Can you open the door, please?

di babbi
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Quando il Toro si innamora del Torero.


Pov. Kristen

Era una sera mattutina, mi ero appena svegliata dal mio risveglio.
Poggiai il mio piede destro per primo a terra e poi il sinistro, e, dopo questo faticoso lavoro mi avviai verso la cucina del mio vicino, tipo Paolo.
La mia casa era molto carina, senza soffitto e senza cucina, non c’era nemmeno il gabinetto e si faceva la cacca nel letto.
Aprii il frigorifero e il sangue mi si ghiacciò nelle vene alla vista di quella vista terribile:
“UN TORO!” urlai!
Ma subito dopo feci caso che era il postino con in mano il manzo del cane di fronte che con la bici imparava a mungere E.T.
Distratta dal mungimento-time persi la condizione del tempo e fu così che, mi ritrovai zuppa e minestra nel colabrodo della mia vita, piena di maccheroni e quindi, con il mio cervello che, una nocciolina relazione ad esso è un pianeta, riuscii a capire che stava piovendo.
Presi la macchina in braccio e con coraggio mi avviai verso il mio uovaio fino a quando un palo si intromise  nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura e la diritta via era smarrita ai quanta di quant’era è cosa dura e poi mi accorsi di trovarmi senza testa ma con prontezza la raccolsi e la riattaccai al mio collo stretto e largo e corto e lungo e poi, quando arrivai al mio uovaio, mi cadde in testa un vaso che mi fece dimenticare tutto quello che stavo facendo quando mi ricordai che il ventilatore era spento allora tutto cominciò a girare e la radio era accesa e presi un uovo e istintivamente lo tirai contro l’alieno munto, punto.
Ad un certo punto vidi un bonazzo apparire dal nulla dinnanzi alle porte del sogno.
Con fare garbato e deciso mi chiese:
“Ehi, gentile garzona, mi potresti porre un po' di uova?”
“Le uova, le uova, le uova, le uova, le uova” dissi mentre andavo a prendere la merce richiesta dal richiedente.
Successivamente feci caso alla sua camicia figa color rosso fuoco e mi sentii avvampare come un toro quando il torero gli sbatte in faccia il pezzo di stoffa rosso.
Stavo facendo la scala mobile per giungere al paradiso delle uova quando goffamente caddi all’indietro come un sacco di patate e lui, con molta grazia, saltò e mi acchiappò.
Proprio come il torero fa con il toro.
Lui era il MIO torero.


 
Questa è la mia primissima storia.
Spero che questo Prologo sia stato di vostro gradimento.
Recensite in tanti! Baci e alla prossima:)




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