Sto correndo, la meta ancora non la conosco ma so che è qualcosa di molto importante vorrei raggiungerla e finalmente la vedo, è ancora lontano ma la vedo, la meta è lui: Tamaki. Corro sempre più velocemente ma lui continua ad allontanarsi lo chiamo, urlo comincio a piangere ma non riesco a raggiungerlo. Lui mi chiama prima piano fino a chiamarmi sempre più forte com
e se mi volesse dire qualcosa ma non riesco a capire sento solo il suono del mio nome e anche quello si sta affievolendo sempre di più fino a scomparire. Ora tutto quello che sento è la mia voce rotta dai singhiozzi vorrei averlo tra le mani e abbracciarlo chiedergli perché se n’è andato senza dire niente. Inciampo più volte fino a quando non sbatto la testa e quando mi sveglio sono in camera mia. Era solo un sogno uno stupido sogno, lui non era tornato ma le lacrime mi escono comunque dagli occhi.
Sento bussare è l’amica di papà e mi chiama per lavorare così mi vesto velocemente e scendo.
Le vacanze estive sono iniziate o così anche quest’anno lavoro per l’amica di papà nel suo piccolo Hotel. I ragazzi dell’ host club non sanno che sto qui, prima di andarmene ho detto a mio padre di non dire dove stessi perché volevo riflettere e allontanarmi anche per un po’ da tutto quello che era successo a scuola.
La routine giornaliera è semplice ma ho sempre da fare così posso riposarmi solo un’ora durante la giornata e poi la sera, però è meglio così almeno non penso a Tamaki.
Scendo le scale e vado a salutare i dipendenti, poi comincio a lavorare.
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Ecco a voi il primo capitolo è piccolino ma mi piace, e voi che ne dite?
Dorea_Black_Potter
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