-Malfoy…!-
-Granger…?! Che cosa ci fai qui?-
-Potrei chiedere lo stesso a te-
-Già, ma potrei anche pensare che tu mi stia seguendo, non
trovi?-
-Per tua informazione sono venuta solo per vedere chi era
che girava con una scopa a quest’ora e con questo freddo, ma ora lo so e quindi
me ne vado lasciandoti gingillare un altro po’ da solo, mi dispiace, non volevo disturbarti- Hermione gli diede le spalle e iniziò a
camminare quando Draco la fermò,
-Aspetta!- si abbassò al suolo fino a toccare terra e smontò
dalla scopa titubante
-Si? Malfoy avrei fretta, non vorrei morire assiderata, e
poi rischio di essere incontrata da Gazza, il coprifuoco iniziava 20 minuti fa-
-Si.. se vuoi.. no niente. Non
accetteresti mai-
-Senti Malfoy, se hai qualcosa da dirmi ti prego di farlo ora-
-Ti posso accorciare la strada se vuoi-
-Come?-
-Cioè… potrei portarti direttamente alla tua stanza, così
Gazza non ti vedrebbe e faresti prima-
-O bè.. io.. non me lo aspettavo…
perché me lo chiedi?-
-Uffa Granger, cercavo solo di essere
gentile, ma bastava dire di no-
-No ecco.. mi farebbe piacere-
-A.. ok.. vieni-
-Io ho paura di volare!-
-Granger, io sono bravo nel volo quanto te nello studio- ed era vero ammise lei a se stessa. Si avvicinò al ragazzo che
era rimontato in sella alla sua amata scopa e gli si mise dietro.
-Dove.. dove mi tengo?-
-Bè.. direi.. a me- rispose lui
ringraziando il cielo che fosse buio, altrimenti si sarebbe accorta della
leggera sfumatura rosea sulle sue guance.
-Sei pronta?-
-Ssssi..
ok, ci sono- si staccarono da terra lentamente, per prendere equilibrio e per
abituarsi all’idea di non avere più la terra sotto i piedi.
Hermione si strinse forte alla schiene
della serpe, e se ne fregò altamente di quello che stava facendo, non aveva
intenzione di lasciare la presa per nessun motivo.
-Ei Granger, puoi lasciarmi andare ora. Siamo arrivati, è
questa la tua finestra, giusto?-
-Si grazie- con un incantesimo fece si
che la finestra si aprisse, entrò e prima di richiuderla fissò a lungo il
ragazzo che le stava ancora davanti in bilico su una scopa.
-Senti, non c’è bisogno che ora tu stia
tutta la sera a ringraziarmi, l’ho fatto solo perché mi andava, e poi ho
scoperto che non sei così male come pensavo.. non pensare male, intendo come
compagnia, oggi non è stato male. Ma non ci fare
l’abitudine! ‘Notte Mezzosangue-
-Tranquillo. Notte Malfoy- il ragazzo si staccò dal
davanzale e iniziò a intraprendere la sua strada.
-Malfoy!!!-
-Che c’è ancora Granger?!?-
-Anche tu non sei malaccio.. come
compagnia!- e si sorrisero. Nulla di più, un sorriso che non si erano mai scambiati, l’inizio di qualcosa di nuovo per
entrambi… poi stava al caso, o al destino come altri preferiscono chiamarlo,
decidere cosa sarebbe diventato.
Lui se ne andò e lei richiuse la
finestra. Cavolo, le 20.30, fortuna che era in camera da sola!!
Andò in bagno e si fece una doccia prendendosi tutto il
tempo, non aveva fretta. La festa iniziava alle 21, ma se fosse arrivata alle
21.30 non sarebbe sicuramente morto nessuno.
Uscì dal box e s’infilò l’accappatoio candido, si raccolse i
capelli con un asciugamano facendo in modo che non gocciassero per terra, si
avvicinò al letto e iniziò a sistemare tutte le buste che aveva
comprato quel pomeriggio.
Una volta fatto iniziò a vestirsi,
si mise un vestitino che dire corto sarebbe poco d’orato.
Sotto aveva un paio di calze chiare e ai piedi delle decolté altissime nere.
Si asciugò i capelli con un colpo di bacchetta facendo in
modo di lasciarli morbidi e boccolosi, il ciuffo che
le ricadeva davanti all’occhio sinistro invece le stava “magicamente” liscio,
mentre dalla parte destra aveva applicata ai capelli
una mollettina a forma di rosa nera.
Il trucco era semplicemente perfetto, infatti
durante l’estate si era letta un libro di una make-up artist,
un leggero strato di fondotinta e di cipria le illuminavano il viso, le sue
labbra erano state rese rosse da un rossetto che aveva comprato quel pomeriggio
per l’occasione, e rese più invitanti da un leggero strato di lucidalabbra.
Sulle palpebre riposavano due o tre ombretti che erano stati fatti sfumare a
regola d’arte tendenti dall’oro al marroncino..
semplicemente perfetta!!
Sorrise felice del risultato mettendosi in bocca una cingomma.
-Bene, sono le 21.15, ho fatto
prima del previsto-.
Scese le scale con quanta rapidità i suoi tacchi le
permettevano e raggiunse silenziosamente la stanza delle necessità. La porta
era dotata di uno spioncino, e da fuori sembrava tutto a posto, non si sentiva
un rumore… sembrava, appunto. Non appena Hermione fece il suo ingresso una
musica assordante la invase, e che ingresso… proprio
in quel momento, infatti, un fascio di luce di un riflettore decise di posarsi
su di lei, in modo che tutti la potessero vedere, certo che non c’era proprio
bisogno di un riflettore per renderla appariscente vestita così.
Tutti la fissavano allibiti, non poteva essere lei… le era
successo qualche cosa!!!
Decise di raggiungere i suoi amici sui divanetti che avevano
occupato, tutti i ragazzi smisero di fare quello che stavano facendo per
osservarla, compreso Ron che fino pochi secondi prima stava esplorando la
cavità orale di Lavanda come un ossesso, Ginny invece le sorrise e le fece
l’occhialino felice della trasformazione della ragazza.
-Ragazzi dite qualcosa!! Mi
sembrate dei baccalà, allora.. come sto?-
-Hermione, ti sei chiesta perché i ragazzi in sta stanza hanno iniziato a sbavare? Sei
stupenda- finì Harry con un sorriso.
-Grazie!!!! Be.. Harry mi
accompagni al bar?-
-Con molto piacere cara-
disse porgendole il braccio facendo il finto galante.
-Scemo- sorrise Hermione.
I due amici sederono sugli alti sgabelli del bancone e
presero due cocktails uguali rigorosamente a base di alcool.
L’alcool scivolava dai bicchieri, poiché ne
avevano fatti più di uno ormai, alle loro bocche come se fosse acqua, si
ritrovarono a ridere mezzi sbronzi per qualsiasi cosa mostrandosi uno più scemo
dell’altro.
-Ei Potter, ora potrei farti fuori e tu neanche te ne accorgeresti!-
-Malfoy, che bello vederti, se sta sera non
ti spaccavo la faccia avrei potuto pensare di morire davvero-
-Mezzosangue.. con quel vestito non
credo che riuscirai ad arrivare ai tuoi dormitori viva da questa stanza-
riprese maliziosamente il biondo sfoggiando uno dei suoi ghigni sexy che solo
lui sapeva fare. Lei scese lentamente dallo sgabello facendo movimenti lenti e
sensuali,
-Chi ti dice che una volta uscita di qui io voglia andare nel mio dormitorio, Malfi?-
e gli arrivò di fronte, a pochi passi da lui, giocando con un ricciolo.
-Granger, a quanto vedo sei ubriaca..
stai attenta, o qualcuno potrebbe approfittarne-
-E tu lascialo fare!- rispose
maliziosa prendendogli la mano e trascinandolo verso la pista e lasciando Harry
in balia di una Cho alquanto ubriaca.
-Cosa stai facendo? Granger, dove mi stai portando?-
-A ballare Draco, che domande!-
-Ora mi chiami anche per nome?-
-Sciogliti un po’ biondino, tanto domani non ci ricorderemo
niente- e si fermò nel mezzo della pista iniziando a
ballare per poi fermarsi un’altra volta.
-Balli o no?-
-Perché vuoi ballare con me con tutti i ragazzi che ci sono
qui?-
-Perché dato che con te dovrò passare il resto dell’anno e
tutti i balli, voglio proprio vedere come te la cavi!-
-D’accordo Hermione
un ballo!-