona dei
camerini. Spostarono la prima tenda … e la libellula
d’oro era lì, messa
sull’appendiabiti, e frullava le ali.
-
Holly, ti abbiamo trovata!!- sorrise Bill.
-
Non mi sembra vero di rivederti!- disse Romy felicissima. - Come vanno
le cose?-
Holly
atterrò sul dito che la ragazza le stava porgendo e rispose:
-
Non molto bene, purtroppo. Ci sono questioni urgenti da risolvere!-
I
musicisti avevano già capito. Tom fece, sornione:
-
Gli Umanoidi ci aspettano, vero?-
-
Sì, eredi. Abbiamo bisogno di voi!-
*
Non
vedevo l'ora!!
Lo so, forse
dovevo aspettare un po' di più, ma non sono riuscita a
resistere! Non penso di correre il rischio di rimanere indietro con i
capitoli perché ne ho già scritti un po', quindi
eccomi qui a pubblicare!
Per chi volesse
leggere l'episodio precedente, andate nelle mie storie e cercate "Kampf
der Liebe (Ich bin Humanoid)"...
E per li conosce già, beh, capirete che sono tornati per una
nuova avventura! Siete curiosi di scoprire di che impresa si tratta??
Seguitemi e lo saprete ^^
Baci a tutti
by
Eliot ;D
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