The
Big Seven;
'Prologo.
'Sette
qualità che bisogna possedere per essere un chitarrista
degno di tale nome;
Sette
racconti per fargli capire che non
ne possiede neanche una.'
Gerard scelse il modo meno consono alla situazione per bere il suo dannato
caffè; per prima cosa assunse il liquido ambrato con un
poderoso risucchio, per certi versi simile a quello prodotto da uno
scarico in funzione, poi lo tenne per un po' nella bocca, credendo che
fosse troppo normale
ingoiarlo subito. Lo usò come se fosse del collutorio,
finendo quindi con lo sciacquare rumorosamente la sua cavità
orale. Infine, quando decise che fosse giunta l'ora di mandarlo
finalmente giù, lo inghiottì, producendo un verso
simile a quello di una foca in calore. Quando Frank sentì
quel versò, capì che l'altro era sul punto di
dire qualcosa
di totalmente sconveniente.
“
Sai Frank, ” disse, infatti. “
Io lo sapevo che non saresti stato tu! ”
“
Cosa? ” ebbe l'ardire di chiedere, dandosi del coglione
subito dopo; era caduto
a piedi pari nella sua trappola.
“
Il migliore chitarrista del mondo, ovvio! ”
pigolò, giocherellando con lo zucchero in bustina.
“
Ah, sì? ” chiese, facendo scrocchiare tutte e
dieci le dita delle mani.
“
Sì! ”
“ E
perché mai? ”
“
Perché - come hai ben detto tu durante un'intervista- un
ottimo chitarrista dovrebbe necessariamente possedere sette
qualità! ”
“ E
quindi? ”
“ Tu non ne possiedi neanche una,
Frankie. ”
Il
volto del chitarrista divenne paonazzo, il respiro si fece sempre
più pesante, e le nocche assunsero un colore cereo; la
cameriera che si era avvicinata per chiedere se desideravano dell'
altro, se ne tornò in cucina per prendere lo straccio, che
di lì a poco avrebbe usato per smacchiare il pavimento dalle
chiazze di sangue, che sicuramente sarebbe sgorgato dal corpo del
maggiore.
“
Neanche una? ” chiese, assottigliando gli occhi, e reprimendo
un ringhio.
“
Sì, e se vuoi ti spiego anche il perché!
”
“
Ne sarei onorato! ” esclamò ironico; avrebbe
utilizzato il tempo della spiegazione per formulare sette metodi
diversi per ucciderlo, o magari sei modi per torturarlo, ed uno per il
colpo mortale.
“
Bene, ” cominciò il moro. “
Vedrai che dopo la mia accuratissima spiegazione mi ringrazierai...
”
“
Oh, lo farò a modo mio, Gee, ” pigolò
il più piccolo con uno scintillio macabro negli occhi.
Gerard prese
un lungo respiro, e dopo l'ennesimo goccio di caffè, riprese
a parlare.
“
Un ottimo chitarrista deve essere veloce,
Frank, e tu non lo sei... ”
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