La tua voce sarà la colonna sonora della mia vita

di Under the moon
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Londra era sempre umida e fredda in quegli instancabili giorni di pioggia, ma in fondo quì è sempre stato così: un ora cè il sole che risplende alto in cielo, l' ora successiva ti ritrovi a cercare riparo sotto al portico più vicino.
Ed oggi io non facevo eccezione.
 Ero rannicchiata sotto la tettoia di un negozio della quale non sapevo nemmeno il nome, stavo gelando, avevo addosso solo dei jeans,una maglia ed una giacchetta leggera, in fondo era solo marzo.
Ah dimenticavo, io sono Martina, sono bassina ho i capelli lunghissimi e castani, gli occhi verdi e un corpo esile.
Sono Italiana ma vivo a Londra già da un anno, da quando ho finito il liceo. Ho 18 anni e vivo in un appartamento vicino al centro di Londra, è piccolo ma è molto accogliente.
Quella mattina ero uscita per cercare un lavoro, visto che mia madre mi torturava con le sue telefonate, ripetendomi che lei e mio padre non potevano più mantenermi lì e quindi avrei dovuto scegliere tra il tornare a vivere con loro in Italia o cercarmi un lavoro.
Sarei andata ovunque a cercarmi un lavoro ma non sarei tornata in Italia per nessun motivo al mondo.
Dicevo.... erano le 11:00 ed io ero ancora sotto quella tettoia, quando finalmente quancuno ascolto le mie preghiere e smise di piovere.
Credo che con tutta l' acqua che avevo addosso avrei potuto dissetare l' intero deserto del Sahara ma tralasciando questi particolari.
Cominciai a caminnare senza una meta precisa, avevo una settimana di tempo per trovare un lavoro abbastanza stabile, per potermi pagare l' affitto dell' appartamento e poter vivere decentemente nella mia amatissima Londra.
 Camminavo da un quarto d' ora circa e non avevo trovato altro che un posto come commessa in un negozio d' abbigliamento, la cassiera in un supermarket o la barista in un piccola bar del centro. Diciamo che non ero proprio entusiasta delle proposte ma avevo comunque lasciato il mio curriculum a tutti, non potevo pretendere troppo, dovevo sapermi accontentare, anche se speravo di trovare qualcosa di molto meglio.
 Mentre camminavo ormai stanca morta, scorsi in lontanaza un grande edificio dall' aria imponente. Sembrava qual'cosa d' importante, così mi dicisì ed entrai.
All' interno era stupendo: Predominavano il bianco e il marrone, era qual' cosa di molto sobrio ed elegante, solo dopo mi accorsi che l' edificio dove ero appena entrata era la Sony Music, una delle case discografiche più importanti del mondo.Diciamo che mi sentivo abbastanza fuori luogo, ma andiamo io ero Martina Bianchi e non mi facevo certo intimorire da un edificio imponente.
 Una signora sulla quarantina dai capelli biondi ossigenati e  dei vispi occhi castani incorniciati da una buona quantità di rughe ed imperfezioni che cercava di coprire con quintali di cipria e fondotinta, si avicinò a me, provocando un scricchiolio del parquet in legno chiaro con i suoi tacchi 12 perfettamente abinati al tailleur grigio che le donava una certa importanza.  
"Buongiorno, come posso esserle utile?" disse con un tono freddo e distaccato.
"Volevo solo chiedere se avevate bisogno di personale" risposi prontamente io con lo stesso tono.
 La signora mi guardò dall' alto in basso un paio di volte, sembrava volesse farmi le radiografie e stava seriamente cominciando ad irritarmi il suo odiosissimo comportamento, ma dovevo stare in silenzio ed aspettare se volevo ottenere qual'cosa.
 La signora mi porse una delle sue mani dalle unghie rosse, lunghe e curatissime, al contrario delle mie tutte mangiucchiate e si presentò con un semplice:
"Piacere, Meredit Osmet, l'amministratrice di questo posto".
"Piacere sono Martina Bianchi" dissi porgendole a mia volta la mano.
 Aveva una stretta vigorosa, sembrava quasi quella di un uomo.
 "quindi sta cercando un lavoro ?" disse meredit con un espressione interrogativa. "Esatto" risposi.
 "Ha un diploma ?" Mi chiese.
 "Si mi sono diplomata l' anno scorso in lingue".
"Perfetto,noi stavamo cercando una ragazza giovane che potesse fare d' interprete ad un gruppo musicale che, sono sicura, lei conosce bene". Disse per la prima volta con un accenno ad un sorriso.
 "Mi dica il nome " Chiesi incuriosita.
"Sono gli One Direction" disse La donna con un sorriso








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