Farina.
Sei bello Draco mentre dormi.
Quando chiudi gli occhi tutto il
tuo viso si distende, come fosse liquido.
Non fai nulla per difendere il
tuo mastodontico orgoglio serpeverde… non affatichi i muscoli facciali per
mantenere un’espressione sprezzante.
Più o meno come quando facciamo
l’amore.
Tutta la tensione accumulata dal
tuo volto scivola via come cera sciolta dal sudore.
Non trattieni i sospiri, i
singhiozzi, i gemiti.
La tua anima esplode come una
bottiglia di vetro in una ghiacciaia.
E tu sei troppo fragile in quei
momenti per impedirlo.
Mi piace quando ti abbandoni tra
le mie braccia, Draco… quando non fai nulla per respingere i miei abbracci.
Mi piace quando lasci che una
lacrima, anche una sola, cammini lungo la tua guancia fino ad andarsi ad
accasciare sotto il tuo mento.
Mi piace quando sento che con me
non hai bisogno di accordare quel violino che ti porti incastonato nel
cuore.
Mi piace quando mi guardi e non
distogli lo sguardo subito dopo, con scherno.
Mi piace perché mi sembra di
toccare le pareti del tuo amore in quegli istanti.
Rigide, ma lisce.
Perfino la tua pelle è come seta
sotto le mie dita.
Bianca come la farina sulla quale
dormi ora.
Si è andata ad annidare ovunque
su di te quella viziosa…
Sulle guance, sulle labbra, sui
polpastrelli delle dita.
Ha addirittura osato sporcare in
tuo maglione nero, quello che ti ha regalato tua madre il giorno del tuo
compleanno… quello che adori.
Hai della farina anche sulle
ciglia…le appesantisce Draco?
E’ per questo che tieni gli occhi
chiusi?
E la farina che ti induce al
sonno?
Quando siamo arrivati a questo
mulino scherzavi su quella polvere smaliziata …
C’erano sacchi squarciati e
farina ovunque.
Dicevi che probabilmente la
signora Weasley era venuta qui a fare una torta.
A quella battuta ho riso,
Draco.
Sei bravo a farmi ridere.
Ridi poche volte tu. E quando lo
fai lo fai a bocca chiusa. A volte socchiudi appena le labbra. Magari tuo padre
ti ha insegnato che ridere a bocca aperta è inadeguato ad un Malfoy.
Chissà quante cose ti ha detto
tuo padre.
Me ne hai accennate solo alcune …
e nessuna mi è piaciuta.
Mi piaci tu però Draco. Mi piaci
tu, e non tuo padre.
Ed è quando te ne sei accorto che
ho visto scendere quella lacrima pellegrina sul tuo viso.
L’ho assaporata in tutto il suo
camminare… me la sono marchiata a fuoco nella mente e mi sono ripromesso che con
me saresti riuscito a piangere davvero.
Un pianto liberatorio, vero. Come
quello di un bambino.
Avevo giurato su me stesso che
sarei riuscito a farti sfogare in quel modo.
Intanto provavo a farti ridere… e
a volte ci riuscivo, a volte ci riuscivi tu con me.
Ma ora piango.
Piango come un disperato
piange.
Sono ricoperto anche io di
farina… da capo a piedi. Ce n’è anche sulle mie di ciglia.
Eppure non mi incita al sonno.
Vorrei tanto che lo facesse… non
immagini quanto.
Vorrei tanto potermi addormentare
al tuo fianco, svegliarmi trovandoti accanto a me.
Ma non posso.
Non ci riesco.
Perché sono ricoperti di farina
anche i corpi dei mangiamorte che ci hanno assaliti in questo mulino, dove ci
avevano attirato con una trappola.
Le loro ciglia non sono coperte
dalla farina, ma le loro maschere sì.
I loro corpi senza vita lo
sono.
Li ho uccisi io.
Ho dovuto farlo.
Perché…
Perché…
Il tuo corpo è coperto di farina
Draco.
Le tue ciglia sono pesanti,
vero?
Probabilmente non stai nemmeno
comodo così riverso a terra, ma dormi lo stesso.
Sei bello quando dormi,
Draco.
Hai il respiro leggero, come se
uno dei quattro venti si facesse piccolo piccolo nel tuo petto solo per
assaporare anch’egli le pareti del tuo amore.
Ma ora non respiri.
Delle lacrime rigano il tuo volto
bianco di polvere, ma non sono le tue… sono le mie.
E penso che ne piangerò così
tante da pulire tutto il tuo corpo da questa maledetta farina.
Bacerò le tue labbra bianche fino
a renderle rosse del mio calore.
Mi stringerò a te e ti terrò tra
le mie braccia fino a pulire anche il maglione nero che adori.
Appoggerò il capo sul tuo petto,
e non riuscirò più a piangere.
Perché il violino che ho
incastonato nel mio cuore suonerà solo note stridule.
Sei bello mentre dormi, Draco… ma
ora darei qualsiasi cosa per riuscire a svegliarti.
End
|