I
remember when we used to laugh.
Louis
era quel genere di ragazzo che trovava sempre qualche battuta da
fare, su qualsiasi cosa, e lui rideva, sempre, anche quando non
diceva nulla di divertente, solo per vederlo sorridere orgoglioso di
rimando. Niall amava il suo sorriso dolce e ironico, la sua voce
troppo acuta, il suo scadente senso dell'umorismo; amava tutto di
lui, il suo carattere allegro e solare, il suo essere senza pensieri,
il suo modo svelto di muoversi tra i tavoli del ristorante dove
lavoravano entrambi e che li aveva fatti conoscere, il suo modo di
parlare e ridere. Amava i suoi occhi, la sua pelle, i suoi capelli,
il suo corpo; amava come gemeva nel suo orecchio o contro la sua nuca
quando lo prendeva da dietro, il suo modo di inarcarsi contro il
materasso quando era lui a stare sotto.
Amava
questo e tanto altro, amava la sua persona e come lo faceva sentire.
Ma
le cose belle finiscono in fretta, ed ora lui è
lì, seduto su quel
letto che è stato spettatore della loro passione, del loro
amore, e
ricorda semplicemente tutto quello che è stato,
perché quella cosa
che avevano era bellissima ed è ovviamente finita presto:
è bastata
una macchina troppo veloce, un conducente ubriaco, e la vita di Louis
si è spenta insieme al suo sorriso, lasciandolo solo, vuoto,
spento,
a cercare di sorridere ancora al pensiero che lui non avrebbe mai
voluto vederlo triste, sconsolato. Ma è difficile,
dannatamente
difficile, e i ricordi delle loro risate insieme sono dolorosi,
amari, perché possono essere solamente ricordi, niente di
tutto
quello tornerà indietro.
Louis
non tornerà indietro.
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