A very Glee camping

di f_94
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prologo

Capitolo 1

“Bene, credo che questo punto si SPOSI perfettamente per piazzare le nostre attrezzature!” – esclamò Finn introducendo una parola chiave per il suo piano, mentre poggiava gli zaini, compresi i tre di Rachel, che aveva portato per tutto il tragitto con grande fatica. Si domandava cosa ci facesse con tutta quella roba, ma preferì non chiederlo, altrimenti avrebbe iniziato un elenco infinito e non avrebbe più avuto occasione di esprimersi. Gli altri tre risposero affermativamente alla sua scelta di posizione e cominciarono ad aprire le tende. La ragazza stette seduta ad aspettare che avessero finito, non era abituata ad occuparsi di queste cose da sola, era stata troppo viziata in famiglia, essendo figlia unica, non sapeva neppure da dove cominciare, uscì soltanto i suoi oggetti e li mise sopra una tovaglia,appena aperta dal suo fidanzato. Nel frattempo c’era qualcun altro che non sapeva come muoversi e Blaine se ne accorse: “Lascia stare, ci penso io qui, sono stato uno scout, quindi direi che me la cavo meglio e poi non vorrai rovinarti quelle belle manine che ti ritrovi!” – gli propose bonariamente, rendendolo incapace di spiccicare parola per qualche secondo, folgorandolo della sua maestria . “E questa chi la sapeva?Tu, uno scout?Ok, signor Blaine Anderson, hai altri scheletri nell’armadio da mostrarmi?” – replicò malizioso, con degli interrogativi interessati al suo ancora sconosciuto passato. L’altro si limitò a ridere divertito dei suoi dubbi e qualche minuto seguente si allontanò per rispondere al telefono, giustificandosi di non trovare campo, lasciando sospettoso Kurt, per il suo comportamento schivo. L’altra coppia invece, non aveva notato nulla, erano intenti a disfare i bagagli, il ragazzo iniziò ad uscire le provviste abbondanti impacchettate da sua madre, c’era una vasta varietà di carne, forse anche troppa per saziare quattro persone, così si lasciò scappare un commento, sempre per attirare l’attenzione della sua lei: “La mamma ha esagerato!Non è mica un banchetto per un MATRIMONIO!”. Sottolineò particolarmente l’ultima parola e Rachel cominciò a capire il suo gioco, stranamente ingegnoso per le sue corde, ma fece finta di ignorarlo. Aveva già deciso di aspettare tre giorni, quindi perché mai non doveva rispettare quella condizione, che lei stessa si era imposta? Allora ribatté come se nulla fosse improvvisando : “Già, ma lo sai com’è tua madre, no?Pensa sempre che sei sciupato!Non importa, la riporteremo indietro e la faremo congelare. Infondo te lo saresti dovuto ASPETTARE!”. Adesso anche lei adoperava termini appositi, ma per indicare il patto delle 72 ore. Stava eseguendo il suo stesso piano, l’unica differenza era che Finn non se ne era ancora reso conto.

Ringrazio particolarmente le due utenti che hanno inserito la mia storia tra le seguite : Memole91 e like97 :) Naturalmente i commenti sono ben accetti, se avete qualcosa da consigliarmi sia di positivo che di negativo, fate pure ;)





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