come i petali di ciliegio cap 1
Come una piuma…
…persi nel cielo…
Come un rubino…
…rosso carminio…
come il più forte sentimento della
terra…
…pesante eppure leggero…
Come i petali di
ciliegio…
…trasportati dal vento…
…in una storia senza fine e senza inizio…
…la MIA
storia
COME I
PETALI DI CILIEGIO
Un lungo viale di ciliegi in
fiore.
Uno spettacolo che
tranquillizzava anche i cuori più duri.
Quindi lui era automaticamente
escluso.
< eheh…lo
vedi Betrayal? >
< sì >
< qui tra poco passerà
lei…>
< lo so Envy >
< bene, perché allora saprai
cosa fare >
< certo >
< uff…sei di poche
parole…>
< che speravi, di
intraprendere una loquace conversazione? >
< bè…visto che non sei uno di
noi…volevo vedere chi ho di fronte…e copriti quella parte del viso, fai
impressione…! >
< … >
Il moretto risparmiò una
qualunque risposta per l’ homunculus, indirizzandogli lo sguardo verso il
viale.
< è il momento >
< lo so Envy >
e il giovane scomparve in un
turbine di petali di ciliegio, lasciando Envy a sogghignare, sussurrando tra
sé…
< vediamo cosa sa fare il
pivello…>
***
< Ehi fratellone!!! Hai visto
quanti ciliegi?! >
< eh sì! Come ti senti ora che
puoi sentire il profumo dei fiori? >
< benissimo! È una cosa che
ora mi sembra bellissima! >
< ^^ >
< Ed…guarda là! >
il giovane dai capelli
leggermente castani si chinò di fianco ad un corpo abbandonato sulla strada, che
lasciava una macchia rossa sulla manica di un mantello beige.
< Ed…è una ragazza…>
< vedo…ha una brutta ferita al
braccio…meglio portarla in casa…>
il più grande dei fratelli si
caricò in spalla la giovane, diretto alla loro casa in periferia di Central
city.
Appena entrati nella casa, la
deposero sul letto, interrogandosi su alcuni particolari:
< Hai notato la fasciatura?
>
< come non farlo, le copre
esattamente metà viso! Poi hai visto i capelli? >
< Tu hai già visto quelle
trecce attaccate a quei cerchi di metallo? Sai se sono caratteristiche di
qualche popolo? >
< non che io sappia…che ne
pensi? Non sarà pericoloso? >
< non credo, piuttosto, come
credi che sia finita lì con quella ferita?>
< non ne ho idea Al…non ne ho
idea… >
…mmm…
la ragazza strizzò l’occhio
visibile, socchiudendo leggermente la bocca, per poi aprirlo lentamente del
tutto, spalancandolo per lo spavento.
< io…voi…>
lo sguardo le cadde sul braccio
fasciato, prendendo calma e constatando che non era più in pericolo.
< io…che ci faccio qui…?
>
< bè…eri svenuta in mezzo ai
viali con i ciliegi, con il braccio ferito, e ti abbiamo portato a casa
nostra…>
disse il biondino incrociando
“innocentemente” le braccia sulla schiena, dimenando leggermente il codino che
arrivava a metà schiena.
< allora credo di dovervi
ringraziare… >
< di niente, finché non ti
sarai rimessa completamente, alloggerai da noi, nella stanza degli ospiti
>
< …grazie, ma non vorrei
essere di disturbo >
< nessun disturbo figurati, io
sono Alphonse, e lui è mio fratello Edward >
< io mi chiamo Faith. >
< piacere, ah…la tua borsa è
su quella sedia là, se vuoi puoi cambiarti >
< grazie, ne avrei piuttosto
bisogno >
i due ragazzi abbandonarono la
stanza, lasciando Faith sola a fissare il vuoto.
Scese cauta dal letto, notando
che i pantaloni erano macchiati qua e là da macchioline di sangue, mentre la
felpa era completamente da buttare.
Si avvicinò alla borsa, e tirò
fuori una gonna e una camicia, li indossò sistemandosi le due trecce sul
davanti, preparandosi ad andare da quella persona.
Scese le scale lentamente,
cercando il modo migliore per dire semplicemente :
- scusate, sapete dirmi dove si
trova il quartier generale degli alchimisti? –
ma nonostante le numerose prove
mentali, ne uscì solo un flebile…
< scusate, non è che uno di
voi due saprebbe dirmi dove si trova il quartier generale degli alchimisti?
>
i due fratelli si guardarono
stupiti, una ragazza che vuole andare al quartier generale degli alchimisti…era
veramente molto strano…
< certo, ti ci accompagno, un
attimo che prendo la giacca >
Ed si diresse in anticamera, dove
erano appese le giacche, mentre Al guardava incuriosito la ragazza
< posso chiederti perché ci
devi andare? >
< bè…devo parlare con
“Fuoco”…>
fu allora che le mascelle di Al
furono lì lì per sfondare il pavimento, cerano molte ragazze che ogni giorno
pretendevano di “parlare” a Roy, ma ben poche (nessuna) lo chiamava col nome da
alchimista.
< bene, noi andiamo, Al ciao
>
< ok…a dopo…O-O >
alla fine della strada, ormai
nell’atrio dell’edificio, Ed formulò la fatidica, inevitabile…
< tu che devi fare qui?
>
< devo parlare con Flame…
>
bè…che dire, la reazione di Al
era niente se confrontato con il principio di svenimento, i cinque infarti e un
curioso caso di morte/resurrezione da parte del biondino.
Faith lo guardò sorridendo,
grattandosi una guancia:
< h-ho…detto qualcosa che non
va…? >
< …O.o >
< oh…ciao Full “small”
metal…>
Entrambi strabuzzarono gli occhi
a quel saluto, e vi assicuro che Faith aveva un buonissimo motivo per farlo…
Una grande porta in legno si era
aperta, rivelando la figura del giovane colonnello.
< NON CHIAMARMI FAGIOLINO
MICROSCOPICO!!! >
< ciao Fuoco
>
la ragazzina si fece strada
nell’entrata, occupata interamente dal giovane che si era fatto incredibilmente
grande di fronte all’insulto.
< ‘giorno Darkness, che posso fare per te?
>
< eeeeeeeeeeh?????????
>
< Full Metal, ti presento
Darkness, alchimista di stato >
< …scusa se non te l’avevo
detto, io sono alchimista di stato da cinque anni >
< io da…tre, più o meno
>
< comunque, che posso fare per
te? >
< a East City mi hanno detto
di rivolgermi a te per rinnovare la mia carica. >
< difatti…seguimi . >
i moretto si alzò dalla
scrivania, seguito da Riza, che sorrideva paziente.
< Full Metal, vuoi assistere?
>
< certo >
li condusse in una stanza
gigantesca, col soffitto alto e un lungo tavolo su un lato.
Roy vi prese posto, invitando
Edward a fare lo stesso.
< vai, facci vedere che sai
fare. >
la ragazza sfilò le mani dalle
tasche della giacca, per poi sfregarle leggermente l’una con l’altra.
Con decisione, le puntò a terra,
al centro della sua ombra.
Milioni di fili neri la
raggiunsero raccogliendosi ai suoi piedi, per scorrerle poi sulle gambe,
raccogliendosi infine nell’avambraccio sinistro.
Ora Faith teneva in quel braccio
una specie di gelatina nero e/o viola che ondeggiava formando figure
indistinte.
Faith concentrò la materia in una
lunga e grossa spada, al cui interno si poteva riconoscere i movimenti della
strana materia.
< e ora… >
La voce sembrava rimbombare, una
specie di sdoppiamento vocale, come se a parlare fossero de persone che dicevano
le stesse cose nello stesso istante.
La puntò contro a Ed, al che si
allungò velocemente, diventando sottilissima.
Ed inarcò un sopraciglio…che
fegato…
La lama gli passò al lato del
viso, tagliando un minuscolo frammento di capelli, che caddero sul tavolo.
< Scusa full metal…avevi una doppia punta.
^^ (smile) >
< la devo prendere per una
fida ? >
< vuoi un combattimento carino? Fatti
sotto! >
Un ghigno si fece largo sul viso
di Ed.
Congiunse velocemente le mani,
portandole al terreno, estraendo da esso la solita lancia (cavolo che
fantasia).
Con un salto oltrepassò il
tavolo, mentre la ragazza scomponeva l’ombra per poi ricomporla in due
daghe.
< colonnello, non li ferma?
>
< e perché dovrei, tenente?
Voglio vedere fino a che punto arrivano >
< Allora full metal…a te
l’onore…>
< ti vedo temeraria…>
< non è il momento di discutere…fatti
sotto…>
< con piacere! >
le si scagliò addosso, puntando
l’arma al petto, attacco che fu schivato con poca fatica.
< dovresti saperlo full metal, la lancia è
un’arma da punta, di conseguenza…>
< può essere facilmente
evitata…ma…>
con un movimento calcolato, la
puntò alla gola della ragazza, prevenendo il posto dove si sarebbe diretta per
schivare l’attacco.
< ma tu dovresti sapere che il
primo attacco è sempre una finta…>
< giusto, ma questo non lo sarà
>
bè…tutti sanno che un qualunque
colpo nello stomaco fa male…se poi dato con un manico di un’arma…
lei gli puntò una daga alla
testa.
< allora come la mettiamo full metal ?
>
< così >
sfregò le mani, puntandole
velocemente al terreno, Faith fu circondata da spuntoni di metallo.
< uhm…parità biondino? >
< se ritiri quel arma credo di
sì >
< vale lo stesso per le “spine” alle, no,
sulle mie spalle…>
< è presto fatto >
gli spuntoni
scomparvero.
< grazie carino
…>
Faith ritirò le daghe,
condensandole in una nuova bolla di materia oscura.
Con uno schiocco di dita, questa
si scompose, tornando al proprio posto.
< allora flame Alchemist…che mi
dici? >
< che ti chiami ancora
darkness…e che stai sanguinando dal braccio sinistro…>
< merda…la ferita…>
< si è riaperta? In effetti
era piuttosto brutta…che è successo quando te le sei fatta ? >
Faith si portò la mano sul
braccio ferito, scostando lo sguardo imbronciato.
< niente, assolutamente
niente! >
< ma…>
Roy sospirò, prese il biondo per
un braccio e lo portò in una angolo della stanza.
< (sussurrando) ricorda full
metal…mai fare domande del genere alle donne! >
< (sussurrando) e perché?
>
< (portandosi una mano sul
viso) uff…ma tu non ci capisci niente di donne…>
< è-é mi vuoi rispondere?
>
< mai, e dico mai fare domande
sul passato di una ragazza se non è lei a raccontartelo, e poi il suo… >
Ed si girò a guardare la ragazza,
ora china sul tavolo a compilare delle carte consegnatele da Riza:
più o meno della sua età ( 16/17
anni ( il tempo è passato cari miei)), gli arrivava alla spalla ( finalmente
Eddino è cresciuto in altezza!!!), i capelli neri e l’occhio nero, un fisico
normale, e delle bende sul lato sinistro del viso…
ecco, questo particolare lo
metteva particolarmente in soggezione…
cosa c’era di tanto
misterioso/orribile/strano in quel lato del viso?
Cosa voleva celare quella
ragazza?
Cos’era successo in quel
viale?
Oltre a tutte queste domande…Ed
sapeva e sentiva che Faith avrebbe portato un mucchio di guai…
Allora...questa storia mi è
venuta in mente per caso ascoltando (per l'ennesima volta) Moment, ovvero la
canzone dell'opening di - Bluebirds illusion - il videogioco di full metal
alchemist. Comunque, mi è venuto in mente il personaggio di Faith, e tutta la
sua storia, e non ho resistito a scriverla e pubblicarla...
nota: si
svolge circa un annetto dopo che Al riceve di nuovo il suo corpo, mentre Ed ha
ancora gli auto-mail, è cresciuto in altezza e tiene i capelli in un
codino.
mi sembra tutto, ditemi che vi sembra perchè l'ho scribacchiato,
non so se è venuto bene...
Ah sì...gemellina...AGGIORNA UNDER THE
RAIN!!!!!
Sole-chan
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