Il condominio dei pazzi

di Geronimo1829
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Era una mattina d'Agosto particolarmente afosa quanto trovai finalmente un lavoro che mi pareva buono. Mi chiamo Francesco Di Nicola e in quel momento avevo appena finito gli studi di filosofia. Dopo la laurea avevo deciso di trovarmi un lavoro provvisorio per guadagnare almeno qualcosina, e mi era sembrato interessante un annuncio su internet di un condominio sul lago di Garda. Avevano bisogno di un portiere e la paga che proponevano era molto alta. Contentissimo per il lavoro trovato chiamai subito l'amministratore:

-Buongiorno, parlo con l'amministratore Albertucci?-

-No, mi dispiace ma è morto una settimana fa-

-Condoglianze. Che cosa gli è capitato?-

-si è sparato-

-Ah... mi dispiace molto. Io volevo prendere il posto di portiere nel suo condominio-

-Che cosa? Ne è sicuro- urlò lui sorpreso

-Certamente-

-Allora deve venire a casa mia per firmare alcune carte-

-Mi scusi?-

-Non si preoccupi … sono solo delle formalità-

-In che senso?-

-Niente di che … è solo che se in caso le succeda qualcosa noi non vogliamo avere guai-

-Ehm... quando passo?-

-Pure adesso se vuole-

Il signore con cui avevo parlato al telefono era il cugino dell'amministratore ormai deceduto e mi fece firmare velocemente i documenti di cui mi aveva parlato. Ero ansioso di vedere il condominio e fare conoscenza con i sicuramente simpatici condomini. Il nuovo amministratore mi accompagnò all'edificio: era un palazzo bianco molto antico di circa cinque piani. Era costituito da quattro scale: la M, la N, la O, la P. Chissà perché proprio queste lettere?

Il cugino dell'ex-amministratore mi accompagnò nel mio nuovo appartamento dove incontrai una vecchietta dall'aria aggressiva.

-Piacere, mi chiamo Francesco Di Nicola- dissi cercando di stringerle la mano ma la vecchietta al posto della mano mi diede una busta della spesa

-Bravo portiere!Portami la spesa!Abito all'ultimo piano della scala O- mi urlò mentre il cugino dell'ex-amministratore fuggiva

-Con piacere signora ...- risposi cercando un ipotetico ascensore

-Che fai scemo?Cerchi l'ascensore?Vai a chiederlo a Franca visto che non lo vuole- urlò buttando a terra la borsa. Da una porta del piano terra uscì un'altra vecchietta

-Guarda che t'ho sentita, vecchia scema- disse quest'ultima alzando il bastone con aria minacciosa

-Tu sparisci, portiere- mi disse la prima vecchietta (quella che voleva l'ascensore) -Questa è una cosa fra noi due-

Mentre salivo le scale sentii uno sparo e delle urla -Adesso lo vuoi o no l'ascensore-

Stanchissimo per la scale che avevo fatto tornai nel mio appartamento deciso a riposarmi ma trovai un'altra vecchietta

-Portami la spesa. Abito all'ultimo piano della scala N, non c'è l'ascensore ...-





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