Track 32.

di betacchi
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{Fandom: Catherine;
Characters: Vincent Brooks; Astaroth.}



| Track 32 |


Buio. Null'altro che buio accompagnava le sue nottate insonni, quando aveva troppa paura per addormentarsi, quando le continue montagne da scalare gli apparivano come tremendi e giganti mostri che nemmeno un supereroe con qualche tutina da quattro soldi sarebbe riuscito a sconfiggere.

I suoi mostri erano troppi grandi per essere sconfitti.

E lui non poteva resistergli. Non ci sarebbe mai riuscito. Perché lo scalare quelle montagne gli dava l'impressione di star facendo qualcosa, di star almeno tentando di combattere quei mostri che non volevano abbandonarlo.

Ma lui ci sarebbe riuscito.

Non servivano supereroi malnutriti per distruggere quella montagna. Bastava chiudere gli occhi, abbandonarsi stancamente sul morbido cuscino, che -unico compagno- non l'avrebbe mai abbandonato, così come la paura, il terrore della morte.

«C'mon, Vincent, we're waiting for you.»

Un respiro, e gli occhi si chiudono, celando le iridi marroni piene di stanchezza. Un respiro, e la mente inizia a vagare per quelle che sembrano chiese senza dei, chiese senza credenti, ma piene di paura e paurosi, piene di piccole pecorelle smarrite.

«That's not the good day to die.»




Note dell'autrice: Saluton!

Gente, eccomi tornata con qualcosina per il fandom di Catherine, che nessuno -ma davvero nessuno- si caga. Ebbene, dato che è il mio videogioco preferito, io me lo cago e anche molto volentieri, indi eccovi una drabble scritta tanto per, mentre sentivo arrandom la track 32 dell'ost.

Ovviamente, il protagonista è Vincent -diavolo, cado proprio nel banale- ma devo davvero scrivere qualcosa anche sui miei amati Orlando, Toby e Jonny, e anche su Erik/Erika perché ci sta tutto.

Piccolo chiarimento: la prima frase "parlata" la pronuncia Astaroth, che richiama Vinc al sogno, come saprà chi ha giocato; la seconda è invece la voce di Vincent.
Ĝis!

betacchi.





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