Buried Memories

di Filakes
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Capitolo I:
“We're not alone”

  La storia che sto per raccontarvi fa parte del mio passato, un passato lontano, sbiadito. Non avrei mai voluto parlarne, avrei solo voluto dimenticarmene, abbandonare quei giorni in cui il mio mondo era perfetto, ma per poco. Rimpiazzare il dolore con l’odio verso No.6 è stato facile e mi ha salvato dalla pazzia, ma non ho mai potuto dimenticare Eve e il suo sacrificio.
Ecco, q
uesta è la mia storia prima che conoscessi Shion, una storia piena di ricordi sepolti, speranze distrutte. Qualcosa che avrei preferito nascondere, qualcosa che ho tentato di soffocare e sepellire, ma lei non me l'ha permesso. Sì, perchè lei vive ancora nei miei ricordi e io non posso abbandonarla. Non di nuovo.
Vorrei parlarvi proprio di lei, di quella bambina che credeva in un futuro migliore, di colei che mi ha insegnato l’amore per il teatro. Voglio parlarvi del suo vano sacrificio.

  Avevo solo quattro anni quando l’avevo incontrata, ero scappato dalla solita lezione noiosa sulle piante del Bosco, tutte nozioni inutili, l’ho sempre pensato. Mi ero arrampicato su un albero per evitare che mi trovassero, avevo preso un frutto dal ramo che mi stava davanti, l’avevo rigirato tra le mani e l’avevo addentato. Sdraiato su un ramo robusto fissai il cielo: dalle piccole fessure che le fronde lasciavono scoperte trapelavano i caldi raggi del sole. Era molto meglio stare lì che andare a quelle stupide lezioni.
  Mi stavo per appisolare cullato dal vento fresco, quando sentì una candida e dolce voce intonare i versi della canzone sacra. Mi misi a sedere e sbirciai la bambina che stava raccogliendo delle bacche dalle piante sotto l’albero, aveva lunghi capelli castani, gli occhi scuri e un viso dolce. Mi sporsi di più per osservarla meglio, ma il ramo cedette e mi ritrovai disteso a terra.
-         Ahi…
Bisbigliai togliendomi le foglie dai capelli. Sentì un risolino trattenuto e guardai davanti a me: la bellissima bambina mi osservava sorridendo.
Arrossì per la vergogna e balbettai parole a sproposito.
-         Tutto bene?
Chiese poi con dolcezza, avvicinandosi.
-         Io… sì.
Balbettai rialzandomi.
-         Io mi chiamo Eve. Tu chi sei?
Sorrise dandomi delle bacche succose appena raccolte.
-         Nezumi.
Sussurrai in imbarazzo, accettando i piccoli frutti.
-         Come mai sei qui? Ti nascondevi?
-         Sì.
-         E da chi?
Domandò preoccupata, guardandosi intorno.
-         Dalla maestra.
Eve scoppiò a ridere e io mi unii a lei.

Fu così che la conobbi in quella calda e bellissima giornata.


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Buongiorno! :)
Questa è la prima fanfic che scrivo su EFP (le altre sono tutte originali ), è una storia che ho in mente da un po', ma dopo una prima stesura su un forum l'avevo "abbandonata"...ora la sto sistemando e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! Cercherò di far coincidere i titoli con le canzoni di un gruppo che amo: i Coldrain.
Spero davvero che vi possa piacere! :D
Filakes




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