Cap. 1: La sfida
Dannata Pansy! Perché non si sbriga! pensava un alquanto contrariata
Hermione Granger, d’altronde chi aspetterebbe volentieri una mezzora, seduta su
una scomoda panchina mentre la pioggia cade fragorosa sopra di te?
Hermione si strinse contro il cappotto, cercando di rintanarsi ancora di più
sotto l’ ombrello che fungeva da riparo contro quella bufera improvvisa
Arrivo tra 10 minuti! Ne sono passati 30 e tu non sei ancora qui! Che devo
pensare? Che ti hanno rapita gli alieni?! continuava stizzita la povera
riccia, scrutando sotto quel muro d’ acqua una figura dall’ inconfondibile
caschetto bruno. Hermione Granger, la so-tutto-io di Hogwarts aveva ora 23 anni
e lavorava come Medimaga all’ ospedale dei maghi San Mungo: il lavoro andava
benissimo, aveva sempre adorato prendersi cura delle persone e quello era il suo
lavoro ideale.
Harry e Ron erano diventati chiaramente Auror, ma loro ed Hermione si
vedevano spessissimo e avevano mantenuto la stessa amicizia che li aveva uniti
ad Hogwarts, la ragazza li aiutava spesso andando al Ministero, se serviva li
seguiva anche in missioni dove lei curava i feriti.
Proprio al Ministero aveva conosciuto la sua migliore amica, Pansy Parkinson:
no, non mi sono bevuta il cervello, nonostante le due ragazze si fossero odiate
per tutti i sette anni scolastici, avevano scoperto un grande affiatamento per
puro caso, durante una visita che Hermione aveva fatto a Pansy quasi due mesi
prima, avevano chiacchierato assieme e avevano dato inizio ad un’ amicizia che
di sano non aveva niente.
E ora Hermione stava aspettando la morettina sotto la pioggia perché aveva
delle notizie preoccupanti per lei e assolutamente urgenti: qualcuno le battè
sulle spalle e, quando si voltò, il bel viso sorridente dell’ ex Serpeverde le
comparve da sotto un grande ombrello verde "Era ora!" protestò la strega dagli
occhi aurei alzandosi seccata "Scusa, ma non è che avessi una voglia pazzesca di
avventurarmi sotto questa pioggia per sentire i tuoi problemi!" le
rispose l’ altra prendendola per mano ed entrando in un bar lì vicino.
Si sedettero in un tavolo illuminato: il bar era affollato di persone che
desideravano un po’ di calore, arredato in modo moderno, era accogliente e
invitante ma tutto lo sarebbe stato in quella terribile giornata di pioggia "Un
tè e un cappuccino, per cortesia.." chiese Pansy ad un cameriere "Allora che
diavolo succede?" chiese poi rivolta all’ amica "Beh... non è facile..." iniziò
l’ altra, pronta a raccontare gli eventi dell’ altra sera...
[Inizio Flashback]"E vi ricordate quella volta che abbiamo rincorso Crosta
per tutto il parco?" domandò un Ronald Weasley poco sobrio "Oh sì, che poi è
diventato Minus..." continuò Harry James Potter accompagnando le parole con
singhiozzi dovuti alle bottiglie di alcool tracannate durante quella serata tra
amici "Oh sì, è stato terribile!" disse barcollando la riccia.
I tre risero, prima di bere ancora dalla bottiglia di Rum che aveva portato
Ron "Scommettiamo qualcosa..." disse Harry sorridendo in modo ebete "Io ci
sto.." replicò con un risolino Hermione "Anche io... ick!" esclamò il rosso
"Allora, io scommetto che Ron non riesce a baciare Annette entro il fine
settimana!" disse il moro "Chi, la sua segretaria?" domandò Hermione con faccia
tonta "Sì lei! Ce a farò!" tuonò Ron impavido cercando di alzarsi "Io scommetto
che Harry non ha il coraggio di dire a Derek che lui puzza come una capra
scozzese!" esclamò Hermione bevendo ancora "Non c’è problema!" rispose invece l’
altro "E io scommetto che Hermione non riuscirà ad imparare a suonare il
pianoforte entro quattro mesi!" disse il rosso baldanzoso "Ma che cagate vai
dicendo?!" domandò Harry tirandogli una pacca sulla schiena e facendolo finire a
faccia a terra "Accetto, invece!" disse Hermione prima di crollare addormentata
accanto ai due amici già nel mondo dei sogni.... [Fine Flashback]
"Che bravi ubriaconi!" esclamò Pansy schifata "Scusa se per una volta mi sono
divertita!" si difese la mora "Sì sì, comunque perché vuoi vincere a tutti costi
quella sfida? Dopotutto eravate ubriachi fradici, magari loro non si ricordano
neanche!" "Sì invece, sta mattina se ne ricordavano!" "Magari non avranno
sentito che hai accettato..." Pansy avanzò la possibilità "Si forse.." disse
titubante Hermione "Ma non è per questo che lo voglio fare!" disse testarda
"Ahh... il tuo maledetto orgoglio da Gryffindor!" tubò Pansy divertita "..." la
ragazza sospirò, indicando che quella era la vera ragione "E tu vuoi che io ti
trovi un insegnante?" continuò la mora "No, non voglio che tu me lo trovi,
chiedevo semplicemente se tu conoscevi qualcuno..." spiegò la riccia "Beh, in
verità, qualcuno lo conosco ma non sono sicura che accetterà..." disse
pensierosa "Perché non dovrebbe accettare? Capisco che magari non ci conosciamo,
ma lo pagherei profumatamente! E chi sarebbe?" domandò curiosa l’ ex Grifondoro
"Sorpresa! Non te lo dirò, se no non vorresti mai!" disse Pansy diabolica "E
perché?!" domandò Hermione mettendo il broncio "Capirai se e quando te lo
troverai alla porta!" "Lo sai che non resisto!" "Lo so, per questo è
divertente..." " Sei proprio una Serpeverde..." "E sono felice di esserlo!"
"Comunque fammi sapere la sua risposta, e magari anche il nome!" "No, il nome
no!" ribattè cocciuta e divertita la mora "E va bene, ma se è qualcuno di
disgustoso tipo Piton allora ti affogo!" replicò la riccia con sguardo trucido
"Nooo! È qualcuno di molto più giovane e carino, anzi bellissimo! E pure
ricco..." "Ecco la tua superficialità!" "Io ti ho dato degli indizi senza che tu
te ne sia accorta, adesso sta a te indovinare... aspetta, hai comprato il
pianoforte, vero?" domandò ansiosa "No, aspettavo di chiamare il commesso dell’
IKEA, magari lo costruiva lui.." replicò sarcasticamente Hermione "Come siamo
acide... sarà il mancato amore..." insinuò candida la ragazza dal caschetto
corvino "Fottiti Pan!" "Scusa tanto..." le due ragazze continuarono la
conversazione fino a pomeriggio inoltrato, ma il discorso della sfida non venne
più affrontato da nessuno delle due, anche se nella mente di Pansy tutto si
stava già formando e lei non poteva che essere contenta per la divertente piega
che stavano per prendere le cose, o almeno, per lei sarebbe stata divertente,
per qualcuno invece sarebbe stato solo che spiacevole.
Spazio all’ autrice:
Ciao a tutti!!
Questa ff mi è venuta in mente per strada, ieri quando pioveva, e ho pensato
di provare a scriverla, mi sembrava un’ idea carina, anche se totalmente diversa
dalle altre ff che ho scritto.
Spero vi piaccia, anche se non so molto come verrà fuori, ho solo i punti
salienti nella mia testolina e non so come si evolverà.
Spero vi piaccia e vi prego, come sempre, di recensire perché, se non piace,
mi interrompo subito.
Baci
Babe