I Wish- One Direction
Ammirato, estasiato ti
osservo, ti parlo e ti faccio compagnia in quella festa di fine anno,
addobbata come una discoteca stile anni ottanta.
La luce bianca, soffusa, ti accarezza il viso, il corpo e ti fa
brillare, e come se fossi un dio in mezzo a noi comuni mortali, mi
abbagli con il tuo fascino.
Poi si avvicina, lo vedo, lo vedi e gli sorridi di rimando, cordiale,
salutandolo quando ti è davanti, fissandolo dal basso.
Lui si gira verso di me, sorride e mi saluta ed io riluttante lo
ricambio, come amici da sempre.
Poi lui prende la tua
mano ed io muoio
un po’, e sospiro, socchiudendo appena gli
occhi, quando le tue dita s’intrecciano alle sue affusolate,
stringendole con fare protettivo.
Guardo i tuoi occhi, e
mi sorgono domane.
Perche non puoi guardare
me in quel modo?
Ti volti verso di me, con quel mite sorrise che mi fa sempre impazzire,
dal primo giorno che ti ho incontrato, da primo giorno che ti ho visto.
Ti stacchi un attimo, e lo vedo arricciare il naso, in una smorfia che
capisco, che comprendo.
È infastidito perché adesso guardi me, ma non
come vorrei, e mi ferisce.
Ti accosti, ti avvicini ancora e mi sussurri che vai a ballare, e
m’inviti, cercando di coinvolgermi, ma rifiuto, scuotendo la
testa e tu annuisci.
Quando cammini vicino,
provo a dirtelo, ma poi mi congelo e non lo faccio mai.
La mia lingua si annoda
e le parole non escono.
-Mi devi dire qualcosa?
Mi domandi, curioso e anche un po’ turbato.
Io scuoto la testa, vergognandomi da morire per non esser riuscito a
dirtelo, ancora e ancora.
Mi maledico per la mia stupida infantilità e debolezza.
-Nulla… vai, il tuo cavaliere ti aspetta.
Sorridi e ridacchi, arrossendo appena un po’, e Kami sa
quanto ti adoro quando lo fai, quando le tue guance si colorano appena.
Sento il battito del mio
cuore aumentare quando ti sono vicino.
Ti giri di scatto e corri incontro a lui che ti sta aspettando, e
quando lo afferri per un braccio, attaccandoti con il tuo e
sollevandoti appena un po’ per sussurrargli qualcosa,
indietreggio, e appoggio la mia schiena al muro e ti cerco.
Ma ti vedo con lui,
ballare un lento, distruggendomi perche non vedi che quando lo baci io
mi spezzo.
Volteggiate in mezzo alla pista come se foste professionisti, lenti e
soavi come angeli.
Intorno a voi non possono altro che fermarsi, gli altri, e ammirarvi,
voi che dei pregiudizi ve lì lasciate alle spalle,
sorridendogli e vi sostenete l’uno con l’altro.
Le luci v’illuminano, e sembra invece che voi illuminiate il
resto.
Tu, angelo dalle ali tagliate, vestito con un semplice jeans chiaro
stretto e una malia bianca, semplice.
Lui, angelo tentatore, vestito elegantemente con un jeans scuro e
camicia rossa.
Oh, come vorrei essere
al suo posto.
Ammirarti da così vicino, e non lasciarti più.
Accarezzarti con le mie labbra le tue, come lui sta facendo adesso,
abbracciandoti con fare sicuro e protetto, baciandoti lentamente,
gustandosi il tuo sapore.
Poi alza appena il capo, fissandoti e tu alzi il viso per guardarlo
meglio e gli sorridi complice, con quella nota dolce che mi fa male.
Lui ti guarda nel modo
in cui farei anch’io.
Come se fossi la cosa più bella che gli fosse capitata sotto
mano. In quella vita monotona, quali erano le sue giornate.
Fa tutte le cose che so,
potrei fare anch’io…
Ti abbraccia, ti bacia lento, appassionato e dolce. Ti prende e ti fa
scivolare via dalla pista, e vi allontanate, ridacchiando come bambini
che stanno per fare qualche scherzo.
E mi si spezza il cuore, sapere che tra poco lui ti
abbraccerà più forte, amandoti come solo lui
può fare. Che ti farà gemere lento, supplicare e
piangere per la gioia di averlo vicino.
Sono cose che potrei farti anch’io, ma tu mi vedi come un
fratello, e basta.
Semplicemente come un fratello e… Se solo il tempo potesse tornare
indietro… non ti avrei mai fatto conoscere
Itachi, quel pomeriggio che t’invitai a casa mia per
studiare. Se ritornassi indietro, ti avrei baciato io quella sera dei
tuoi diciotto anni, nel giardino, sotto la quercia secolare della tua
famiglia, e ti avrei detto io le parole che, da tutta una vita, stavi
aspettando.
Perché ho tre
paroline che ho sempre voluto dirti.
Ma ti vedo con
lui…
Rifate la vostra apparizione, e i pugni mi si stringono e sospiro
sconfitto, ancora e ancora quando ti vedo.
Mi fa male il petto, Naruto, quando intravedo i tuoi occhi liquidi, e
le guance arrossate e il tuo sorriso sulle labbra. Quel sorriso che
appartiene a mio fratello da due anni.
Ed io ti guardo, ti guarderò sempre da lontano ballare un
lento con Itachi.
Distruggendomi
perché non vedi che, quando lo baci, io mi spezzo.
E le vostre labbra si toccano ancora, più di prima e vi
baciate, sotto la palla di specchi, che v’irradia con la sua
luce riflessa.
Oh, vorrei essere al suo
posto
Con le mani sulla tua
vita, mentre balliamo sotto il chiaro di luna.
Accarezzarti poi, mentre ti stringo a me, perdendomi nei tuoi occhi
azzurri, che rifletto la luce lunare. E vorrei abbracciarti, baciarti,
e tenerti stretto. Vorrei tutto… ma non ho niente.
Vorrei essere io quello
che chiami più tardi perché vuoi augurargli la
buona notte.
Ed è stupido ammetterlo, che quando chiami Itachi, lui
risponde sempre con il sorriso, pronto ad ascoltarti anche per ore e
ore, perché, come me, lui non potrebbe fare a meno di te,
della tua presenza. Ed è stupido, lo so, ma vi vedo, e non
posso far altro che pensare a quanto siate perfetti, così
diversi, ma così complementari.
Oh, come vorrei essere
al suo posto.
Oh, come vorrei essere al suo posto… ma vi guardo da
lontano, e ti sorrido, quando poi ti accorgi di me.
Perché alla fine, anch’io ho un posto nel tuo
cuore, vero Naruto?
-Teme… dai vieni a ballare. Ti sto invitando, sempre se non
ti da fastidio ballare con un gay, umh?!
Mi scruti, mi fissi serio e poi ridacchi alla tua domanda stupida e mi
afferri la mano, lasciando Itachi sbuffare divertito dietro di noi e mi
appoggi le mani sulle spalle, cominciando a muoverti lento.
Ma tu non guardi me, come guardi Itachi.
E questo mi fa male, perché
vorrei essere al suo posto.
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Andiamo proprio nell’OOC qui, raga!! Non so come diamine mi
si venuta in mente di scriverla, e non so dove abbia preso il coraggio
di postarla. Ma dopo averla letta, e letta e letta… e letta,
ho scoperto che non mi dispiaceva più di tanto. Se non si
è capito, i pensieri sono di Sasuke, e le parole in corsivo
sono pezzi della canzone tradotti. Questa... tecnica?! se si
può chiamare così, lo ammetto, l'ho rubacchiata
da qualcuno. Mi piaceva veramente molto che le parole della canzone si
mischiassero alla storia, senza stacchi.
Bhe! È proprio una cosa ridicola, minuscola e senza senso,
ma ultimamente non faccio altro che scrivere.
Vi lascio questo regalino per dirvi, che vado in vacanza XD si va a
settembre con aggiornamenti e roba del genere che me ne vado un
po’ dai nonni a scaricare la tensione. Che poi non
scaricherò un granché, visto che sono sommersa di
matrimoni e comunioni. Grrr… mettersi il vestito con sto
caldo e i tacchi… >.<
Un bacio e… la lasciate una piccola recensione *occhioni da
cucciolo*… anche per dire che è una schifezza.
Sbagliando si impara, no?!
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