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Word
Count: 370
(fdp)
Disclaimer: non
sono miei, non ci guadagno, non me li porto a letto, niente di niente.
N/A: Scritta
per il TVG!Kink
meme @ vampiregeometry,
prompt Stefan/Rebekah
- segreto,
e per 500themes_ita,
prompt #1.
Il vuoto lasciato dal tempo (che
è anche il titolo, sì, non fatemi ricominciare su
quanto io sia impedita a trovare titoli decenti).
Il vuoto lasciato dal tempo
Le
prime ore che passano insieme sono strane, irreali, addirittura
imbarazzanti. Tutto è familiare e diverso al tempo stesso.
Ci sono loro tre, e sono a Chicago, ed è una bella notte
profumata di vita e di sangue, ma a legarli non c'è
più né amore né amicizia, solo odio, e
risentimento, e l'enorme vuoto lasciato dal tempo.
Sul
tavolo ci sono una bottiglia e tre bicchieri pieni, impugnati da tre
ostaggi delle circostanze. Non si guardano. Non si parlano. Ognuno di
loro, però, è fin troppo consapevole della
presenza degli altri due.
Klaus
si finge rilassato, indifferente, quasi divertito, mentre la gelosia e
i sensi di colpa gli dilaniano il petto dall'interno. Stefan si perde
tra ricordi che non sapeva di avere e che ora non sa come affrontare.
Rebekah cerca di sovrapporre la figura che vede adesso con quella del
vampiro di cui si è innamorata quasi un secolo prima, ma non
ci riesce.
La
vecchia pendola a muro ticchetta sempre più adagio, come
appesantita da tutte quelle parole non dette, e il silenzio sembra
deriderli con un ghigno fatto di denti affilati come pugnali d'argento.
Quella
stessa notte, ma molto più tardi, Rebekah tenta di rimettere
tutto a posto.
Klaus
se lo aspettava, ed è per questo che decide di andare a
caccia, lasciandoli da soli.
Stefan
non se lo aspettava affatto, ma non è solo a causa della
sorpresa che la lascia entrare nella sua stanza.
Il
bordo del materasso è come l'orlo di un abisso, e cosa
succede ad un ubriaco se viene spinto sull'orlo di un abisso
è storia antica.
Precipitano
insieme, aggrappati furiosamente l'uno all'altra.
L'orgasmo
ha il sapore di rabbia, di nostalgia e di rimpianti per ciò
che era, che poteva essere e che ora non è più.
Dell'amore non c'è rimasto nemmeno il retrogusto.
Rebekah
si riveste e se ne va poco dopo, con le lacrime agli occhi e il cuore
di nuovo trapassato da una lama, più metaforica della prima,
forse, ma di certo non meno dolorosa.
Stefan
rimane a letto, vergognandosi del proprio sollievo. Un altro segreto,
come un anello dorato, si aggiunge alla lunga catena che porta
pesantemente intorno al collo. Il vampiro si addormenta chiedendosi
quanto tempo potrà mai mancare, ormai, al giorno in cui ne
rimarrà impiccato.
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