GIALLO COME LUCE DEL
SOLE
L'afa era soffocante,e il sole,bello e splendente come sempre,illuminava ogni
cosa,rendendo tutto più bello. Il mare era calmo e limpido,e le persone
approfittavano delle ferie estive per andare al mare a divertirsi. Anche le
ragazze ne avevano approfittato: due settimane di relax assoluto prima di
ricominciare con la scuola ci volevano proprio,così avevano chiuso il Maho per
una settimana e avevano fatto le valigie. Melody aveva detto che potevano
passare quella settimana di sole e mare nella villa che i suoi genitori avevano
comprato e che utilizzavano quando volevano staccare la spina (cioè mai). La
settimana si stava concludendo,e di lì a poco sarebbe stata ora di tornare a
casa. Era passato un bel po' di tempo da quando avevano assistito alla partita
giocata dalla Inazuma contro i Big Waves,e avevano esultato con loro quando
Hurley e Axel avevano segnato i gol della vittoria,però poi erano dovute
tornare a casa perché i loro genitori non volevano che saltassero la scuola per
andare "dietro i ragazzi del pallone" (parole dei genitori di
Mindy),la quale aveva prontamente protestato.
"Com'è bella la spiaggia a quest'ora" pensò Mindy,osservando il
paesaggio. Si era alzata presto,quando tutte le altre dormivano,ed era andata
in spiaggia,per starsene un po' tranquilla e per non disturbare le altre,che
stavano beatamente dormendo. Si era seduta sul bagnasciuga,osservando le onde
che si infrangevano gentili e che la bagnavano dolcemente. La brezza le
scompigliava i capelli,che si muovevano nell'aria,disegnando ghirigori
fantasiosi. Non faceva altro che pensare a lui. Sapeva che non lo
avrebbe rivisto molto presto,almeno non prima che la squadra avesse vinto il
Football Frontier International. Non riusciva a prendere in considerazione la
possibilità che perdessero,anche se una piccola parte di lei desiderava
rivederlo a tal punto che avrebbe accettato anche la loro sconfitta. Poi
scacciava quel pensiero con forza: non avrebbe mai potuto vederlo triste. A
volte si diceva che la sua era solo un stupida cotta,e si sentiva pervadere
dalla tristezza. Dopotutto,quante speranze poteva avere lei? A Canberra tutto
ciò che aveva fatto era stato versare l'aranciata! Sospirò. Doremì una sera le
aveva detto che lo aveva visto,durante gli allenamenti,e non era concentrato
solo sui tiri che doveva parare,ma anche ad osservare una certa ragazza
che versava dell'aranciata nei thermos. Appena lui si era accorto che Doremì sapeva
chi stava guardando era arrossito come un pomodoro,e si era
distratto,dimenticando per un attimo che il suo compito era quello di parare i
tiri con le mani,e non con la testa.
Mindy ricordava bene quel giorno: Hurley aveva tirato e lui si era beccato il
pallone in faccia. Rise al ricordo: le era parso così goffo e impacciato!
Si ritrovò a ridere da sola,e non si accorse dei passi leggeri e felpati nella
sabbia che le si avvicinavano. Si ritrovò un ragazzo seduto affianco. Indossava
una felpa azzurra e un paio di bermuda arancioni. Mindy rimase interdetta.
«E tu chi saresti?» chiese la ragazza,stupita. «Scommetto che questo è l'ultimo
posto dove mi saresti venuta a cercare». Quella voce... Come era
possibile? «So che non ti sembra vero vedermi qui... Ma sai,ho pensato di
fare una scappatella qui perché mi mancava tanto la mia famiglia...» spiegò. La
ragazza si avvicinò al ragazzo e con un colpo secco gli calò il cappuccio della
felpa. «Tu...Darren!» esclamò Mindy,scattando in piedi come se fosse stata
punta da un'ape. Il ragazzo arrossì da capo a piedi. «Scusami...Mi rendo
conto che non sarei dovuto piombare qui così all'improvviso... Forse avrei
dovuto avvertire...te». Si alzò e,dopo aver tirato un lungo sospiro,si
incamminò verso un punto indefinito. "Come ho potuto anche solo pensare di
piacerle?!" si chiese Darren,chiudendo gli occhi e continuando a
camminare. La ragazza rimase interdetta mentre lo vedeva andare via velocemente
come era arrivato. «Aspetta!» urlò,precipitandosi verso di lui con troppo
slancio. Gli finì addosso e caddero faccia in giù nelle onde. Darren si rialzò
e cominciò a sputare acqua,mentre Mindy si allontanava di poco,rossa in viso
per la vergogna. “Sei un’idiota!” pensò la ragazza,rivolgendosi a sé stessa. Il
ragazzo si alzò e le tese la mano,che la ragazza afferrò,tirandosi su un po’
goffa. «M-mi dispiace,Darren…» balbettò Mindy,fissandosi i piedi. Non riusciva
ad alzare lo sguardo,si vergognava troppo. «Sei tutta bagnata…» osservò il
ragazzo,prendendo tra le dita una ciocca dei suoi capelli biondi. Mindy lo
lasciò fare,e si costrinse ad alzare lo sguardo. Rimase incantata dall’azzurro
dei suoi occhi. Darren arrossì a quel contatto così diretto,e distolse lo
sguardo. “Mannaggia a te,Darren!” si auto-rimproverò il ragazzo,mordendosi la
lingua. «C-comunque anche tu sei bagnato…» mormorò Mindy. Il ragazzo sussultò. «Eh,già…»
rispose lui,sentendosi all’improvviso la gola secca. “Devo aver ingoiato della
sabbia” pensò,ma poi scartò quell’idea,perché in fondo sapeva già la risposta
del suo silenzio. “Però non riesco a capire perché non parla anche lei…”
Sospirò,e Mindy lo notò. «Qualcosa non va?» chiese timidamente. «No…è solo che…no,niente…»
mormorò il ragazzo,scuotendo la testa. Poi si rese conto che le teneva ancora
la mano,e chinò lo sguardo,sollevando inavvertitamente le due mani ancora
intrecciate. Mindy sussultò e si lasciò scappare un sorriso,che cercò invano di
reprimere. A Darren non sfuggì quel sorrisetto appena accennato,e le sorrise di
rimando. Rimasero lì,a sorridersi, per un tempo infinitamente lungo. O
perlomeno sembrò lungo a loro. Poi Darren lasciò la ciocca e iniziò a camminare,tirandosela
dietro. “Darren,che diamine combini?!?” si disse il ragazzo,continuando a
camminare mano nella mano con una ragazza che conosceva a malapena. “Smettila
immediatamente! O vuoi che pensi che la stai molestando?!?” continuò la vocina
nella sua testa. Darren la zittì,quella stupida voce. «Allora…» cominciò
lui,rallentando un po’. «So che ti sembrerà una richiesta assurda,ma vorrei che
tu mi parlassi un po’ di te,sempre se per te va bene» disse,con un tono di voce
molto basso. E anche molto stridulo. La ragazza si sentì tremare le labbra,che
si incurvarono automaticamente all’insù. «Certo,per me non c’è problema…però
dopo anche tu mi dovrai parlare un po’ di te» rispose la ragazza,con lo stesso
tono di voce di prima. Almeno non balbettavano più. Passarono tutta la mattina
a parlare di ciò che piaceva a ognuno,continuando a camminare sulla distesa di
granelli,che ormai era illuminata dal sole interamente. Verso mezzogiorno
Darren accompagnò Mindy alla villa,non volendo approfittarsi di lei così a
lungo. “Ma tu non ti stai approfittando di lei… Che stupido che sei!” E riecco
la vocina. Si chiese se era l’unico essere umano sul pianeta a sentire voci. «Ehm…eccoci»
la voce di Mindy lo riportò alla realtà. Si guardò intorno. Eh,già,quella era
proprio la villa di quella mattina… Ma allora il bel sogno era finito? Che
peccato! «Ah. Ecco,Mindy…Mi ha fatto molto piacere stare con te oggi…Sono stato
molto bene…» disse in un sussurro Darren,causando un arrossamento immediato sia
sulle sue guance che su quelle della ragazza. «Anche io…Mi sono divertita»
ammise la ragazza,sorridendo di nuovo. Il ragazzo le sorrise di nuovo. «Beh,io
dovrei andare…il treno per l’aeroporto arriva tra poco e non voglio perderlo…»
disse,pensando che non voleva più andare via. «Ehm…ok…Buona fortuna contro il
Qatar! Ti seguirò…c-cioè,vi seguiremo in televisione,statene certi!» esclamò la
ragazza,cercando di sembrare entusiasta. Il ragazzo la strinse a sé
goffamente,ma in una maniera molto dolce e,dopo aver rinnovato i saluti,si
incamminò verso la stazione.
Mindy rimase lì impalata
per non so quanto,finché non si sentì chiamare. Si voltò lentamente,con un
enorme sorriso stampato sulla faccia,verso Doremì,che aveva i nervi saltati. «Mindy,cosa
ci fai lì?!? Ti abbiamo cercato per tutta la mattina,razza di…Ehi,mi stai
ascoltando?!? E perché mi sorridi come un’ebete?!? Mindy!!!!!!!!!!» Doremì
continuò a urlare per tutto il giorno,ma a Mindy non importava.
Nella sua testa solo un
pensiero: “Sono cotta…Sono cotta…Lui è cotto…Lui è cotto…”
ANGOLO DELL’UTRICE IN
VACANZA:
Salve a tutti!
Cosa pensate di questa nuova
one-shot? Mi sono divertita molto mentre la scrivevo,scoppiando a ridere ogni
cinque minuti xD
Nuovo colore,nuova coppia (di nuovo
cross-over) però non sono affatto pentita,anzi! Mindy e Darren a me piacciono
molto insieme,anche se credo di essere andata un po’ OOC stavolta. Morivo dalla
voglia di scrivere qualcosa di romantico ma al tempo stesso divertente,e credo
di esserci riuscita.
Forse la faccenda è degenerata un po’
nel ridicolo però non avevo nulla a cui ispirarmi,dal momento che a me cose del
genere non sono mai capitate… Però mi sono immedesimata molto in tutti i
personaggi (ovviamente presi in prestito) e spero che il risultato vi abbia
soddisfatto!
Come ho già detto,non avevo nulla a
cui ispirarmi e quindi sono andata di fantasia… Di cotte ne ho avute,quindi non
è stato difficile parlare dal punto di vista di Mindy. Il problema è stato un
po’ Darren… Dopotutto io non lo so come reagiscono i ragazzi quando hanno una
cotta.
Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere
cosa ne pensate J
Alla prossima ^^
SunshineInTheDarkness