A un passo da te

di edsidekick
(/viewuser.php?uid=219498)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Solita monotonia


Ennesimo primo giorno di scuola. L'odore acre della mensa si sentiva già all'ingresso. Il corridoio era già pieno di gruppetti di amici che si ritrovavano davanti agli armadietti e chiaccheravano su quanto era stata meravigliosa la loro estate. Le pareti grigiastre erano già tappezzate di poster colorati per i primi avvenimenti dell'anno scolastico. Appena Jenna varcò la soglia provò una sola sensazione: disgusto. Odiava l'ambiente che c'era in quella scuola. Forse perchè era solo una mezzasega, una ragazza vittima degli scherzi delle cheerleader e presa in giro per il suo colore rosso di capelli. Tutte quelle bionde lei le odiava. Per fortuna era molto più intelligente di loro. Jenna però non era una che si cerca l'attenzione. Se ne stava in disparte, nelle ultime file dei banchi, accanto alla finestra, o magari in mensa più vicino ai posti degli insegnanti che tutti evitavano. Il suo primo giorno era sempre stato un disastro. Ma ora che era in terza non voleva che andasse male. Mentre attraversava il corridoio e andava al suo armadietto Emma le corse in contro con un sorriso a trentadue denti.
"Ehi Jenna!"
"Ciao Em, come ti va?"
"Mamma mia che entusiasmo tesoro! Quest'anno ci guadagneremo il nostro posto nella scala dei popolari, vedrai J!"
"Non ci conterei troppo Em, guarda Elysabeth nel suo nuovo vestitino a fiorellini di Abercrombie. Direi proprio che non arriveremo mai al suo posto."
"Piantala J non ti sopporto quando sei così pessimista."
A quel punto suonò la campanella e le due andarono a braccetto in classe. Per ora era andato tutto bene, ma la giornata era appena iniziata.
All'ora di pranzo le ragazze andarono in mensa e, dopo aver ricevuto la brodaglia del giorno, Jenna si diresse verso il solito tavolo in disparte.
"Eh no!" esclamò Emma "Non oggi cara mia, oggi ci sediamo al centro."
"No Em, ti prego."
"Sì cara."
E così dicendo le strappò di mano il vassoio e corse al centro, ancor prima che arrivassero le cheerleader. Elysabeth entrò pochi secondi dopo. I capelli biondi e mossi ricadevano sul suo bel vestitino alla moda e il suo rossetto rosa shocking risaltava le sue labbra carnose.
"Oca.." pensava Jenna tra sè e sè.
Elysabeth si avvicinò con il suo esercito di bamboline in divisa e si piazzò di fronte alla folta chioma riccia di Emma.
"Tu riccio e tu rossa avete già chiuso quest'anno. Perchè volete rendervi ridicole da sole? Mi rendete il lavoro fin troppo semplice!" disse Elysabeth con una risata arcigna.
"Carina c'eravamo prima noi!" Saltò su Emma. "E non chiamarci ancora con quei patetici nomignoli; credevo riuscissi a reinventarti dopo un anno ma no, il tuo unico neurone ancora non ce la fa!"
"Come ti permetti! E lasciatemi voi!" due ragazze stavano tenendo Elysabeth per le braccia mentre Jenna portava via il suo vassoio, Emma e la poca dignità che era loro rimasta.









Allora questa è solo una breve introduzione dato che è la mia prima fan fiction :) Mi chiamo Valentina e ho 16 anni! Spero che la storia vi piaccia, lasciatemi tante recensioni, negative e positive perchè ne ho bbbbisogno! So che qui non si parla ancora dei oned, ma, dal prossimo capitolo ci saranno sempre!
Un bacio c:





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1197603