Lituania, Terra di Eroi. di Lucy_lionheart (/viewuser.php?uid=134218)
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▬Lituania, Terra di Eroi.▬▬
❝Lietuva,
Tėvyne mūsų,
Tu
didvyrių žeme,
Iš
praeities Tavo sūnūs
Te
stiprybę semia.❞
"Lituania, nostra patria
terra di eroi
fai che i tuoi figli prendano forza
dal passato "
Quante le
cicatrici che porti sulla schiena? Ogni giorno te lo chiedi, Toris.
Le conosci
tutte, senza sfiorarle con i polpastrelli già sai il
percorso che ognuna di loro ha intrapreso. Le ricordi tutte: ricordi
come, ricordi quando, ricordi le urla del tuo popolo che, ad ogni
squarcio su te, squarciavano anche il cielo.
Ricordi il
rumore dei tuoi denti che stringevano.
Me nessuna di
quelle cicatrici ti aveva mai impedito di tornare a premere i
polpastrelli sulla la tua lucente spada.
Nessuna di
loro ti aveva mai detto di non lottare, ogni volta, contro ogni
oppressore, con sempre più coraggio. Erano solo segni del
passato, non stracci sulla la quale piangere senza sapere che cosa fare.
Avevi paura,
certo, ma questa veniva schiacciata da una molto più grande,
opposta in perfezione: quella di rimanere fermo, di non riuscirei a
muoverti, ad agire. Di non avere abbastanza forza.
Tale terrore
era stato annientato la prima volta che ti eri ritrovato in campo di
battaglia: all'antica vista della schiera di nemici avevi capito che se
non avresti fatto nulla a rimetterci non saresti stato solo tu. Era
stato quel pensiero a scatenare in te una fiamma, quando eri solo un
bambino, ad illuminarti gli occhi e farti muovere in automatico verso
il nemico.
Avresti
lottato per il tuo popolo, perchè continuasse ad essere
libero e vivere felicemente.
Ad ogni costo.
❝Tegul
Tavo vaikai eina
Vien
takais dorybės,
Tegul
dirba Tavo naudai
Ir
žmonių gėrybei.❞
"Fa che i tuoi figli camminino
solamente lungo la via della prosperità
lascia che lavorino per il tuo bene
e per quello del popolo. "
Adesso si
ricominciava.
Adesso si
nascondevano le ferite sotto una camicia, si mettevano da parte le armi
e si posava lo sguardo sulle tue amate terre.
Le spighe di
grano ancora erano macchiate dal sangue, ma nonostante questo ci
avrebbe potuto ricavare comunque del pane.
Il giorno in
cui lo pensasti, passando da uno dei tanti campi d'orati che ogni tanto
di fermavi ad osservare, notasti una cascina: era un'abitazione
piccola, in rovina, forse solo i topi ne avevano fatto la loro casa.
Ma quando
ormai ti eri convinto di questo, un urlo ti fece completamente cambiare
idea. Scattando, comandato dalla tua solita preoccupazione, ti
affacciasti al grande foro che stava tra i mattoni del muro ( che fosse
una "porta"?), scrutando con pudico timore e il cuore a mille dentro la
casa: abbandonata a se stessa, su dei sacchi di grano, una donna urlava
di dolore, la fronte maldida di sudore, tenendosi la pancia fin troppo
grande e divaricando le gambe.
Non ti ci
volle molto per capire cosa stava succedendo. E nemmeno per
soccorrerla, senza minimamente sapere come affrontare una situazione
simile, con il viso in fiamme per la vergogna, ma troppa preoccupazione
per pensarci.
Dopo un tempo
che ti sembò interminabile, le urla di dolore di quella che,
a guardarla meglio, era poco più di una ragazza, vennero
sostituite da altre, stridule e dolci.
Le urla di chi
per la prima volta assaporava l'aria della Lituania.
La
particolarità di quella situazione ti fece riflettere su una
cosa: invece di un morente, per la prima volta avevi visto un
vivo coperto di sangue.
" Come ti
chiami, ragazzo? "
" Toris... signora. Io mi chiamo Toris. "
" E'' un bel nome. Posso chiamare così anche il mio bambino,
Toris? Mi dai il permesso? "
Senza
rendertene conto, con un enorme sorriso sulle labbra, scoppiasti a
piangere, singhiozzando forte come quella creatura.
❝Tegul
saulė Lietuvoj
Tamsumas
prašalina,
Ir
šviesa, ir tiesa
Mūs
žingsnius telydi.❞
"Lascia che il sole annienti
le ombre della Lituania
e fa che luce e verità
accompagnino ogni nostro passo"
Le truppe
russe se n'erano andate, ormai, lasciando dietro loro qualcosa di
più del rumore di mille scarponi che ritimicamente e
precisamente battevano sulla pietra delle strade.
La tua
città ancora portava i segni di quella esasperante
resistenza, su ogni palazzo vi era come una ferita, lunga e ben
visibile. Ma questo non avrebbe impedito a nessuno di viverci e crearvi
una famiglia.
Era in uno di
quelli che abitava la signora, la ragazza, che ti eri ritrovato ad
aiutar partorire e il suo bambino, tuo singhiozzato omonimo.
Ci pensavi a
lui, spesso anche. Non volevi che si vedesse crescere in un paese
popolato dall'oscuro ricordo delle torture subite, della paura e della
repressione.
Quel Toris
sarebbe diventato uomo nella felicità della nuova vita di
Vilnius, avrebbe potuto giocare sotto Porta dell'Aurora senza
il timore dei soldati russi, incontrare nuovi bambini, fare amicizia,
innamorarsi.
Tutto questo
con la pace nel cuore, un sorriso sincero sulle labbra e gli
occhi curiosamente puntati verso il futuro.
Era pensando a
ciò che capisti; come quel Toris, anche tu dovevi
fare allo stesso modo.
L'unica ombra
dietro di te sarebbe stata quella che il più radioso dei
soli avrebbe riflesso.
Questo sei tu,
questa è la Lituania:
Il peso di
mille ferite sulla schiena, la forza di portarle come una medaglia al
valore;
La pelle che
fuori trema, quella che dentro freme;
Una mano
guantata che stringe una spada, una mano gentile che ti accarezza il
viso;
La
volontà di smettere di guardare il passato, l'ottimismo
nell'alzare la testa verso il cielo plumbeo, verso il futuro.
Catene che si
spezzano, passi con milioni d'impronte,
odore di
sangue, lacrime, polvere da sparo, puzza di morte, profumo di coraggio.
Libertà.
Libertà
di sorridere, Libertà di vivere, Libertà di
amare... e di essere amato.
La tua
Libertà.
❝Tegul
meilė Lietuvos
Dega
mūsų širdyse,
Vardan
tos Lietuvos
Vienybė
težydi!❞
"Possa l’amore per la Lituania
ardere nei nostri cuori
e, per il bene della Lituania
fa che prosperi l'unità!"
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Questa è la
primissima cosa che ho scritto su Toris, più di un anno fa.
Penso sia quella in cui più si vede quanto sia
affezionata ad un personaggio che, seppur secondario, è
stato, è e resterà il mio schifosamente
preferito.
Mi ha portato a scoprire le tradizioni e la storia di un paese poco
considerato, ad amarlo e a desiderare di poterlo vedere con i miei
occhi.
Spero di ricevere commenti e quant'altro....!
Un bacio,
_Valkyrie.
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