POV ANDREW
<< Hey, Charlie, così non vale, però.>> grido a mia sorella. Lei è così, deve vincere sempre.
Charlie mi guarda e mi fa la linguaccia, in segno di sfida; non me lo faccio ripetere due volte e le corro dietro. Solo perchè è più grande non significa che debba sottostare alle sue monellerie.
Oggi brilla un sole fantastico, l'ideale per giocare fuori in giardino; io e Charlie giochiamo sempre a palla, anche perchè io sono più bravo di lei. Riesco ad acchiapparla e le faccio il solletico; ecco la mia vendetta, così si è compiuta! Ma proprio in quel momento la mamma ci chiama per andare a pranzare.
<< Arriviamo, mammaaa.>> rispondo, lascio andare mia sorella e la sfido ad una gara.<< Chi arriva ultimo, è un pesce fritto.>> dico e mi lancio nella corsa, seguito da mia sorella. Corriamo velocissimi, attraversando tutto il giardino, riesco ad entrare in casa ma, improvvisamente, vado a sbattere contro la cassettiera che sta all'ingresso del soggiorno, vicino alla veranda.
POV CHARLOTTE
Vedo mio fratello che sbatte contro la cassettiera del soggiorno. Una scena così comica, non riesco a smettere di ridere.
<< Sei proprio scemo, fratellino.>> gli dico ridendo, solo che lui, invece di vendicarsi con me, mi guarda attonito. Strano...non è da lui.
Improvvisamente sento un rumore.
CRACK.
Guardo a terra e divento bianca, così come mio fratello.
<< Oh no, mamma ci ammazzerà quando scoprirà la cosa!>> dico spaventata. Andrew non mi risponde, era terrorizzato. Mamma e Papà ci ripetono sempre di fare attenzione a quella cassettiera, perchè sopra vi è poggiata la cornice d'oro con le scritte, citazioni di famose canzoni di papà, che fu il primo regalo di papà per la mamma. Lei ci è legatissima a quel quadro e adesso che è lì, frantumato in mille pezzi, non so davvero cosa ci farà.
<< Andrew, cosa hai combinato??>> continuo a dire.
<< Forza, Charlie, dobbiamo rimettere insieme i pezzi, forse possiamo incollarla...>> mi dice lui ma la voce della mamma si fa risentire e sentiamo che si avvicina.
<< Presto, presto, Andrew, metti tutto sotto il tappeto!>> gli dico sussurrando e in meno di due secondi, tutti i cocci spariscono.
POV ANDREW
Non sono mai stato bravo a mentire; divento tutto rosso e non riesco a parlare e questo mamma lo sa bene...speriamo di aver ereditato da loro la capacità di recitare.
<< Hey, piccoli, cosa ci fate ancora qui, papà sta arrivando e il pranzo è già in tavola, andate a lavarvi le mani e poi subito in cucina.>> dice mamma sorridendo.
Anche noi sorridiamo come due scemi e pian piano ci allontaniamo, salendo su per le scale e arriviamo in bagno.
<< Speriamo che non se ne accorga del disastro che abbiamo combinato...>>
<< Che HAI combinato, io non c'entro niente, fratellino.>> risponde mia sorella. Eh no, questa non gliela faccio passare.
<< Eh, no, sorellina, la colpa è di tutti e due perchè stavamo correndo insieme...>> ma lei mi interrompe.
<< Ma sei stato tu a far cadere la cornice...>> continua mia sorella.
Scendiamo per il pranzo.
Ecco che arriva papà; gli corriamo incontro e lo abbracciamo.
<< I miei angioletti, come state? Avete fatto i bravi?>> dice papà, dandoci un bacio in fronte ciascuno.
<< Si, si, papà...sta tranquillo.>> risponde Charlie prima che potessi dire qualcosa. Papà sorride e se ne va. Noi tiriamo un sospiro di sollievo. Charlie ha proprio un talento nel mentire.
POV CHARLOTTE
Dopo pranzo, mamma e papà salgono su in camera per riposarsi un po', mentre io e Andrew raccogliamo i pezzi della cornice e andiamo nella nostra cameretta.
<< Cosa facciamo?>> dice mio fratello.
<< Ci vuole un rimedio...proviamo con la colla!>> rispondo. Apro il mio portapenne ed esco la colla stick.
Niente, primo tentativo fallito.
<< Proviamo con lo scotch.>> dice mio fratello. Prendiamo lo scotch e mettiamo insieme i pezzi.
<< Ecco fatto.>> dice mio fratello alzando la cornice ma gli scivola dalle mani e cade di nuovo, stavolta però si frantuma senza rimedio.
Mamma si alza perchè sente dei rumori e viene in camera nostra, apre la porta ed ecco che vede il disastro.
<< Charlotte Denise Jonas, Andrew Matthew Jonas, cosa avete fatto?!>> dice mamma con un tono furioso, anzi più che furioso.
<< Mamma, noi...>> provo a dire ma lei mi interrompe.
<< Avete distrutto la mia cornice, vi avevo avvertito centinaia di volte di non toccarla! Siete in punizione, entrambi!>>. Ecco, mamma ci castiga, lo sapevo. Se ne va arrabbiata, sbattendo la porta.
Papà cerca di farla calmare ma è tutto inutile, anzi litigano ancora di più.
Mi sento davvero in colpa.
POV ANDREW
Sto malissimo, non volevo far arrabbiare la mamma, è stato un incidente.
<< E adesso?>> chiedo a mia sorella.<< Cosa facciamo? Voglio farmi perdonare dalla mamma.>>
Mia sorella si alza in piedi e passeggia per la stanza, quando ad un tratto sorride.
<< Ho un idea.>> dice e mi spiega tutto.
POV MARY
Sono arrabbiatissima con i miei figli, ho persino litigato con Nick; è troppo comprensivo, lascia troppo campo libero ai suoi figli.
<< Mary, su, sono bambini.>> mi dice.
<< Sono bambini? Devono capire che ci sono delle cose che vanno rispettate, tra cui quelle importanti.>> rispondo e me ne vado. Nick rimane a fissarmi, triste.
La stessa sera a cena cade il silenzio: Nick non parla, i bambini mangiano ed io lavo i piatti. Ad un tratto Andrew mi prende la mano, mentre Charlotte quella di suo padre.
<< Cosa c'è?>> chiedo offesa. Loro non parlano, ci portano fuori in giardino e ci fanno sedere su due sedie, davanti ad un piccolo palchetto. Ecco Andrew con la sua chitarra, regalo dello zio Joe, e Charlotte con un microfono.
Ad un tratto quelle due piccole pesti cominciano a cantare uno dei miei duetti con Nick e lo fanno così bene da farmi commuovere.
POV NICK
Accidenti, sono proprio due piccoli genietti. I due continuano a cantare sorridendo, guardando me e Mary. Prendo la mano di mia moglie e la stringo alla mia; ricordavo benissimo la prima volta che lo cantammo insieme e fu un emozione unica, irripetibile e vederlo adesso cantare e suonare dai miei due figli è la cosa più bella che un padre potesse mai provare.
POV ANDREW
Io e Charlie abbiamo deciso di farci perdonare cantando la loro canzone e, a quanto pare, ci siamo riusciti. Poi, una volta terminata la performance, io e Charlie andiamo dalla mamma con un pacchetto.
<< Tieni, mamma.>> dice Charlie. La mamma sorride e apre il pacchetto. La vedo piangere, per la prima volta. Avevamo messo insieme i nostri risparmi per regalarle una cornice identica alla prima, con tanto di citazioni delle canzoni di papà ma con una piccola aggiunta: il duetto mio e di Charlie.
Mamma e papà rimangono a fissarci, con le lacrime agli occhi.
<< Lo avete fatto voi?>> mi chiede papà.
<< Ci siamo dispiaciuti così tanto di aver rotto la cornice alla mamma, così abbiamo unito i nostri risparmi, rompendo i nostri salvadenai.>> rispondo sorridendo.
La mamma si asciuga le lacrime e ci abbraccia entrambi.
<< Siete i figli migliori che potessero mai capitarmi, vi voglio bene.>>. Io e Charlie piangiamo e papà ci abbraccia.
<< Vi vogliamo bene.>> diciamo io e Charlie.
Poi, dopo questo piccolo momento familiare, Charlie si siede sulle ginocchia di papà e, guardandolo con occhi da cucciolo bastonato, gli dice.
<< Ora ci comprate due nuovi salvadenai?>>
|