“Mona?”, ma dico, in questa casa è possibile avere non dico due ore, ma almeno cinque minuti di quiete?
Sollevo lo sguardo dal libro che avevo intenzione di leggere e poggio il volto sul palmo della mano, almeno così cerco di stare pure comoda
“Cosa c'è Harry, hai di nuovo perso la tua copertina magica?” gli dico, sorridendo leggermente.
Alza gli occhi al cielo per poi assumere quel faccino che lui osa chiamare da cane bastonato, ma a me sembra solo una scimmia con una paralisi facciale. “Potresti smetterla un attimo di leggere, e scendere giù? C'è papà che vuole salutarti e mi ha chiesto di venirti a chiamare, ah e tanto per la cronaca, la mia copertina è al sicuro.” Pure un fratello cretino mi doveva capitare, non potevano saltare il primo figlio e passare subito a me? Almeno così si evitava un idiota sulla terra, ah no ovvio, poi le ragazzine non avevano nessuno da adulare, dannazione!
“Ma non poteva venire lui su? Cos'è questa comodità? Questa famiglia è troppo pigra per i miei gusti.” mio fratello sbuffa per poi zittirmi con un gesto della mano.
“Tu sei l'ultima persona che ha il diritto di parlare, su quel letto se ti togli, c'è la forma del tuo sedere. Quindi sbrigati che non può aspettare i tuoi comodi, già è in ritardo.” minchia e che delicatezza. Ma non si diceva che i fratelli maggiori fossero dolci e zuccherosi con le proprie sorelle? Quante cazzate già nell'età antica: nonna la prossima volta evita di spargere queste menzogne.
Con un agile scatto mi trovo già dal letto, e dire che se voglio potrei anche diventare una famosa atleta, però poi c'è troppo uno sbattimento, meglio tenermele per me queste cose.
“Papà la prossima volta che vuoi salutarmi, sali tu sopra. Siate più attivi in questa casa!” ed ecco come salutare il proprio padre in partenza per qualche nuovo paese sconosciuto, oh prendete esempio dalla sottoscritta.
Lui intanto sbuffa, ma cos'hanno? Sono andati tutti in una scuola dove insegnavano a sbuffare? Che cosa triste.
“Oh si forse hai ragione, dovrei fare proprio come la mia figlia adorata, ovvero stare ventiquattro ore su ventiquattro su un letto il cui materasso ha la forma del suo sedere. Questo si che può essere definito attivo.” ma cos'hanno tutto col mio culo oggi? Ma poca confidenza oh!
“Ma quanto siete divertenti tu e tuo figlio, insegnatemi la vostra arte vi prego, potrei morire altrimenti.”dico guardando mio fratello sghignazzare con mio padre, e battersi il cinque.
“Su non prendertela Mona, ma cerca di prendere esempio da lui che è un ragazzo così attivo.” E grazie al cazzo, pure io lo sarei se fossi una cantante famosa, ma poi non mi sentirei a mio agio perché sotto al mio sedere non avrò più un letto, visto che siamo in ambito di prese per il culo, quindi non credo che seguirei le vostre orme.
“Papà è inutile, sarebbe come chiederle di pulire casa, di sicuro dopo il primo giorno mandarebbe a quel paese detersivo, scopa, e quant'altro. Non è abituata ai nostri ritmi.” si a fanculo ci manderei voi, con tanto di biglietto di sola andata.
“Hai ragione, ma cucciola dovresti capire che non gira tutto intorno alla tua stanza.” questa volta ad alzare gli occhi al cielo sono io e noi loro. Vi prego, mandate qualcuno a prenderli e portateli lontano da me, anche solo per un anno non chiedo troppo.
Guardo l'orologio con sguardo annoiato, e poi rivolgo lo sguardo a quei due menomati. “Papà sei in ritardo, e non vorrei che perdessi l'aereo, e non credo che tu riesca ad arrivare in Australia correndo.” sbatto freneticamente un piede sul pavimento, forse capiscono che vado di fretta, il libro mi aspetta.
“Hai ragione, Harry mi raccomando controlla tua sorella, non credo sia in grado di cavarsela da sola, è ancora troppo immatura.” ma secondo loro chi sono un'idiota? Oh andiamo, è vero che mi piace rimanere chiusa in stanza, ma non sono mica scema, conosco le strade meglio di loro due messi insieme.
“Non preoccuparti papà, per qualunque cosa conta pure su di me, me la vedo io con Simona.” ruffiano, c'ho un fratello idiota e ruffiano, e un papà scemo che gli crede anche. Non ha ancora capito, dopo tutti questi suoi viaggi, che dopo che lui ci lascia casa, io me ne vado per fatti miei, e lui se ne sta con i suoi amici?
“Si babbo ci sarà la scimmia ammaestrata con i suoi amici ad accudirmi, perché per voi sembra che abbia ancora due anni, ovviamente.” sbuffo, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi sto annoiando.
“Non hai due anni, ma sei alquanto pericolosa non so mai cosa aspettarmi da te, però sono in ritardo quindi questo discorso lo continueremo la prossima volta. Vi voglio bene ragazzi.”
Ah! Finalmente adesso potevo ritornare a legger ...
“Mona no da qui non ti muovi, stanno arrivando i ragazzi e tu devi aiutarmi!” poi mi dicono che essere figli unici è brutto, ma prego facciamo uno scambio e poi ne riparliamo.
“Scusami fratellino non adorato, ma cosa c'entro io con voi? Che sia chiaro, io non sono la cameriera di nessuno, quindi se questo era il tuo intento credo che sia andato male.” meglio chiarire da subito, voi che dite?
“Ma no scema, volevo solo che stessi un pò con noi, di solito quando alle medie portavo a casa qualche amico, tu te ne stavi per fatti tuoi in camera.”
Alzo un sopracciglio, e lo guardo palesemente confusa “e me ne fai una colpa? Mi hai sempre trattata come un'estranea quando eri con qualcuno, ed io non ero così stupida da venirti a chiedere qualcosa, per poi ricevere una tua risposta idiota che facevi per pavoneggiarti. Ripeto, se questo è il tuo piano, andrà male, sai?”
Sorride mentre prende posto sul divano, no ora ditemi, cosa ci trova di divertente nel mettere in imbarazzo la propria sorella? “Hai ragione e scusami, però ammetilo era divertente vedere come gonfiavi le guance per non prendermi a parole davanti a loro.” così divertente che mi veniva voglia di gettarmi dal trampolino.
“Oh si come lo è stato anche quella volta in cui hai detto al tuo amico che mi piaceva, non sai quante risate mi sono fatta.” e ovviamente la mia era un'esclamazione sarcastica.
“Oh, ehm, scusami per quella volta, credevo di aiutarti non di fare uno sbaglio.” okay ora che si è mostrato dispiaciuto, tu non cedere, sii superiore.
“Si scuse accettate, ora cosa facciamo?”
Mio fratello allora sorridendo prende il telecomando, no, ora ogni essere umano normale si metterebbe alla ricerca di qualche canale interessante, ma non lui che invece lo stava usando come microfono. Ma non gli bastano tutti quei concerti? Pure a casa doveva cantare?
Stavo per sparare una delle mie battute effetto suicidio immediato, ma una nuova voce, mi aveva battuto sul tempo “Tanto non la compri così, tua sorella è una tosta mica come quelle sceme delle tue vecchie amiche.”
E ovviamente quella voce apparteneva solo ad un individuo che aveva il coraggio di entrare nelle case altrui senza prima bussare e rompere l'anima alla gente.
“Lou come sei entrato?”
Il ragazzo mi si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia, e poi con un balzo, prende posto anche lui sul divano, bene pure lui ha un futuro come atleta, caso mai con la musica andasse male.
“Beh sai, questa ora è casa nostra, ergo abbiamo le chiavi, quindi da oggi mi vedrai sempre qui in giro.”
Oh, dunque erano arrivati anche gli altri? E me li sarei dovuta sorbire in casa finché non si sarebbero stancati? Minchia e che bellezza oh!