Inganno “Come sono scostanti le nostre emozioni, come sono ingannevoli i nostri sentimenti! Come è facile caderne preda. Come uno stanco pellegrino che, in un torrido e assolato pomeriggio, esausto, sfinito e assetato, vede un’oasi. L’istinto è di buttarsi ma che fare?
"Cadrai in uno stagno di sabbia, oh esule pellegrino, o ristorerai il tuo corpo?"
Così è l’amore. Ingannevole, mutevole, sfuggente. Come un miraggio. Ti ci butti a capofitto e bevi sabbia, soffocando a causa della tua stessa sete. Rimiri da lontano, ti volti e te ne vai lasciando che il tuo corpo si consumi sotto il peso della bruciante sete, che cacci indietro all’istante per convincerti di stare bene e cadi. Cadi a terra sfinito, senza più forze. E ti lasci morire così. Come il pellegrino soffocato nella sabbia creduta acqua.”
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