Sei qui, davanti a me.

I miei occhi nei tuoi.

Piove.

Quanto tempo è passato dall’ultima volta che i miei occhi hanno incontrato i tuoi?

Eravamo solo ragazze invischiate in una storia più grande di noi. Era finito tutto troppo in fretta.

Avevo sofferto, ma sapevo che non ci sarebbe stato futuro per noi.

Tu non avresti mai voltato le spalle ai tuoi genitori.

E io non avrei mai voltato le spalle ai miei ideali.

E ora sei qui.

Sul marciapiede due donne. L’una davanti all’altra a pochi passi di distanza. Persone frettolose passano loro accanto, ma le due sembrano non accorgersene.

Sento un dolore nel petto.

Sono passati anni eppure è come se fosse ieri il giorni in cui te ne sei andata da scuola. Scomparsa all’improvviso come tanti figli di Mangiamorte.

Avevo saputo che ti eri sposata con un Purosangue. Avevo pianto per giorni dopo quella notizia e quello che mi chiedevo era se ti mancavo, se anche tu soffrivi come soffrivo io.

Io ti amavo.

Io ti amo.

Ti guardo.

Sei così bella.

Il portamento fiero, lo sguardo attento, i boccoli castani che ti incorniciano il viso.

Quanto mi sei mancata.

Sembra ieri il nostro ultimo incontro.

Il bacio, la promessa di incontrarsi l’indomani. E invece… i miei genitori avevano altri piani per me. In fondo io sono una Purosangue, avevo dei doveri nei confronti della mia famiglia. Come potevo rifiutarmi?

Ma quante volte ho desiderato farla finita. Odiavo la mia vita. Mio marito.

Poi però pensavo a te, la mia Grifoncina, e resistevo. Mi dicevo che tutto sarebbe finito.

Sono stati sei lunghi anni.

Ho resistito.

Mio marito e i miei genitori sono morti.

Mi sono ritrovata libera.

E tu sei stata il mio primo pensiero, come sempre in tutto questo tempo.

Io ti amavo.

Io ti amo.

Le due donne si avvicinano.

Mmi sei mancata Hermione Granger." sussurra la mora accarezzando il viso dell’altra.

"Anche tu Pansy, anche tu."