SFIDA
Sakura si svegliò al rumore di qualcosa che esplodeva. Non
si
soffermò sulla stranezza della cosa perché ancora
mezza
addormentata, ed il suo primo pensiero fu un
ladro!
Maledizione, una fragile ed innocente fanciulla come lei sarebbe stata
indifesa, forse doveva chiamare Naru…
L‘occhio le cadde sulla sveglia. Le due e quarantacinque. Di
mattina.
Ok, lo sfortunato al piano di sotto non avrebbe visto l‘alba!
Con il passo felpato tipico dei ninja (leggermente appesantito da
Fuffi, la mazza ferrata che le aveva regalato la sua TenTen come pegno
d’amore) scese al piano di sotto, per individuare la fonte
dei
rumori molesti in cucina.
Spalancò la porta e …
- Sai. Ora io cercherò di non cedere agli impulsi e
soffocarti
con lo strofinaccio, ma tu fai il bravo e DIMMI.COSA.SIGNIFICA.QUESTO?
Il ninja osservò leggermente innervosito la vena spuntare
sulla
fronte della sua compagna di squadra. Della sua violenta compagna di
squadra. Molto violenta. Che brandiva una mazza ferrata. Gulp!
- Mi mancavano le uova.
- Ti mancavano le … ok, forse
non mi sono
spiegata bene. COSA DIAVOLO CI FAI ALLE TRE DI NOTTE NELLA MIA CUCINA?
Dopo aver controllato che l’orecchio non avesse subito danni
permanenti, ed essere arrivato alla conclusione che precisare che erano
le 2.50 forse non fosse una grande idea, l’ex membro della
radice
si degnò di rispondere.
- Sfida.
- Sfi … Sai, o sputi subito tutto ... O TI FACCIO PARLARE IO!
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- Marzapane?
- Sì.
- Tu e Sasuke?
- Esatto.
- Per Naruto?
- Uhu!
- Naruto il nostro compagno di team? Biondo, scemo e rumoroso?
- Ne conosci altri?
Crack
- Scusa, vai pure avanti.
- Quindi tu e quell’altro deficiente
- Sai fu scoraggiato dal difendere il suo onore dal fatto che i resti
della tazza che Sakura aveva appena frantumato erano parecchio vicini
alla suddetta, e da lì sembravano parecchio affilati - vi
siete
sfidati ad una gara a chi fa il miglior marzapane. Per il diritto di
trascorrere col Dobe la notte della Vigilia. Anzi no, per chiederglielo per
primi?! Nonostante il fatto che tutti e tre scopiate come conigli,
INSIEME, da tre mesi a questa parte?
- Mi sembri leggermente turbata.
Sakura fece un paio di profondi respiri prima d’azzardarsi a
rispondere.
- Perché? No, aspetta, non rispondere, mi rifiuto di cercare
di
capire quello che passa per la testa di voi maschi. Solo una cosa mi
interessa. - prese un profondo respiro, cercando di recuperare la calma
che, lo sapeva, sarebbe stata vitale nei successivi minuti. - Era
necessario far esplodere la cucina?
- Mi mancavano le uova.
- Sì, ma PERCHE’ LA MIA?
- Non siamo amici?
Sakura s’impose di non farsi intenerire dagli occhioni da
cucciolo di Sai (che in realtà più che tenerezza
facevano
pietà, aveva cercato di copiarli da Naruto ma sembrava solo
uno
col mal di pancia; bhe, sempre meglio di Sasuke, l’ultima
volta
che ci aveva provato, Ino aveva mobilitato tutta la squadra medica
perché secondo lei il vendicatore stava avendo un aneurisma)
e
di non spaccare più nulla - quella era la sua cucina, era
lei che pagava, maledizione!
- Va bene, lasciamo perdere. Dal disastro generale intuisco che tu non
hai la più pallida idea di cosa stavi facendo, quindi so che
mi
pentirò d‘avertelo chiesto, ma cosa diavolo ti
passava per
la testa quando hai accettato?
- Sasuke mi ha sfidato!
Perché evidentemente il vendicatore non era più
soddisfatto di essere semplicemente il paladino delle vendette - contro
tutto e tutti, non era importante, la cosa fondamentale era vendicare!
- ed aveva dovuto improvvisarsi cavaliere medievale ed organizzare un
duello. Cretino, ma pur sempre un duello!
- Sasuke ti ha … MASCHI!
Sai valutò se l’espressione disgustata della
kunochi
significava che era disposta ad aiutarlo a battere il malefico Uchiha
oppure che stava per lanciarsi sulla mazza ferrata - Fuffi! E poi la
gente diceva che quello strano era lui! - e quindi era saggio distrarla
con le sue pitture e darsela a gambe.
In fondo poteva sempre rapire Naruto mentre l’Uchiha si
dilettava a giocare alla piccola casalinga.
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