amore proibito
Tessa, coricata di lato sul letto, guardava il libro che Will le aveva
regalato. La sua poesia all'interno la faceva quasi sempre
ridere, ma adesso stava troppo male. Il suo cuore era lacerato.
Tessa non piangeva mai, ma in quell'occasione avrebbe
voluto lasciarsi andare, ma le lacrime non cadevano. All'improvviso
prese una decisione, si alzò di scatto, si mise la vestaglia ed
uscì dalla sua stanza.
Dalla camera davanti arrivava il suono dolce del violino di Jem, il suo
Jem. Il cuore le si strinse ancora di più in petto, le faceva
tanto male che avrebbe quasi voluto strapparselo via.
Cercò di ricordare la strada che aveva fatto con Jem, qualche
tempo prima, ma più che i ricordi fu l'istinto a condurla
davanti alla stanza di Will. Trasse pronfodi respiri, alzò un
paio di volte il braccio, con la mano destra a pugno per bussare ma non
lo fece. Poi dei rumori in fondo al corridoio la facero decidere. Se
l'avessero vista così, davanti alla camera di Will,
chissà cosa avrebbero pensato. Questa volta il movimento fu
deciso, rapido, il pugno battè sulla porta due volte. Due suoni
secchi; dopo alcuni istanti Will aprì la porta. Era bello come
una notte d'estate, i capelli in disordine, la camicia bianca, aperta
fino a metà, gli usciva dai pantaloni grigi.
-"Tess?" Il suo sguardo stupito, incredulo, felice ma allo stesso tempo pieno di dolore. "Tutto bene? E' successo qualcosa?"
-"Posso entrare?" Tessa cercava di non fissarlo ma le risultava
difficile, era come una calamita che l'attraeva ogni istante di
più.
Will non si spostava dalla porta, indeciso sul dafarsi.
-"Ti prego devo parlarti, non posso farlo qui sulla soglia della tua
camera." Tessa aveva parlato con un tono supplichevole, come se da
quello dipendava la sua vita.
Senza parlare il ragazzo si spostò dalla porta. La stanza era
come se la ricordava, in disordine, con libri ovunque. Notò che
sul letto era posata una copia di Orgoglio e Pregiudizio, la
osservò stupita.
-"Che c'è? Ti sorprende la mia lettura?"
-"Un pochino." Rispose Tessa.
-"Beh se vuoi siediti, anche se preferirei tu mi dicessi quello che hai
da dire e poi mi lasciassi." Will non smetteva di guardarla, avrebbe
voluto prenderla, stringerla, accarezzarle il viso, baciarle le labbra
fino a farle diventare gonfie, accedendere il fuoco della sua passione
e poi spegnerlo insieme al suo. Ma non poteva, rimaneva fermo a
guardarla.
-"Will, non so perchè sono qui. Non dovrei, non dopo quello che
mi hai detto, che ti ho detto. Non è giusto nei confronti di
Jem."
-"Infatti. Per cui torna nella tua stanza, Tessa."
-"Non posso." Lo sguardo di lei, si fece di fuoco. Doveva dirglielo.
"William Herondale io sono promessa sposa di Jem, lo amo, voglio che tu
lo sappia." Quelle parole furono una pugnalata al cuore del cacciatore,
ma non disse nulla, il suo sguardo sempre fisso in quello di lei.
"Sarebbe tutto più facile se non ci fossi tu, se non fossi
venuto tu a salvarmi dalle sorelle oscure. Ma tu l'hai fatto, tu sei
entrato in quella casa e mi hai portato via."
-"Cosa vorresti dire? Vorresti che me ne andassi?" Will era incredulo. Era una richiesta assurda.
-"No!" Gli occhi di Tessa si fecero grandi nel sentire la conclusione a
cui era giunto. "Assolutamente no! Quello che sto cercando di dirti,
è che io ti amo. Mi sono innamorata di te. Mi piaci, mi piace
quando mi baci, quando mi accarezzi. Ma ormai è tardi, Jem
è il mio fidanzato, ci sposeremo. Ma non potevo non confessarti
i miei sentimenti. Non potevo farti credere il falso."
Will era immobile, quasi non respirava. Aveva dediderato sentirsi dire quelle cose, lo aveva sperato, ma ora era troppo tardi.
-"Perchè mi fai questo?" Non potevi dirmi che mi odiavi? Che mi detesti?"
-"No, non potevo."
-"Perchè me lo hai detto? Credi che ora io stia meglio?"
-"No, ma neanche peggio. Tu sapevi già che io ti amo, lo sai.
Dal modo in cui ci siamo baciati, non potevi credere realmente che
fosse solo per via della bevanda."
I due ragazzi non si toccavano, ma i loro corpi fremevano per
avvicinarsi, toccarsi un'ultima volta. Passarono minuti in silenzio.
Sembravano secoli.
-"Buonanotte Will." Tessa fece per uscire, ma prima che potesse
appoggiare la mano sulla maglia, Will percorse la breve distanza che li
separava, la prese per un braccio, la girò e la baciò. Un
bacio doloroso, ma pieno di amore, desiderio e passione. Misero in
quell'attimo tutto il loro amore, quello che non avrebbero mai potuto
avere realmente perchè ormai era troppo tardi.
Il viso del suo
parabatai gli passò nella mente, sembrò succedere lo
stesso anche a Tessa perchè entrambi si scostarono l'uno
dall'altra. Un ultimo sguardo, un ultimo abbraccio, un'ultima carezza
poi Tessa uscì nel corridoio senza dire una parola. Will
guardò la porta chiudersi sul suo cuore che sanguinava.
|